Il Sorrento resiste solo un tempo a Verona

29 maggio 2011 | 20:18
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Il Sorrento resiste solo un tempo a Verona

Una ripresa senza mordente condanna i rossoneri

Lega Pro – 1^ Divisione – Girone A – Play Off – Semifinale di Andata

VERONA – SORRENTO        2 – 0

Marcatori: 29’st e 42’st (rig) Ferrari

VERONA (4-3-3):Rafael 7; Cangi 6, Ceccarelli 6,5, Maietta 6, Scaglia 6; Martina-Rini 6 (37’st Garzon sv), Esposito 6, Halfredsson 6; Mancini 5,5 (8’st Berrettoni 6), Ferrari 6,5, Le Noci 6 (21’st Selva 6).

A disp: Nicolas, Abbate, Anderson, Russo.                                  Allen: Andrea Mandorilini.

SORRENTO (4-4-2): Rossi 7, Vanin 6, Terra 5,5 (33’st Di Nunzio 5), Lo Monaco 5,5, De Giosa 6; Erpen 6,5, Togni 6, Nicodemo 5,5, Manco 6; Carlini 6 (46’st Corsetti), Pignalosa 5,5 (28’st Bonvissuto 5.

A disp: Mancini, Angeli, Armellino, Camorani.                          Allen: Giovanni Simonelli.

ARBITRO: Maurizio Mariani di Aprilia 6

GUARDIALINEE:  Valerio Pegorin (LT) – Alberto Tegoni (MI)

4° UOMO: Riccardo Ros (PN)

AMMONITI: 25’pt Esposito (V), 33’pt De Giosa (S); 27’st Maietta (V), 35’st Ceccarelli (V).

NOTE: giornata serena, 24°; terreno in discrete condizioni; spettatori 15.000 circa (250 da Sorrento)

ANGOLI:       5 – 1;                  RECUPERO:     0’pt e 4’st

La squadra rossonera resiste solo un tempo e sotto la pressione del Verona nella ripresa si scioglie come neve al primo caldo sole primaverile, e la difesa va in barca non reggendo le varie minacce che arrivavano dalle fasce. Eppure nella prima parte la squadra di  mister Simonelli ha giocato alla pari contro una squadra che dalla sua aveva un pronostico sfavorevole, ma che con la dovuta concentrazione, grinta ed un buon fraseggio, ha portato ha casa un risultato che la mette al riparo per la partita di ritorno. Quello che è mancato alla squadra costiera è stata quella concentrazione continuativa che è stata messa un poco da parte nella ripresa, ma quello che più fa pensare sono gli sbandamenti difensivi nei quali in varie fasi si ci è poco raccapezzati. D’altronde si sapeva che non era una partita facile in uno stadio che anni fa ha visto la serie A e la B, con una calda tifoseria che supportato i gialloblu fin dall’inizio. Forse da un lato, ed è così, ha pesato anche l’assenza del capocannoniere Paulinho che si infortunò a Bolzano ed ora è in fase di guarigione dopo l’operazione. Anche se l’esito della radiografia è stato positivo non si sa se per la gara di ritorno ci sarà.

  Stadio Bentegodi

LE RETI – Sono state realizzate tutte e due nel secondo tempo con una doppietta di Ferrari che non segnava da aprile, e nel momento di maggior pressione veronese che ha coronato un gran mole di gioco. Anche se aveva cercato la rete già nella prima parte e ci era andato vicino con un colpo di testa radente la traversa, l’attaccante trentino ci ha messo un forte piede, quello destro, nel ribaltare e mettere a favore degli scaligeri il risultato. Il primo epilogo avviene quasi alla mezzora, e precisamente al 29’, quando da un’ennesima discesa dalla sinistra avviene un cross in area che la difesa barcamenandosi allontana corto. Sulla destra si avventa sul pallone Ceccarelli, che quasi dal fondo campo rimette al centro, dove Ferrari senza esitarci due volte di collo pieno fa secco Rossi da pochi passi. Il Sorrento sembra essere in balia della squadra veneta sia in difesa che a centrocampo, dove forse non c’è stato un buon filtro. E lo stesso centravanti a siglare su calcio di rigore la rete che potrebbe dare la finale al Verona. In un’ennesima azione convulsa in area, dopo che c’era stato un vario batti e ribatti, la sfera giunge a Selva che tira a mezza altezza e Di Nunzio in tuffo respinge con un braccio. Per l’arbitro Mariani è rigore netto anche se c’è qualche dubbio. Ferrari dal dischetto infila quasi centralmente Rossi.

Ferrari autore della doppietta                 

LA GAR A – Ha visto per la maggior parte un Verona avere un più possesso palla, anche se nella prima parte questo non ha fruttato che solo due palle pericolose. Di contro la squadra della costiera scesa in campo alquanto concentrata, ha risposto sia con buoni fraseggi che con buoni e filtranti palloni. Ma l’estremo veronese si è erto bene a difesa della sua porta. Il primo sussulto lo porta al 3’ Le Noci con una palla radente che va fuori di due metri. Il Verona già batte gran cassa e la difesa costiera sembra in affanno. Ma al 10’ Pignalosa da pochi passi si fa respingere una pericolosa palla dopo che era stata rimpallata su tiro di Carlini. Al 14’ Ferrari si fa vedere per la prima volta con rasoterra diagonale che termina fuori di poco. Fino al 30’ circa ci sono vani tentativi veronesi, ma in quel minuto ancora Ferrari tenta di aprire la gara di testa da pochi passi con palla che sfiora il montante. Dopo due primi risponde Pignaolosa con lo stesso mezzo e Rafael è bravo a respingere al centro della porta, sulla sfera si avventa Erpen il cui tiro è parato a fil di palo. Al 34’ si fa vivo per la prima volta Le Noci con un rasoterra radente che Rossi respinge. La gara è già entrata nel vivo, il Sorrento cambiando gli esterni attua anche una specie di fitta ragnatela di passaggi. Ma il Verona non ci sta  e nel finale del primo tempo, al 44’, Martina-Rini sfodera una palla da pochi passi che Rossi respinge ancora. Nella ripresa la musica sembra suonare a favore degli scaligeri, ma al 1’ Carlini mette fuori dal limite di due metri. Al 5’ Halfredsson inventa un cross passante che fa venire i brividi, che fa correre a Rossi al 13’, il quale gli deve ribattere la palla che poi para a Berrettoni.  E tutto un tam tam gialloblu, al 16’ ancora Halfredsson impegna Rossi sul primo palo. Finalmente si rivede il Sorrento al 25’ con Erpen che in area dribbla qualche avversario e mette al centro, Manco viene anticipato da Rafael in uscita. Al 29’ il primo gol ed al 32’ una punizione di De Giosa, deviata dalla barriera viene parata. Poi più nulla dei rossoneri nonostante le sostituzioni ed al 42’ il rigore che chiude la partita. Anche se al 46’ una punizione di De Giosa e parata a terra e Berrettoni al 48’  manda alle stelle da pochi metri.

      Le Noci                    Hallfredsson               Carlini                  Erpen

NOVANTESIMO Nel dopo partita i volti dei due allenatori sono di segno contrapposto, quello di Mandorlini si è per un certo verso sereno, ma non troppo, perché “ci aspetta ancora la gara di ritorno”. Ma con due reti all’attivo un buon passo è stato fatto già in una “partita combattuta nella quale siamo stati fantastici ed abbimo avute molte occasioni da gol che siamo riusciti a concretizzare”. Però c’è sempre un però che è “quello della partita di ritorno e loro sono in vantaggio”. È vero o sono solo delle parole per trincerarsi che non teme l’insidia del Campo Italia ed ha già una buona mano sulla finale? Questo si vedrà al ritorno. Mentre il volto di un mesto Simonelli tralascia lascia traspirare qualche oscurità perché “sono amareggiato poiché non meritavamo di perdere, abbiamo avuto diversi problemi alla fine ed anche qualche giocatore ha avuto qualche crampo. Con questo risultato qualcosa cambia, vedremo al ritorno”. Per capitan Nicodemo “la gara è stata combattuta ed abbiamo ribattuto azione su azione. Solo due episodi ci hanno condizionati e condannati”. E forse anche la difesa, ma su di essa dice che “non balbettava, anzi anche la loro è andata in difficoltà”. Sull’esito del risultato risponde che “c’è la partita di ritorno per ribaltarlo e daremo il massimo”. Un risultato che all’uscita dal campo “ha lasciato sicuramente rammaricati i miei compagni ma (è lo sottolinea per la seconda volta) c’è la gara di ritorno”. È domenica prossima ci sarà da vedere allo Stadio Italia.

  Mister Mandorlini           Mister Simonelli    Capitan Nicodemo

GIUSEPPE SPASIANO