Al Cavacon di Cava de´ Tirreni i doppiatori di Naruto e One-Piece

8 giugno 2011 | 17:55
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Al Cavacon di Cava de´ Tirreni i doppiatori di Naruto e One-Piece

Intervista a 3 voci con Emanuela Pacotto, Patrizio Prata e Lorenzo Scattorin.

Emanuela Pacotto è una doppiatrice nota al pubblico per aver presto la sua voce a person aggi come Bulma in Dragon Ball, Sakura in Naruo e Nami in One-Piece. È anche la voce di Barbie dal 2006. Amante della cultura giapponese è spesso presente in manifestazioni legate al mondo di anime manga e fumetti. È al Cavacon per la seconda volta.

Patrizio Prata è dialoghista, doppiatore e direttore di doppiaggio. Presta la sua voce a Zoro in One- Piece, Kabuto Yakushi in Naruto, Tracey in Pokemon.

Lorenzo Scattorin è doppiatore della III generazione, diplomato alla Accademia dei Filodrammatici si divide tra teatro e sala di doppiaggio. Presta la sua voce a Sanji in One-Piece, Kenshiro nei nuovi film di Ken il guerriero e anche in vari telefilm.

È difficile passare dalla voce di personaggi forti come Sakura e Nami alla dolce Barbie?

Pacotto – Il doppiatore è un attore che si adatta. Diversa l’animazione diversi i personaggi. Per i personaggi coraggiosi e d’azione metti a dura prova la voce perché devi spaccare il mondo e fare cose impossibili, mentre  Barbie è più tranquilla e anche più legata alla tua realtà se vogliamo.

Tu oltre che doppiatore sei anche direttore del doppiaggio, il boss insomma.

Prata – Come direttore devi essere al servizio degli attori in sala, li devi coccolare. Certo a volte capita che ci siano direttori che non sanno cosa voglia dire stare al leggio e possono quindi avere atteggiamenti che mandano in tilt il doppiatore.

Pacotto – Assolutamente con Patrizio si sta benissimo. Proprio in questi giorni stiamo sfornando un nuovo prodotto dove io sono una coniglietta folle Banny.

Lorenzo tu sei attore di teatro e doppiatore. Difficile passare da un campo all’altro?

Scattorin – Per un attore il teatro è la base di tutto e poi chiaramente differenzi, io personalmente tendo a muovermi molto anche vicino al leggio. Certamente il mestiere dei miei genitori mi ha spinto ho respirato subito il palcoscenico a pochi mesi.

Esistono buone scuole di doppiaggio?

Prata – Le scuole di doppiaggio in genere sono dove si fa il doppiaggio, quindi, Milano e Roma . bisogna stare attenti perché possono esserci scuole che millantano. Preferibile scegliere realtà dove gli insegnanti sono doppiatori. Anche se io credo più nella recitazione e che alla fine in realtà impari facendo.

Cosa pensate dei personaggi famosi che doppiano?

Pacotto – Effettivamente negli ultimi tempi nel doppiaggio si privilegia un attore o personaggio noto, il c.d. talent. Io stessa che sono la voce di Barbie ho dovuto fare un provino e poi dopo anche aver fatto i trailer in Toy Story 3 è stato scelto un talent.

In effetti, il doppiaggio è un altro mestiere perché l’attore o personaggio famoso avendo una forte personalità rischia di metterci la propria mentre il doppiatore si mette al servizio del personaggio. Negli USA c’è questa moda , ma è anche vero che i disegnatori si ispirano all’attore che poi dà la voce al personaggio, creando una simbiosi che poi in Italia non può essere ricreata.

Nel panorama italiano ci sono eredi?

Scattorin – La scuola romana continua a sfornare giovani di talento.

È un lavoro duro?

Prata – A volte sì. Può capitare di far tre turni di tre ore ciascuno, quindi, a volte lavori 9 ore al giorno e poi devi anche fare preparazione per il giorno dopo.

Il doppiaggio è una macchina complessa si parte dalla traduzione che spesso è dall’inglese poi il lavoro di adattamento dei dialoghi, un lavoro faticosissimo e poi in sala per il doppiaggio.

Non finisce qui perché c’è la sincronizzazione perché parti sempre qualche secondo dopo che apre la bocca il personaggio e poi il mix che serve per accoppiare il tutto.

Magrina Di Mauro