Al Cavacon di Cava de´ Tirreni i doppiatori di Naruto e One-Piece
Intervista a 3 voci con Emanuela Pacotto, Patrizio Prata e Lorenzo Scattorin.
Emanuela Pacotto è una doppiatrice nota al pubblico per aver presto la sua voce a person aggi come Bulma in Dragon Ball, Sakura in Naruo e Nami in One-Piece. È anche la voce di Barbie dal 2006. Amante della cultura giapponese è spesso presente in manifestazioni legate al mondo di anime manga e fumetti. È al Cavacon per la seconda volta.
Patrizio Prata è dialoghista, doppiatore e direttore di doppiaggio. Presta la sua voce a Zoro in One- Piece, Kabuto Yakushi in Naruto, Tracey in Pokemon.
Lorenzo Scattorin è doppiatore della III generazione, diplomato alla Accademia dei Filodrammatici si divide tra teatro e sala di doppiaggio. Presta la sua voce a Sanji in One-Piece, Kenshiro nei nuovi film di Ken il guerriero e anche in vari telefilm.
È difficile passare dalla voce di personaggi forti come Sakura e Nami alla dolce Barbie?
Pacotto – Il doppiatore è un attore che si adatta. Diversa l’animazione diversi i personaggi. Per i personaggi coraggiosi e d’azione metti a dura prova la voce perché devi spaccare il mondo e fare cose impossibili, mentre Barbie è più tranquilla e anche più legata alla tua realtà se vogliamo.
Tu oltre che doppiatore sei anche direttore del doppiaggio, il boss insomma.
Prata – Come direttore devi essere al servizio degli attori in sala, li devi coccolare. Certo a volte capita che ci siano direttori che non sanno cosa voglia dire stare al leggio e possono quindi avere atteggiamenti che mandano in tilt il doppiatore.
Pacotto – Assolutamente con Patrizio si sta benissimo. Proprio in questi giorni stiamo sfornando un nuovo prodotto dove io sono una coniglietta folle Banny.
Lorenzo tu sei attore di teatro e doppiatore. Difficile passare da un campo all’altro?
Scattorin – Per un attore il teatro è la base di tutto e poi chiaramente differenzi, io personalmente tendo a muovermi molto anche vicino al leggio. Certamente il mestiere dei miei genitori mi ha spinto ho respirato subito il palcoscenico a pochi mesi.
Esistono buone scuole di doppiaggio?
Prata – Le scuole di doppiaggio in genere sono dove si fa il doppiaggio, quindi, Milano e Roma . bisogna stare attenti perché possono esserci scuole che millantano. Preferibile scegliere realtà dove gli insegnanti sono doppiatori. Anche se io credo più nella recitazione e che alla fine in realtà impari facendo.
Cosa pensate dei personaggi famosi che doppiano?
Pacotto – Effettivamente negli ultimi tempi nel doppiaggio si privilegia un attore o personaggio noto, il c.d. talent. Io stessa che sono la voce di Barbie ho dovuto fare un provino e poi dopo anche aver fatto i trailer in Toy Story 3 è stato scelto un talent.
In effetti, il doppiaggio è un altro mestiere perché l’attore o personaggio famoso avendo una forte personalità rischia di metterci la propria mentre il doppiatore si mette al servizio del personaggio. Negli USA c’è questa moda , ma è anche vero che i disegnatori si ispirano all’attore che poi dà la voce al personaggio, creando una simbiosi che poi in Italia non può essere ricreata.
Nel panorama italiano ci sono eredi?
Scattorin – La scuola romana continua a sfornare giovani di talento.
È un lavoro duro?
Prata – A volte sì. Può capitare di far tre turni di tre ore ciascuno, quindi, a volte lavori 9 ore al giorno e poi devi anche fare preparazione per il giorno dopo.
Il doppiaggio è una macchina complessa si parte dalla traduzione che spesso è dall’inglese poi il lavoro di adattamento dei dialoghi, un lavoro faticosissimo e poi in sala per il doppiaggio.
Non finisce qui perché c’è la sincronizzazione perché parti sempre qualche secondo dopo che apre la bocca il personaggio e poi il mix che serve per accoppiare il tutto.
Magrina Di Mauro