DANIELA RESTIVO E´ UN ASSASSINO HA UCCISO HEATHER BARNETT

29 giugno 2011 | 18:37
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DANIELA RESTIVO E´ UN ASSASSINO HA UCCISO HEATHER BARNETT

SALERNO – Danilo Restivo è un assassino. A stabilire la colpevolezza del principale imputato dell’omicidio di Elisa Claps, seppur per un altro delitto, è stata la giuria del tribunale di Winchester, che ha condannato Restivo per l’omicidio di Heather Barnett, la sarta sua vicina di casa. «Una sensazione quasi liberatoria: è sfuggito alla giustizia per troppo tempo», ha commentato a caldo Gildo Claps, il fratello di Elisa.

RITO ABBREVIATO PER L’OMICIDIO DI ELISA Colpo di scena nel processo sull’omicidio di Elisa Claps, di cui era in programma oggi l’udienza preliminare. Gli avvocati Mario e Stefania Marinelli, difensori di Danilo Restivo, hanno infatti chiesto che l’imputato, attualmente in carcere e accusato di un altro omicidio in Gran Bretagna (quello della sarta Heather Barnett), sia giudicato con rito abbreviato. Richiesta che il gup Elisabetta Boccassini ha accolto, fissando la prima udienza per l’8 novembre.
La famiglia Claps si è detta soddisfatta per il rito abbreviato: «È una richiesta che ci aspettavamo», ha detto il legale dei Claps, Giuliana Scarpetta, «risparmierà un dibattimento lunghissimo – ha aggiunto Gildo Claps, fratello di Elisa – la richiesta di rito abbreviato ci fa pensare che la difesa non ha tanti argomenti a suo favore».

DIOCESI POTENZA PARTE CIVILE: RABBIA DELLA FAMIGLIA CLAPS C’è rabbia nella famiglia Claps per l’eventuale costituzione di parte civile della diocesi di Potenza nell’ambito del processo a carico di Danilo Restivo, unico imputato per l’omicidio di Elisa Claps. «È grottesco, siamo al paradosso – ha commentato Gildo Claps – è una decisione che fa rabbia, l’ennesima mancanza di rispetto». Gildo Claps sottolinea più volte che la presenza del legale in rappresentanza della Diocesi di Potenza «ci ha irritato». «La nostra famiglia, tramite l’avvocato Scarpetta, naturalmente si è opposta alla eventuale costituzione di parte civile da parte della Diocesi di Potenza – ha spiegato Gildo – perchè è grottesca una situazione del genere. In questi anni la Chiesa quanto meno si è macchiata di omissioni e ha inscenato quel teatrino del ritrovamento del 17 marzo. Solo questo ci ha infastidito. Per il resto siamo assolutamente soddisfatti per come sono andate le cose». «Speriamo che arrivi in fretta la sentenza dall’Inghilterra – ha concluso Gildo – e poi l’udienza dell’8 e del 10 novembre dovrebbero chiudere finalmente questo capitolo tristissimo che ha devastato la nostra famiglia».

GUP ACQUISISCE VERBALI INGLESI Il giudice Elisabetta Boccassini, nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta oggi al Tribunale di Salerno sul caso Claps, ha acquisito atti provenienti dalla Gran Bretagna, dall’altro processo che vede Danilo Restivo imputato per l’omicidio di Heather Barnett. Si tratta dell’interrogatorio di Danilo Restivo, di quello di Eliana De Cillis, l’amica di Elisa, nonchè dei verbali dei periti Sacco, Cattaneo, Introna, Lago: atti che stamattina erano stati depositati dai pm, Rosa Volpe e Luigi D’Alessio che curano l’inchiesta. Acquisiti anche gli atti relativi ai verbali di ricomposizione della salma di Elisa avvenuta lo scorso 27 giugno. Corpo, quello della studentessa potentina, che sarà consegnato alla famiglia Claps il prossimo primo luglio; il giorno successivo saranno celebrati i funerali.

COS’E’ IL RITO ABBREVIATO Il processo con rito abbreviato – con il quale Danilo Restivo sarà giudicato per l’omicidio di Elisa Claps, compiuto il 12 settembre 1993 a Potenza – è uno dei procedimenti speciali previsti dal codice di procedura penale. In base all’ articolo 438, l’ imputato può chiedere che il processo sia definito all’ udienza preliminare «allo stato degli atti», cioè utilizzando gli elementi acquisiti fino a quel momento sia dal pubblico ministero, sia dalla difesa ed, inoltre, tutte le prove già assunte e, eventualmente, altre ancora che possono essere acquisite durante il giudizio.
Una volta disposto, il giudizio abbreviato si svolge in camera di consiglio. In caso di condanna – ed è questo il maggior beneficio per l’ imputato – la pena che il giudice determina tenendo conto di tutte le circostanze (aggravanti e attenuanti) è diminuita di un terzo. Alla pena dell’ ergastolo è sostituita quella di 30 anni di reclusione, alla pena dell’ergastolo e dell’isolamento diurno quella del solo ergastolo. Al momento dell’ entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale l’ ammissione al giudizio abbreviato era subordinata al consenso del pubblico ministero. Questa previsione è stata riformata con la cosiddetta legge Carotti, del 1999, che ha radicalmente trasformato l’ istituto del giudizio abbreviato, configurandolo come un vero e proprio diritto dell’ imputato. In sostanza – ha stabilito il legislatore – una volta avuta la richiesta, il giudice deve disporre il giudizio immediato, peraltro con la possibilità, se ritiene di non poter decidere allo stato degli atti, di assumere anche d’ ufficio gli ulteriori elementi necessari per la decisione

Fonte:leggo