Anche senza Paulinho la squadra vuole ribaltare il pronostico
SORRENTO – Il Sorrento vuole pareggiare il conto ed aprirsi il varco verso la finale ed un sogno che dopo la sconfitta di Verona sembrava svanito. Tutti i rossoneri credono che l’impresa si possa realizzare nel fortino che fino ad oggi ha dato una mano a mister Simonelli e company. Da capitan Nicodemo ad Erpen, per finire al bomber Pignalosa, che domenica ha avuto anche la sfortuna di vedersi parato con un colpo di reni una palla di testa a mezza altezza da quel felino di Rafael. Ma quello che ha fatto breccia nei rossoneri è stato il calore dei propri tifosi. I quali alla ripresa degli allenamenti li hanno incitati a non mollare anche con dei canti. Questo sta a significare che c’è una coagulazione tra la tifoseria e la squadra.
Capitan Nicodemo – Il capitano sorrentino ha provato un brivido vedendo quei tifosi incoraggiare lui ed i suoi compagni: “Ho avuto una grande e sincera emozione vederli entusiasti , questo può darci la spinta giusta per ribaltare le cose ed il Verona, e conquistare la finale per andare in Serie B”. Così parlò Attilio Nicodemo, che ne è l’emblema e l’anima di quegli undici che la domenica calcano il manto verde, sia esso erboso che artificiale. E continuando nel suo parlare sia del match che dei tifosi dice che “sono eccezionali e ci danno il giusto atteggiamento, perché domenica è una gara importante nella quale non possiamo fallire. Con loro può accadere di tutto”. Anche se l’amaro resta, il gustoso dolce può arrivare. È domenica “sul nostro campo può accadere di tutto, perché è il nostro punto di forza. E cercheremo di vincere ancora una volta, anche contro un buon avversario come il Verona”. Insomma stavolta è il caso di dirlo, sperando che sia così: “tutti per uno, uno per tutti”, come dicevano i moschettieri. Ed egli da ancora più forza all’ambiente dicendo che “il Verona avrà di fronte un Sorrento arrabbiato che partirà forte, però senza farsi prendere dalla frenesia e dall’ansia”. Specialmente sotto porta.
Il centravanti Pignalosa – Ed uno che li davanti ne sa qualcosa è Gaetano Pignalosa, che ha avuto da un lato il voler piazzare la palla (non riuscendoci), e da un altro la sfortuna di vedersela parata con colpo da gatto felino di Rafael. Il bomber rossonero che ha siglato ben sette gol, a pari merito con Togni, ha voglia di rifarsi perché “non meritavamo di perdere in quel modo, e con quel rigore”. Ma ormai siamo a due giorni dal big match contro i blasonati scaligeri, che vogliono salire quella scala che porta in Serie B. Ma ci saranno dei rossoneri “molto carichi, anche perché è stato bello vedere i nostri tifosi cantare durante il nostro allenamento. Questo mi ha emozionato, e ci da la carica per dare l’anima in campo ed arrivare alla finale per salire in Serie B”. Ed il discorso, cade, come lo era stato per capitan Nicodemo, sul Campo Italia perché “è la nostra arma in più. Perciò domenica dovremo lottare tutti insieme, dal primo fino all’ultimo minuto”. In esso “abbiamo realizzato tante belle cose, anche delle rimonte, e possiamo farcela ancora una volta”.
Mister Simonelli –Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Simonelli, ma non lo dice, perché sa che in quel piccolo bunker, che al Verona va stretto da tutti i lati, può essere l’arma che lo porterà in finale. Il suo plauso va, come hanno già detto e fatto da Nicodemo e Pignalosa, ai tifosi perché “questa è un’iniziativa importante (quella dell’incoraggiamento sia alla fine della partita che durante gli allenamenti) di un certo valore psicologico e morale. È un gesto significativo perché hanno visto che ognuno ha dato il massimo”. Che è il credo di domenica perché “è l’unica cosa da fare e bisogna mettere tutto da parte. Anche se non sarà semplice contro una squadra di un buon valore. Ma noi ci stiamo preparando a dare tutto”. Lo stato psicologico vedendo gli allenamenti sembra essere quello solito, anzi è “come se tutto fosse svanito, ora stanno bene (riferendosi ai suoi calciatori che avevano subito, ed anche lui, una tremenda mazzata)”. Quello che lui si augura è che “devono giocare con la mente libera, perché non c’è nulla di straordinario da fare”. Anche senza il bomber Paulinho che è ancora in fase di recupero, e che sarà presente domenica sulle scalee dello Stadio Italia. La partita sarà diretta dall’arbitro Massimiliano Irrati di Pistoia, e sarà coadiuvato dai guardialinee Claudio Palazzoni di Lucca e da Marco Avellano di Busto Arsizio, con il contributo del quarto uomo Andrea Coccia di San Benedetto del Tronto.
Mister Simonelli Paulinho Arbitro Massimiliano Irrati
GIUSEPPE SPASIANO