Mary, 7 anni scomparsa nel Casertano, trovata morta. Fermato un ghanese «L´ho picchiata e gettata in un canale»
CASERTA – È stato trovato il corpo senza vita di Mary, la bimba di sette anni la cui scomparsa era stata denunciata dalla mamma nel Casertano. Il corpo della piccola è stato ritrovato in un canale dei Regi Lagni, nel comune di Castel Volturno (Caserta), nei pressi del ristorante Scalzone. Un uomo, di nazionalità ghanese, è stato fermato dalla polizia e ha confessato il brutale delitto. A Castel Volturno (Caserta), si temeva da qualche ora per la sorte della bimba di sette anni: il sospetto, ma le successive evoluzioni dei fatti hanno svelato una drammatica realtà, era che potesse essere stata uccisa e lanciata in un canale dei Regi Lagni. La scomparsa era stata denunciata in mattinata dalla mamma, una cittadina ghanese. Secondo quanto riferito alla polizia da alcuni connazionali, un uomo, anche lui ghanese, non si sa ancora per quale ragione, avrebbe sequestrata la bimba e poi l’avrebbe lanciata da un ponte nei Regi Lagni. Verifiche sul posto, lungo la Statale Domitiana, sono in corso nei pressi del ristorante Scalzone, da parte della polizia. Nella pineta di Castel Volturno (Caserta) è stato fermato l’uomo di nazionalità ghanese che avrebbe ucciso la bimba. L’uomo soffrirebbe di disturbi mentali; ha anche aggredito i poliziotti. Avrebbe confermato di aver gettato in un canale dei Regi Lagni la piccola. La polizia sta interrogando in queste ore diversi testimoni, soprattutto immigrati africani, per cercare di ricostruire quanto accaduto a Castel Volturno (Caserta) dove Mary è stata uccisa e, prima ancora, picchiata, forse presa a rendellate con una mazza da baseball o a martellate. Il cittadino ghanese che è stato fermato per la morte della piccola, non sta fornendo alcuna dichiarazione agli inquirenti. Secondo una primissima ricostruzione, è probabile, ma è in corso di verifica, che tra l’uomo e la mamma di Mary, ci sia stato un diverbio: anche se la polizia ritiene che il ghanese possa avere agito in preda ad un raptus di follia. La piccola viveva con la mamma; il papà, un liberiano, era recentemente tornato nella sua terra per motivi familiari. È stato confermato, per stessa ammissione dell’assassino, che prima di gettarla nel canale dei Regi Lagni, ha picchiato Mary. A recuperare il corpo sono stati alcuni cittadini africani che si sono lanciati nel canale, ritenendo che le operazioni di recupero non fossero sufficientemente veloci. Poi, tenendola in braccio, l’hanno quasi portata in una sorta di processione. Momenti di tensione quando il corpo della piccola è stato portato via per essere trasferito all’obitorio: i suoi connazionali non volevano restituire il corpo senza vita. Qualcuno ha anche circondato l’ambulanza, picchiando con i pugni contro le fiancate.
IL MATTINO DI NAPOLI
SCELTO DA MICHELE PAPPACODA