I rimpianti ci sono, ma alla fine grazie a tutti
Lega Pro – 1^ Divisione – Girone A – Semifinale Ritorno Play Off
SORRENTO – VERONA 1 – 1
Marcatori: 6’pt De Giosa (S), 45’pt Berrettoni (V)
SORRENTO (4-4-2): Rossi 7,5, Vanin 6, Terra 6, Lo Monaco 5,5 (9’st Di Nunzio 5,5), De Giosa 6; Erpen 6,5, Togni 6, Nicodemo 6, Manco 5,5 (9’st Corsetti 5,5); Carlini 6,5, Pignalosa 5,5 (30’st Bonvissuto 5,5).
A disp: Mancinelli, Angeli, Armellino, Niang. Allen: Giovanni Simonelli.
VERONA (4-3-3):Rafael 7; Cangi 6, Ceccarelli 6, Maietta 6, Scaglia 6,5; Russo 6, Esposito 6,5, Halfredsson 6,5; Mancini 6,5 (32’st Martini-Rina 6), Ferrari 6,5, Berrettoni 6,5 (19’st Anderson 6).
A disp: Nicolas, Abbate, Garzon,Pichlmann, Le Noci. Allen: Andrea Mandorilini.
ARBITRO: Massimiliano Irrati di Pistoia 6
GUARDIALINEE: Claudio Palazzoni (LU) – Marco Avellano (Busto Arsizio)
AMMONITI: 14’pt Lo Monaco (S); 34’st Terra (S), 36’st Martina-Rini (V), 38’st De Giosa (S) e Anderson (S), 48’st Di Nunzio (S).
NOTE: giornata nuvolosa e calda, 27°; erba artificiale buona; spettatori 2300 circa (2065 paganti, 630 veronesi), incasso Euro 30.442.
ANGOLI: 4 – 7; RECUPERO: 2’pt e 4’st
SORRENTO – Il Sorrento non riesce a ribaltare il 2-0 dell’andata di Verona e sfuma il sogno tanto cullato in un’annata che lo ha visto protagonista, anche stando per varie giornate in vetta alla classifica. L’appetito con il passare delle giornate veniva mangiando degli ottimi risultati, e fino a trequarti di campionato l’obiettivo che si era prefisso la società era stato messo al sicuro, ma come tutti noi sappiamo ormai quando si è nella lotta si vuole arrivare fino in fondo e conquistare l’ambito premio. Che in varie volte lo si poteva, ma con in ma ed i se è tutta un’altra storia, oggi c’è qualche rammarico per qualche cosa che non è andata per il verso giusto. Alla fine di un campionato iniziato in crescendo e poi un poco perso per la strada, i lamenti ed i pianti ci possono essere ma bisogna dare un plauso a tutti, ed in special modo a quel bomber dal nome brasiliano Paulinho. Il quale con le sue reti ha fatto vivere un’altra appassionate stagione sul vecchio e glorioso Campo Italia (sperando che venga rinnovato lo stesso), un giocatore che forse se non avesse avuto quella frattura scomposta sarebbe stato il protagonista di questa semifinale play off. Di contro il plauso va al Verona di mister Mandorlini che ben messo in campo, alto e buon fraseggiatore, con dei giocatori fisicamente ben messi, non si è scomposto neanche dopo aver subito a freddo il vantaggio rossonero. La pecca del Sorrento? Forse avere un centrocampo che non faceva bene da filtro ed il troppo manovrare la sfera e la fantasia che in qualche occasione è mancata. Ma Simonelli sapeva quel che faceva.
Stadio Italia
LE RETI – Sono state una per parte, ma i portieri ne hanno salvate ben sette, di cui cinque Rossi, che è stato fenomenale quando a mezza altezza respingeva con una sola mano la sfera in varie occasioni. D’altro canto Rafael non è stato da meno nelle sue due occasioni. La prima che decreta il vantaggio dei rossoneri e che esplodere il coreografo Stadio Italia, da parte sorrentina, avviene al 6’; dal primo angolo della gara di Togni scaturisce una palla che De Giosa alzandosi a dovere schiaccia di testa e fa secco da cinque metri Rafael immobile. Il Verona che per tutta la gara ha avuto per la maggior parte il possesso della sfera, non demorde, e con buoni fraseggi, anche nello stretto, mette in pericolo la porta di Rossi per ben quattro volte. Alla quinta fa centro ed è il pari che fa passare gli scaligeri alla finale contro la Salernitana. Corre il 45’ e tutto comincia dalla fascia destra, con Ferrari che si coordina bene e crossa al centro, dove un libero Berrettoni fa secco con un rasoterra l’estremo locale. E qui finisce il sogno cullato per una stagione.
De Giosa Berrettoni
LA GAR A – Sotto un cielo grigio e con una temperatura estiva, ha visto un Verona più spigliato che ha tenuto per molto tempo il possesso palla, ben quadrato in campo che si manteneva alto non facendo ben costruire l’azione ai locali. Mentre il Sorrento cercava di agirare il centrocampo scaligero o con qualche palla rasoterra, non ben riuscita, o con qualche lungo rilancio per le punte, varie volte sovrastate dai difensori. Dopo il minuto di silenzio per la morte del colonnello Congiu in Afganistan ad aprire le ostilità è il gol di De Giosa, ma all’8’ una punizione liftata di Esposito va sulla testa di Ferrari il cui pallonetto è parato da Rossi. Al 12’ Togni sfiora la trasversale con una punizione decentrata, un primo dopo ancora Ferrari di testa impegna miracolosamente Rossi. La gara si vivacizza ed la 18’ un rasoterra diagonale di Vanin è fuori di un metro. In un minuto, al 21’ botta e risposta, Erpen da pochi passi colpisce male e la palla è parata, su capovolgimento di fronte Ferraro solo impegna Rossi che respinge da campione. I costieri si fanno vivi al 25’ con Erpen che manda fuori di qualche metro. I gialloblu mettono in azione Berrettoni il cui tiro è salvato da un difensore. Solo prima dell’intervallo si assistono ad altre due azioni, al 41’ una punizione di Togni va sulla testa di De Giosa che impegna Rafael al salvataggio miracoloso sulla linea, e poi il pareggio veronese. Nella ripresa i sorrentini con la testa frastornata fanno qualche tentativo al 12’ con un rasoterra fuori di poco di Erpen. Ma sono i veneti che al 20’ con un rasoterra da fondo area di Cangi impegnano Rossi all’ennesima respinta, poi al 27’ Ferrari dopo aver superato un avversario, dal fondo area mette la centro un rasoterra a fil di palo che Terra mette in angolo. I rossoneri sembrano tirare i remi in barca e gli scaligeri al 36’ mettono la sfera alta con Ferrari. Il Sorrento ha un sussulto d’orgoglio ed al 43’ una punizione di De Giosa viene respinta da Rafael che si distende bene. Ma a chiudere la gara è Anderson al 44’ che fa tremare Rossi di testa su un cross di Russo.
Rossi Erpen Carlini Rafael Ferrari Hallfredsson
NOVANTESIMO – Scuote la testa mister Simonelli ed ammette che “dopo la rete è subentrata la tensione che era ipotizzabile. Il pareggio è avvenuto nel momento migliore e ci ha tagliato le gambe dal punto di vista mentale”. Analizzando l’incontro “nel primo tempo che abbiamo giocato alla pari, abbiamo avuto delle buone azioni ed occasioni per chiudere la partita”. Ma le dolenti note avvengono nella ripresa perché “siamo andati in difficoltà contro una squadra esperta sotto tutti i punti di vista. Che ha saputo gestire bene la partita”. Alla domanda se si poteva osare di più, risponde che “Bonvissuto ha solo un’autonomia di venti minuti e poi è reduce da un infortunio di cinque mesi”. Si poteva osare non solo a Sorrento ma anche a Verona, è la sua risposta è che “a causa dell’infortunio a Terra non ho potuto mettere in atto quello che avevo in mente. Avevo intenzione di inserire un attaccante ed un centrocampista (Pignalosa e Corsetti), ma non ho potuto per forza maggiore”. Ma c’è da dire che qualche volta in questo campionato qualche scelta è stata poco azzeccata. Sul poter vincere il campionato afferma che “sì, lo volevamo, ma non è accaduto per tante cose. E queste partite di play off sono difficili dal punto di vista mentale”. Play off che “purtroppo sono una maledizione”. Sugli obiettivi afferma che “sono stati centrati fino ad un certo punto perché poi quando sei in testa al campionato.….”. Sul futuro “non desidero parlarne in questo momento dopo la partita e non riesco a pensarci”. Dunque si va avanti nella 1^ Divisione ed in questa estate staremo a vedere cosa accadrà, forse Paulinho lascerà Sorrento per Livorno e la Serie B e si va avanti con Simonelli. Per il presidente Gambardella il rammarico è “nella gara persa a Verona. E dobbiamo dire che Paulinho è il 50% della squadra”.
Presidente Gambardella Mister Simonelli
GIUSEPPE SPASIANO
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