La “Ragazza romagnola” si racconta in modo schietto nel suo libro
VICO EQUENSE – Senza fare canzonature ed in modo franco anche se con qualche tristezza quando parla di Haiti, la “ragazza romagnola” Martina Colombari racconta nel suo primo libro la sua vita dagli anni nei quali stava nel ristorante dei nonni a quelli quando è diventata l’attrice che è oggi. Rimasta incantata sia dall’accoglienza che le è stata riservata a “Le Axidie” e sia dal fascino del luogo, la “Miss Italia 1991” leggiadra e con accento spigliato ma anche un pò timoroso quando parla del suo libro, prende il volo nel suo discorrere davanti ad un pubblico attento. Nel suo primo libro “La vita è una” si racconta in modo franco, scanzonato, orgoglioso, privo di paure e compromessi; un’autobiografia di una combattente, come vedremo in seguito quando è andata ad Haiti dopo il terremoto, che ha saputo crescere negli affetti, nel lavoro e nella solidarietà. Ma che ogni mattina quando si sveglia si sente ancora quella “ragazza romagnola” che è sempre stata, anche quando in molte occasioni veniva presa come immagine per questo o quel avvenimento. E questa è stata la scintilla che in lei ha fatto scoccare quel qualcosa che le ha dato una svolta nella vita, compreso il suo matrimonio con il calciatore Billy Costacurta e la nascita del figlio Achille. Ma che le ha fatto scrivere un libro per dare voce a quella Martina che nessuno conosce sia come donna, mamma e moglie: “Ho dato solo voce ad una Martina che nessuno conosce”. Queste sono le sue prime franche parole di una serata condotta da Angelo Ciaravolo per “Libri sotto le Stelle”, nella quale l’attrice con tono diretto e rotto solo quando parla di Haiti, incomincia a narrare la sua storia dal concorso di “Miss Italia”, che vinse nel 1991 e la fece balzare da un giorno all’altro da ragazza a donna.
MISS ITALIA E LO SPETTACOLO – “Ero una ragazzina di 16 anni –racconta- e vivevo nel ristorante dei miei nonni (e su questo narra anche qualche aneddoto). Frequentavo la danza classica, studiavo tanto ed ero molto diligente, ero testarda, cocciuta ed ero all’antica (perché così era stata educata dai suoi genitori). Non ho vissuto gli anni della spensieratezza in una Riccione dove c’erano le discoteche”. In quegli anni, lei è nata il 10 luglio 1975, siamo all’incirca intorno all’inizio degli anni ’90, la sua famiglia che, diciamo, era di stampo mentale antico, come tuttavia lo erano molte italiane, la mantenevano frenata. Poi la kermesse più famosa d’Italia ed il salto in un mondo che lei sognava e “con Miss Italia sono diventata donna subito perché sono andata a Milano dove non conoscevo la città. Era come vivere una favola, ma mi mancavano le mie amiche. Perciò nel fine settimana prendevo di corsa l’ultimo treno per Riccione e partivo”. Da quel momento la vita è cambiata ed “ho iniziato a fare la televisione e l’attrice, ma i miei genitori mi erano contro ed anche oggi cercano di portarmi con i piedi a terra”. Racconta anche che nelle sere di Miss Italia indossava degli abiti e delle scarpe che si era fatti prestare, così il grande balzo nel “mondo dello spettacolo che mi è piaciuto subito ma che è anche effimero. E meno male che non sono mai andata a festini, cene e non ho mai chiuso contrati in cene, festini o a letto”.
GIOVANOTTI E TOMBA – Queste le schiette parole di una donna che nella vita era fans di Giovanotti ed in quel periodo “mi ero appena sfidanzata (era stata con Alberto Tomba) e lui frequentava Riccione. Io lo guardavo come un idolo ma non notava il mio coinvolgimento. È stato solo un sogno che mi ero illusa”. Abbiamo parlato del suo primo amore, lo sciatore Alberto Tomba, e per me “è stato il mio primo vero amore, nel senso che è stata la persona che mi ha fatto battere i denti. Un vera storia, ed in quei tre anni sono cambiata. Ma forse lui preferiva la Martina di Miss Italia e perciò dopo tutto è finito”.
BILLY COSTACURTA ED HAITI –Ed ecco, scriviamo noi, il vero amore, Billy Costacurta, il difensore del Milan che la accalappiò attraverso una telefonata. Infatti “attraverso una telefonata di un suo amico comune al quale strappò il telefono si presentò. Dopo un mese mi invitarono a cena, ma nel frattempo incominciai a prendere delle notizie su di lui. Poi mi invitarono anche ad una partita e da quella sera non ci siamo più separati”. Ed il passo verso il matrimonio fu breve anche per la venuta del figlio Achille. Ma il vero scombussolamento, diciamo così, lo ebbe quando vide il filmato su Haiti dopo il terremoto. “ Quando ho visto il filmato di Haiti –narra con la voce rotta dalla commozione ed il volto semiscuro- ho avuto una strana sensazione e mi sono sentita inutile”. Così “andai ad incontrare la presidente della Fondazione Francesca Rava e mi invitarono a fare un viaggio con loro”. E da li “sono partita nel 2007 ed Haiti mi ha sconvolta. In quel tempo ho imparato a cambiare le flebo in corsia, ho aiutato i bambini in ospedale, ho raccolto i corpi morti e putrefatti, i quali venivano accatastati negli obitori”. Da quel primo viaggio ne sono seguiti altri sei ed ha raccolto in varie parti ed occasioni, molti fondi a nome della Fondazione Rava della quale fa parte per quel lembo di terra scordato da Dio. Ma alla fine della serata dopo questa parentesi della quale non dobbiamo dimenticarci si è esibita anche, e con una bella intonata voce, come cantante.
Martina Colombari e Angelo Ciaravolo
GIUSEPPE SPASIANO