Presentato a Cava de´ Tirreni il Workshop Digital Med
Il 25 luglio scorso a Cava de’ Tirreni presso la Sala del Teatro Comunale si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Workshop Digital Med.
Si tratta di un laboratorio di progettazione basato sui processi di fabbricazione digitale e i software di disegno parametrico il cui tema quest’anno è “Vertical Seaside, Amalfi Coast Workshop”.
Come ha spiegato Amleto Picerno Ceraso, CEO dello studio di architettura PicernoCerasoLAB e responsabile scienfico del progetto, il tema del workshop è rappresentato dagli Ecotoni, zone di transizione tra due ecosistemi differenti.
“Grande soddisfazione per noi è il numero dei partecipanti, ben 14, che sono tantissimi almeno per un workshop italiano. Forse Digital Med è all’avanguardia anche in questo senso. Un dato che fa riflettere, argomenti del genere non trovano spazio vitale in Italia.
Devo ringraziare, oltre i tutor, l’arch. Vangelis Moschonas, responsabile scientifico del progetto, l’addetto stampa Francesca Luciano, Mauro Paolucci, l’arch GianMatteo Cossu e a tutti i ragazzi dello studio di architettura PicernoCerasoLAB, che hanno contribuito all’organizzazione di questo evento.”
Ha preso poi la parola l’Arch. Maria Gabriella Alfano, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Salerno. “Mi congratulo per l’iniziativa e spero continui negli anni, perchè è un’idea interessante che ci consente di cogliere come sia possibile con i nuovi strumenti messi a disposizione oggi intervenire meglio nelle proposte di trasformazione del paesaggio. In passato non era possible prefigurare a priori la trasformazione di un paesaggio, ma oggi grazie all’ausilio delle più innovative tecniche di progettazione, possiamo prefigurare in pochissimo tempo quelli che saranno gli effetti di una trasformazione applicabile su un dato territorio e quindi capire in anticipo l’aspetto che quel dato territorio assumerebbe dopo un intervento. Il sito, oggetto di analisi del workshop è già stato oggetto di proposte di recupero che però non sono andate a buon fine. Ci auguriamo che invece in questo caso vengano fuori grandi idee.
Questo workshop oltre ad insegnare tecniche di massima avanguardia, permetterà non solo di fare operazioni di tipo meramente percettivo, ma anche sostanziale: non sarà solo un approccio analitico ma verranno realmente proposte e prodotte nuove soluzioni.”
Carlo De Luca, vice presidente In/Arch Campania ha sottolineato che si tratta del settimo workshop di progettazione sul territorio campano che in/arch campania promuove. “Notevole l’apporto dell’Ordine degli architetti di Salerno che quest’anno ci ha affiancato molto in questa promozione, anche attraverso il bando di tre borse di studio.
Riuscire a realizzare un workshop in questo momento caratterizzato da difficoltà economiche è molto complicato ed è proprio per questo un risultato ancora più importante. Noi nel promuovere questi workshop abbiamo sempre tentato di collegarci a un dato di realtà. Ci muoviamo sempre rispetto alle emergenze, ai bisogni di trasformazioni di alcuni siti, tutelando la salvaguardia paesaggistica del territorio. Oggi il discorso sulla valutazione delle trasformazioni del territorio e del loro impatto, delle loro ricadute sul paesaggio è fondamentale. Occorre fare interventi di qualità e promuovere la qualità della progettazione: questo workshop è ancor di più innovativo proprio perchè parliamo di progettazione parametrica, l’architettura di maggiore avanguardia oggi. “
Andrea Graziano e Alessio Erioli, due dei tre menbri co.de.it. , realtà che si occupa di complessità nell’architettura e che mira a usare strumenti innovativi per studiare nuove idée progettuali in modo diverso e nuovo hanno concluso la conferenza.
Graziano ha evidenziato come il Digital med sia un progetto ambizioso perché è stato realizzato in Italia, dove non esiste ancora una cultura sul Workshop, in quanto i più credono sia una spesa mentre all’estero si sa che partecipare ad un workshop significa fare investimento, ma è ambizioso anche per la tematica che all’estero è in genere affrontata in ambienti di ricerca e accademia, in contesti cioè di punta a livello mondiale e infine in una sola settimana sono proposte varie tematiche: momenti di acquisizione di know how sui software di avanguardia architettonica e momenti dedicati alla digital fabrication in cui si passerà ad una vera e propria prototipizzazione delle idee di progetto.
Erioli si è soffermato sulla diversa mentalità di approccio che implica il Digital Med.
“Si tratta di scardinare alcuni punti fermi tradizionali, quelli che sono considerati i capisaldi del modo di vedere la realtà.”
Il workshop ha preso il via con un sopralluogo della costa Vietrese che sarà oggetto del laboratorio.
Magrina Di Mauro