POSITANO PARROCCHIA COMPRA PONTONE PER FUOCHI D´ARTIFICIO. SINDACO E ASSOCIAZIONI, OTTIMA IDEA
Positano, costiera amalfitana. Un pontone per i fuochi d’artificio per evitare di pagare l’affitto della pedana ogni anno. La parrocchia di Positano è la prima in Italia a dotarsi, con i fondi della comunità dei fedeli, di una struttura di circa cento metri quadrati. Sei zatteroni, di cui uno dedicato alla Madonna dell’Assunta, patrona di Positano; ed è proprio per lei che il pontone verrà utilizzato per la prima volta il prossimo 15 agosto gestito interamente da positanesi. L’idea è venuta al vulcanico parroco don Giulio Caldiero, già noto ai media per il velo alle turiste da offrire all’ingresso della chiesa per rispetto delle funzioni religiose. Don Giulio sta rivoluzionando la chiesa locale con iniziative, eventi, manifestazioni. Su quest’ultima idea non parla, ma sindaco e associazioni sono d’accordo sull’utilità della cosa. Michele De Lucia, sindaco di Positano, elogia don Giulio Caldiero per la sua iniziativa che servirà per il 15 agosto, giorno della festa della Madonna dell’Assunta, patrona di Positano, quando saranno esplosi i fuochi d’artificio sul mare della costa d’Amalfi.
– D: “Non pensa che qualcuno possa criticarvi? Non esistono poveri a Positano da aiutare?
– S: “Sicuramente esistono come in tutte le parti d’Italia, ma credo che questo sia un risparmio, un costo che sicuramente verrà ammortizzato entro due anni. Si pensi che ogni volta che si affittano degli zatteroni si spende dai 10.000 ai 15.000 euro per volta…”
– D: “Dove conserverete una struttura così ampia?”
– S: “D’inverno sarà smontata e portata in un deposito a Ravello. Però anch’io vorrei usare la pedana non solo per i fuochi a mare, ho già delle mie idee per degli spettacoli, ma ne vorrei parlare prima con don Giulio, lui è un parroco pratico, abituato a risolvere da solo ogni problema, come ha fatto questa volta. E’ la prima parrocchia che compra da sola una struttura così imponente”.
– D: “Che afflusso di gente prevede per ferragosto?”
– R: “Diverse migliaia di persone, solo per mare, che vengono con le loro barche da tutta la penisola sorrentina, amalfitana, da Napoli e da Salerno; per non parlare del pienone che avremo a terra. Positano quel giorno davvero si illumina a festa e, tra sacro e profano, il turismo, il lavoro e l’economia avanza.”
“Il pontone è una spesa utile – sottolinea Vito Casola, presidente dell’associazione Posidonia e vicino alla chiesa – in tre anni si ammortizzano tutti i costi e può essere utilizzato anche per altre manifestazioni come la danza a mare. E’ stata un’ottima idea, basti pensare ai costi e a come venivano gestiti gli zatteroni da persone esterne al paese che non sempre venivano incontro alle esigenze degli organizzatori”.
In un mondo dove tutto diventa troppo globale, tenere forte il richiamo all’ identità di un luogo e alle sue tradizioni sicuramente è una scelta, forse inizialmente criticabile, ma percorribile, per un turismo spirituale e non solo.
Anche per noi della redazione è stata una buona idea e riteniamo che se ne possa fare vari usi anche per eventi e manifestazioni nell’interesse del paese.