Piano di Sorrento: Liberate Gianmaria Cesaro, fiaccolata per le strade cittadine.

3 settembre 2011 | 00:42
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Piano di Sorrento: Liberate Gianmaria Cesaro, fiaccolata per le strade cittadine.

Piano di Sorrento: Fiaccolata per la liberazione di Gianmaria Cesaro.

di Vincenzo Maresca.

Piano di Sorrento. Adunata generale per la liberazione di Gianmaria Cesaro il giovane marinaio di Piano di Sorrento prigioniero dallโ€™8 febbraio scorso a bordo della petroliera โ€œSavina Caylynโ€ sequestrata dai pirati al largo della costa somala. Lโ€™iniziativa parte dallโ€™ente comunale in seguito al civico consesso straordinario tenutosi il 26 agosto in segno di solidarietร  per un episodio che da 7 mesi sta tenendo in ansia familiari, parenti, amici e lโ€™intera cittadinanza. Con partenza alle 20 da piazza Cota ed alla presenza dei sindaci della penisola sorrentina, dellโ€™arcivescovo di Sorrento โ€“ Castellammare di Stabia monsignor Felice Cece, autoritร  religiose e civili, si terrร  lunedรฌ 5 settembre una fiaccolata a cui รจ chiamata a partecipare la popolazione della costiera sorrentina. Il corteo sfilerร  per il corso Italia, via delle Rose, Ripa di Cassano, dove si terrร  un momento di preghiera. Tutto ha avuto inizio allโ€™alba tragica dellโ€™8 febbraio scorso quando alle 5 e 30, ora italiana, a circa 880 miglia dalla costa somala ed a 500 miglia dallโ€™India, nel pieno dellโ€™oceano pacifico vicino allโ€™isola di Socotra, cinque pirati armati a bordo di un motoscafo hanno affiancato la petroliera assaltandola e prendendone possesso facendo prigioniero lโ€™intero equipaggio composto da 5 italiani e 17 indiani. Sul posto dopo due giorni ed 800 chilometri di navigazione era giunta la fregata โ€œZeffiroโ€ della marina militare italiana. La petroliera โ€œSavina Caylynโ€ di 105mila tonnellate per 266 metri di lunghezza appartiene alla flotta degli armatori โ€œFratelli dโ€™Amatoโ€ di Napoli alla quale i pirati avevano inizialmente chiesto un riscatto di 20milioni di dollari, successivamente la richiesta era scesa a 16milioni di dollari, cifra alla quale non hanno fatto fronte nรฉ la societร  armatrice nรฉ lo Stato italiano che attraverso la Farnesina continua a seguire costantemente i risvolti della vicenda. Inizialmente il ministro della difesa Ignazio La Russa aveva imposto il piรน assoluto riserbo alle forze armate sulla delicata questione del sequestro della โ€œSavina Caylynโ€ con a bordo 22 ostaggi, tra questi 5 italiani e Gianmaria Cesaro di Piano di Sorrento alimentando nuove polemiche sulla sicurezza e la protezione delle navi lungo le rotte a rischio. Un caso di difficile soluzione per il quale si era anche ipotizzato un blitz a bordo da parte del gruppo operativo incursori in un momento in cui sulla โ€œSavina Caylynโ€ cโ€™erano solo 5 pirati. Analoga operazione era riuscita proprio pochi giorni prima grazie ad alcune forze speciali su unโ€™altra nave. Poi รจ calato il buio sul sequestro, nei mesi successivi, ben 7, si sono inasprite le condizioni di detenzione degli ostaggi per mancanza di acqua e scarsitร  di cibo, oltre a violenze perpetrate sui prigionieri.