Positano. Arrivano Gassman e Pagliai a Nocelle per corso formazione eventi
Succede anche questo a Positano in costiera amalfitana. Che in un villaggio fatato, come quello di Nocelle, sul golfo di Amalfi, Sorrento e di fronte Capri, si tenga un Corso sperimentale per la metodologia di Creazione di Eventi dove, dopo aver ascoltato i più grandi esperti del settore, guidati dal professor Colangelo, si vedono arrivare all’improvviso, questa mattina, due grandi attori italiani: Ugo Pagliai, premiato con “Le maschere del Teatro Italiano” al San Carlo di Napoli, 8 settembre, come migliore attore protagonista per la sua interpretazione in “Aspettando Godot”, l’oscar per il teatro, e quindi il miglior attore teatrale italiano del momento, e una grandissima come Paola Gassman. La Summer School è stata realizzata dall’Associazione ADIN con il Patrocinio del Comune di Positano nella sede Exex Centro Arte Contemporanea di Nocelle frazione di Positano. Abbiamo preso alcuni “schizzi” dell’incontro estrapolando qualche frase detta che qui riportiamo.
A dare il la all’incontro Colangelo, che racconta prima di come abbia cominciato questa esperienza grazie a Raffaella Cinque che lo ha fatto poi incontrare con Aniello Cinque, parlando della noia nel Teatro: “La noia nel teatro, un grande tema ancora attuale. Una volta Flaiano scrisse che aveva dormito durante tutto lo spettacolo, vi fu una grande polemica e scrisse che per il pensiero non era riuscito più a chiuder occhio durante lo spettacolo. Gassman fece un articolo negli anni Novanta dicendo che il teatro doveva esser di zolfo. Albertazzi piccato fece un suo intervento ma la noia nel teatro è ancora oggetto di discussione…”.
“Le parole sono tante, hanno un’importanza fondamentale, bisogna dar valore a tutte le parole dette dai grandi autori…” – comincia Pagliai – “Una volta gli spettacoli erano basati sugli scrittori, le grandi opere di letteratura e ciò portava anche gli spettatori televisivi a voler leggere” – gli chiosa la Gassman – “prima c’era il tempo di alcune frasi come Bolchi e Scala ed il personaggio veniva valorizzato al massimo in tutte le sue caratteristiche, ora viene usato l’attore in maniera superficiale, oggi i tempi sono diversi” ha detto Pagliai.
Sulla mancanza di spazi e la proposta di usare chiese sconsacrate interviene invece il sindaco Michele De Lucia, che ha consegnato gli attestati realizzati dall’architetto Giovanni Ercolino: “Positano ha gli spazi, sfatiamo questo mito, il problema è come usare questi spazi e che non rimangano vuoti. Questo progetto rientra nel nostro spirito, noi investiamo in cultura e il ritorno vi deve essere in termini di riscontro sul territorio e di crescita per il paese”. “In questo paese gli eventi vengono spalmati lungo tutto un periodo, il sindaco è molto presente a tutti gli eventi e questo ci ha fatto pensare a questo progetto. Una volta importante era attrarre il turista, qui è importante trattenenerlo e per farlo ci vuole un progetto di continuita” ha aggiunto Colangelo.
Soddisfatti tutti i ragazzi corsisti per l’esperienza vissuta, con lezioni teorico-pratiche, esercitazioni poetiche e musicali lungo il sentiero degli dei e una comunanza di interessi per un percorso che vogliono fare “insieme”, che chiuderanno questa sera con un party all’Africana, dopo l’incontro con Pagliai e la Gassmann a pranzo ci si è rifugiati meravigliosamente nel “rifiugio degli dei”, la pizzeria-ritrovo incastonata in meravigliose grotte che si affacciano sul mare, che si trova all’inizio di Nocelle nella comune entrata con l’alimentari di famiglia. E lì il convivio è continuato per ore, fra eventi, teatro, il paradiso di Nocelle ed un altro giorno magico che ha donato questo paese ai suoi ospiti ed a tutti noi.