Mister Sarri: ”Siamo potente come una Ducati, ma siamo indietro”
SORRRENTO – Mancano poche ore è ricomincia la sarabanda del campionato di 1^ Divisione con il Sorrento che ai nastri di partenza si presenta con un organico rinnovato di ben dodici elementi che compreso il mister sono tredici. Si ci vuol riprovare, dopo aver accarezzato per qualche giorno quel sogno che da ben quarant’anni in molti aspettavano, ma più su tutti la società, insieme a chi si sta prodigando per far si che tutto è bene quel che finisce bene. Come fu annunciato dal presidente della Lega , Macalli, i gironi sarebbero stati composti secondo varie esigenze, e così come voleva la società rossonera, che aveva fatto domanda per il Girone A, li è andata. Come tutti sappiamo è un girone che contiene anche molte squadre del nord, affiancate da altre del sud e con qualcuna del centro, in poche parole si è voluti fare come se ci si abituasse ad un certo tipo di mentalità. Certamente non sarà una passeggiata, ma la Ducati, come chiama il Sorrento mister Sarri, ha il motore con una buona potenza.
MISTER SARRI – Alla vigilia sia dell’esordio in campionato che della prima trasferta a Monza, non si può dimenticare quel famoso 3-4 di due anni fa, il mister dalla ‘c’ toscana, getta acqua sul fuoco, poiché “noi siamo una Ducati con potenza nel motore, però siamo indietro. Certo che ci sono squadre con un organico forte, la nostra è buona ma non è una corazzata”. E su questo punto batte il dente giacché “io ci tengo a dire che la nostra squadra non è una corazzata, perché ci sono tre realtà che possono arrivare prima di noi. Qui sono arrivati dei buoni giocatori però non si può dire che ripeteranno lo stesso campionato dello scorso anno”. Con la sua immancabile sigaretta tra le dita, nella solita conferenza stampa prima della partita, non si sottrae alla domande che gli vengono poste, alle quali risponde volentieri.
SUI GIOCATORI – E così su uno degli ultimi arrivi a centrocampo, Tognozzi, che non dovrà far rimpiangere Togni. “E’ essenziale –dice- ma da lui non bisogna aspettarsi le stesse caratteristiche di Togni, ci potrà essere molto utile anche in difesa, ma ora deve riprendere la sua forma perché è stato fermo negli ultimi due mesi”. Qualche parola la spende sia per il bulgaro Galbinov che “era un acquisto inevitabile”, che per Ferrara poiché “mi dispiace che si sia perso, perché poteva crescere, ma il giocatore che arriva è maturo”. Analiticamente si prende in esame un po’ tutto, e giacchè siamo a poche ore dal fischio iniziale, i costieri hanno una rosa ampia che “bisogna essere in grado di gestirla”. Sui vecchi e sui nuovi si sofferma un po’ di più sui neo arrivati: “I nomi arrivati sono tutti condivisi, anche se non ero io l’allenatore il presidente li avrebbe acquistati lo stesso, perché erano nell’orbita della società”.
CAMPIONATO – Ma ora la palla passa al campionato ed al debutto, lui lo giudica difficile perché “la prima partita è strana poiché si viene dal dopo le amichevoli, ed è ad alto rischio giacchè si devono fare i tre punti. Per noi è un momento delicato perché ci sono dei giocatori fuori per vari motivi (Croce, Romeo, Basso, Di Nunzio). Poi il Monza è più forte degli anni scorsi ed ha giocatori buoni. È una squadra corta e stretta. Sul girone dico che non bisogna sottovalutarlo perché è superiore a quello B, con delle squadre di un valore medio alto”. Insomma un inizio da prendere con le molle. E le assenze sono quelle che danno un certo peso, come quella di Croce che si messo ben in mostra in questo inizio di stagione, anche nelle amichevoli trovando anche una buona intesa con i ‘vecchi”compagni. Ma anche quella di Basso, che appena entrato in campo nella amichevole con il Massa Lubrense non ebbe neanche il tempo di saggiare il suo nuovo terreno di gioco che di è lussato, per fortuna, il braccio sinistro.
CARLINI – Per Carlini, che è al terzo anno in rossonero: “Il presidente Gambardella ha, ancora una volta, allestito una grande squadra. E’ vero forse siamo la squadra che ai nastri di partenza si presenta con le maggiori credenziali per il salto di categoria. Ma alla fine sarà sempre il campo il giudice insindacabile. Noi calciatori saremo chiamati a ripagare gli sforzi fatti dalla società remando tutti nella stessa direzione, non cullandoci sugli allori ed affrontando ogni partita con umiltà, dimenticando che siamo una squadra di nomi importanti”. Il folletto imprevedibile già si è ben messo in mostra in special modo nell’amichevole di domenica scorsa a Struno contro il Barletta, con un’acrobatica rovesciata alla Silvio Piola sfiorò il palo. Con i nuovi “si è già creato un buon feeling, Andreij Galabinov l’ho conosciuto solamente da poche ore, ma già mi ha dato l’impressione di un ragazzo serio e disponibile sotto il profilo umano. La concorrenza? L’importante è che sia costruttiva: bisogna che ognuno di noi senta dentro di sé la voglia di fare bene e migliorarsi”. Perciò il clima è già alla gara con il Monza che sarà arbitrata dal signor Claudio Lanza di Nichelino, che sarà coadiuvato dagli assistenti Gaetano Messina (SR) e da Francesco Genovese (Rossano Calabro).
Massimiliano Carlini Claudio Lanza
GIUSEPPE SPASIANO