Salvato dall’errato rigore di Rantier
Lega Pro – 1^ Divisione 2011/12 – Girone A – 4^ Giornata
SORRENTO – TARANTO 0 – 0
SORRENTO (4-2-3-1): Rossi 6; Vanin 6, Romeo 6, Di Nunzio 6, Bonomi 6; Camillucci 6, Tognozzi 6 (31’st Armellino 6); Corsetti 6, Carlini 6 (9’st Scappini 5,5), Bondi 6; Ginestra 5,5 (29’st Galbinov 6).
A disp: Chiodini, Terra, Sabato, Niang. Allen: Maurizio Sarri
TARANTO (3-4-3): Bremec 6; Sosa 6, Di Bari 6, Prosperi 6; Garufo 6, Giorgino 6,5, Sciaudone 6 (21’st Di Deo 5,5), Rizzi 6 ; Chiaretti 6, Girardi 6,5 (43’st Guazzo sv), Rantier 5,5 (28’st Russo 5,5).
A disp: Faraon, Cutrupi, Vicedomini, Antonazzo. Allen: Davide Dionigi ARBITRO: Michele Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6,5
GUARDIALINEE: Giuseppe Tudisco (CT) – Antonino Santoro (CT)
AMMONITI: 6’st Sosa (T), 13’st Rizzi (T), 24’st Di Deo (T), 29’st Camillucci (S), 33’st Di Nunzio (S)
NOTE: al 17’st rigore errato da Rantier; giornata serena e velata; erba artificiale buona; spettatori 1000 circa (655 paganti, 286 abbonati, 200 circa da Taranto); incasso 12.101,25 Euro.
ANGOLI: 4 – 4 ; RECUPERO: 2’pt e 4’st.
SORRENTO – Le difficoltà palesate alla vigilia di un Taranto ostico e ben messo fisicamente si sono rivelate un tabù insuperabile per un Sorrento che ha ancora qualche giocatore non in forma ed ha trovato difficoltà nella manovra e nell’aprirsi qualche varco. Ne è uscita una partita che la squadra ionica ha giocato alta, contrastando, con dei sincronizzati anticipi, sul nascere sia l’azione che l’iniziativa dei singoli dei locali. La sofferenza dei rossoneri è stata proprio la fisicità dei rossoblù e lo si vedeva negli scontri al quanto decisi degli ospiti, ma anche nella loro aggressività. Ne è uscita una gara maschia che il signor Gallo ha spezzettato in molte occasioni, ma questo non ha inciso per lo più nella prima parte sul Taranto. Il quale è riuscito bene a sfruttare le ripartenze sulle fasce con i vari Garufo e Rizzi, che mettevano al centro sempre degli insidiosi cross per il funambolico Girardi. Il Sorrento si è visto più nella ripresa con qualche buona trama offensiva, ma solo incisiva in poche occasioni, che hanno fatto traballare la difesa pugliese.
LE RETI – Se non fosse stato per quel rigore errato diagonalmente fuori di Rantier forse qualcosa poteva accadere. Si poteva vedere anche una reazione del Sorrento che avrebbe dato i suoi frutti, e chi sa come sarebbe finita, forse come quella con il Pavia, ma con un arcigno ed amalgamato Taranto forse questo non sarebbe accaduto. Ma al di là del risultato ad occhiali quelle poche occasioni che ci sono state, lo sono di ottima fattura e cucitura.
LA GAR A- Ancora una volta in questo anno solare prima dell’incontro c’è il minuto di raccoglimento per la morte dei tre militari in un incidente in Afganistan e con lo striscione in favore di Gianmaria Cesaro e dei marinai della Savina Caylyn prigionieri in Somalia. Gli uomini di Davide Dionigi subito mettono in mostra i loro sentimenti, al 2’ una punizione a scendere di Chiaretti è a fil di traversa ed il portiere Rossi la smanaccia in corner. Il piglio dei tarantini è deciso e senza sbavature, al 9’ Girardi mette in moto la testa che manda la sfera a fil di palo, su bel cross di Garufo. I costieri si scuotono e respirano un poco con Ginestra al 12’, che mette al lato un diagonale di due metri. Dopo qualche minuto, al 15’ una palombella di testa di Di Nunzio termina fuori su un corner di Biondi (ancora apparso in sovrappeso). Ma il ritmo spigliato degli ospiti non cambia, e la partita si fa scorbutica con falli decisi e senza risparmio in qualche occasione. Così da essere varie volte spezzettata dal signor Gallo, che poi nella ripresa comincia ad esibire il cartellino giallo, anche in vista di qualche animo acceso. E su questa falsariga non accade nulla, qualcosa solo nel finale di tempo. Al 40’ un tiro di Chiaretti dai venticinque metri va alto, al 42’ c’è uno spunto di Bondi per Carlini, ma non arriva in tempo sulla sfera. Infine il funambolico Girardi al 43’ dal limite supera un avversario e conclude fuori con un diagonale. Nel secondo tempo sembra che il Sorrento si desti ed in cinque minuti fa un pò bollire la difesa tarantina. Al 5’ un rasoterra di Camillucci sfila al lato di un paio di metri ed all’11’ un rasoterra piazzato di un solo Ginestra viene respinto con bravura da Bremec in uscita. Poteva avere un altro epilogo. Ma il Taranto dopo aver passato quei minuti di barcollamento agguanta un buon rigore al 17’. Come al solito l’azione parte dal centrocampo e Sciaudone imbecca bene Girardi al limite dell’area, interviene Ginestra da dietro e lo atterra. Senza esitare viene decretato il rigore, sulla palla va Rantier che angola troppo il rasoterra, che finisce alla sinistra di Rossi tra l’entusiasmo dei sorrentini. Questo sembra che in qualche modo scuota i costieri, ma l’epilogo non è quello, anzi l’ordinato e spigliato Taranto non tira indietro il suo baricentro. Al 32’ però uno Scappini non in vena manda largo un tiro a girare ed al 39’ la testa di Di Nunzio schiaccia una sfera su angolo di Bondi che Bremec fa sua senza danni. La fase finale vede i rossoneri cercare la via del gol al 42’ con Galbinov, che in area non riesce a concludere su un crossi di Bondi. Ma è il Taranto a far venire i brividi nei minuti di recupero al Sorrento con due angoli consecutivi ed una punizione. Finisce con un pari che va bene al Taranto, ma non ad un Sorrento che deve mettere qualcosa al posto giusto, ora che ci saranno anche a disposizione sia lo squalificato Croce che l’infortunato Basso.
NOVANTUNESIMO – Mister Sarri è contento a metà, da un lato il pareggio e ovvio che non gli va , da un altro ha visto una squadra più solida rispetto a domenica scorsa ed a quelle passate. “Sono più fiducioso oggi rispetto a domenica scorsa –così esordisce-, siamo stati più solidi e nel secondo tempo ho visto una squadra in crescita”. Poi rispetto ancora alla gara di Como “ho visto che oggi abbiamo concesso meno. La scelta di Di Nunzio è stata dettata perché era in forma e la linea era più mobile, questo è stato un atteggiamento perché la squadra non voleva subire”. Analizzando la gara “poi ci siamo sciolti e li abbiamo messi in difficoltà, creando anche tre o quattro palle gol. Solo che abbiamo sofferto la loro fisicità, ma questo era normale. Dopo con le ripartenze a terra sono andati in difficoltà”. Sulle condizioni fisiche non si esprime perchè “è difficile dirlo, c’è un margine miglioramento sia di condizione mentale che di continuità. Poi con Croce e Basso si può creare qualche situazione di superiorità”. Certo che “il bilancio a livello di punti ci può mancare qualcosa, e meritavamo qualche gol in più. Però abbiamo dimostrato che possiamo stare anche noi lassù”. E che siano parole ben auguranti . Di tutt’altro tenore è l’aspetto di Dionigi che analizzando la partita dice che “abbiamo disputato un grande primo tempo da parte nostra e dovevamo chiudere la partita, poi nel secondo abbiamo sofferto la pressione del Sorrento e c’è stata la grande occasione”. “Sono contento della squadra –continua- perché ha giocato senza timore ed è venuta a giocarsi la partita. Noi riusciamo ad interpretare le gare sia in trasferta che in casa. Forse dovevamo essere più cattivi e chiudere nel primo tempo”. Sul campionato non va oltre il dire di più perché “non credo ai valori che ci sono ora, bisogna vedere tra cinque o sei giornate. Penso che il Sorrento è una squadra di categoria superiore”. Sull’episodio che poteva dare una svolta alla gara sancisce così che “l’errore capita”. E tra una settimana c’è il primo derby della stagione ad Avellino.
Mister Davide Dionigi
GIUSEPPE SPASIANO