In una giornata grigia fanno luce Ginestra e Scappini
Lega Pro – 1^ Divisione 2011/12 – Girone A – 3^ Giornata
COMO – SORRENTO 2 – 2
Marcatori: 4’pt Ginestra (S), 18’ e 46’pt (rig) Filippini (C); 33’st Scappini (S)
COMO (4-2-3-1): Giambruno; Diniz, Zullo, Urbano, Som (19’st Ambrosini); Salvi (32’pt Ardito), Lewandowski; Bardelloni (17’st Duombia), Toledo, Ciotola; Filippini.
A disp: Conti, Vicente, Romano, Miello. Allen: Ernestino Ramella
SORRENTO (4-2-3-1): Rossi; Vanin, Romeo, Nocentini, Bonomi; Camillucci, Armellino (1’st Tognozzi); Corsetti (17’st Scappini), Carlini, Bondi; Ginestra (42’st Galbinov).
A disp: Chiodini, Sabato, Di Nunzio, Niang. Allen: Maurizio Sarri
ARBITRO: Vincenzo Soricaro di Barletta
GUARDIALINEE: Alfonso D’Apice (PR) – Christian Ricci (RE)
AMMONITI: 25’pt Zullo (C), 46’pt Vanin (S); 14’st Carlini(S)
NOTE: Giornata nuvolosa, terreno allentato e pesante, spettatori 1200 circa (20 da Sorrento)
ANGOLI: 6 – 6 ; RECUPERO: 2’pt e3‘st
Un pareggio raccolto al ‘Sinigaglia’ che può lasciare qualche rammarico per come si è svolto il finale di partita con tre gol sfiorati che potevano dare i tre punti, ma un pari che nel computo finale da un lato è un risultato giusto per il traballare a cavallo dei due tempi dei rossoneri. Forse quello che ha tradito la squadra lombarda sono stati i tre cambi operati, il primo lo è stato per necessità, per infortunio di Salvi, gli altri due ad inizio della ripresa, ed il tirare indietro il baricentro. Mentre per i costieri, dopo il buon inizio che già portava alla doccia fredda nei confronti dei lariani, c’è stato un appannamento momentaneo con il susseguente soffrire l’azione vibrante dei locali. È stata una partita giocata a viso aperto sotto i riflettori, su un campo pesante, che tuttavia non ha deluso il migliaio di spettatori con un tempo ciascuno. Si è visto un Como che trascinato da un Ciotola in buona vena ha dato qualche grattacapo a Vanin, ma ha dato una spinta decisiva. Mentre sul versante dei costieri sia Corsetti che Ginestra che Carlini, e poi Bondi nella ripresa, sono state le armi che hanno dato più spigliatezza alla manovra.
LE RETI – Sono state due per parte che danno un buon punto a due squadre che saranno tra le protagoniste di un campionato, come lo si può vedere in classifica, che sarà combattuto ed equilibrato. La prima segnatura è venuta nei primi minuti del primo tempo, a freddo per i lariani solo al 4’, quando il funambolo Ginestra colpiva al volo una palla dagli undici metri che si infilava sotto l’incrocio dei pali, dopo che Corsetti sulla fascia destra attuava un cross quasi al bacio per la punta. Gli azzurri sembravano scuotersi e dopo dieci minuti arrivavano al pareggio con il capitano Filippini, che girava in porta una sfera proveniente da un calcio d’angolo. La rete incoraggiava i lariani che dopo un buon tambureggiare arrivavano al raddoppio al 46’. Il fattaccio lo commetteva capitan Vanin che atterrava sulla linea del vertice dell’area Bardelloni, l’arbitro senza sbavature concedeva il penalty che realizzava Filippini con un cucchiaio a Rossi. Ma le emozioni non finivano perché nella ripresa saliva in cattedra la squadra di mister Sarri, la quale raggiungeva il definitivo pareggio al 33’ con il neo entrato Scappini. Il tutto nasceva da una punizione di un buon Carlini che lo stesso centravanti girava di testa nell’angolo basso.
Ginestra Filippini Scappini
LA GAR A- Nonostante un campo in perfette condizioni per la pioggia caduta, non ha deluso nessuno ed è stata vibrante anche perché entrambe le squadre si sono rese protagoniste una per tempo. A partire con il piede sull’acceleratore è stata la squadra della costiera, che non ha dato neanche il tempo ai lariani di capire che era cominciata la partita ed è andata in vantaggio con lo scugnizzo napoletano. Ma lo shock del gol a freddo subito veniva eliminato con un Toledo in vena, che in area faceva partire un fendente che sfilava di poco al lato al 7’. La partita che si giocava sotto i riflettori era a viso aperto, con un Sorrento deciso su ogni palla ed un Como che faticava a centrocampo, ma questo non impediva a Filippini di arrivare al pareggio. Il Como si faceva intraprendente ed avanzava il proprio baricentro prendendo possesso del centrocampo; il Sorrento subiva l’iniziativa e soffriva non poco. Poi al 32’ i lombardi perdevano una delle loro pedine migliori a centrocampo, Salvi, che usciva in barella e veniva sostituito on Ardito, che da quel momento e fino all’intervallo prendeva in mano il bandolo della matassa. Al 38’ però si faceva pericoloso il Sorrento con Corsetti che si inventava una palombella che si spegneva vicino all’incrocio dei pali. E qualche secondo dopo Diniz lo fermava in corner. Al 40’ si rivedeva Toledo che mandava la palla poco oltre la traversa, ed al 45’ Bardelloni metteva in crisi Rossi che doveva smanacciare un suo diagonale in angolo. Un minuto dopo il fattaccio del rigore e l’intervallo. Nella ripresa la musica la suona il Sorrento che al 7’ con Ginestra lascia partire un potente tiro che sorvola la trasversale. Il Como, forse pago del risultato, arretrava il suo baricentro, ma Toledo al 10’ in area lasciava partire una botta che era ribattuta in corner. I lombardi nonostante l’arretramento della propria manovra sembravano più sciolti, ma la squadra di mister Sarri aumentava il volume del gioco ed al 33’ arrivava al pareggio. I minuti finali del’incontro erano tutti di marca rossonera e potevano portare anche al terzo gol. Ma nelle tre occasioni non c’è stata freddezza. Al 43’ la testa di Galbinov mette una palla a fil di palo, al 44’ Bondi in area metteva una palla pennellata per la testa di Scappini, ma l’attaccante mandava alto. Al 45’ l’ultimo sussulto lo dava ancora la punta bulgara che mandava ancora fuori di qualche centimetro. In definitiva un buon pari.
NOVANTUNESIMO – Sulla strada del ritorno che porta verso l’aeroporto di Milano per mister Sarri alla fine un qualche rammarico resta, perché si è avuta la possibilità di portare a casa i tre punti, viste le occasioni capitate a Galbinov e Scappini. “ E’ stata una partita difficile –commenta con voce libera da ogni dubbio- con delle buone palle gol, ma non è stata lineare. Noi dal 10’ al 30’ del primo tempo abbiamo sofferto la loro reazione”. Ed analizzando l’incontro non si può non soffermare sul calcio di rigore: “Per me è un rigore dubbio perché a molti è sembrato fuori area. Dalla panchina non ho si è capito molto se era dentro o fuori”. Comunque la buona reazione rossonera della ripresa gli lascia in bocca un agrodolce poiché “nel secondo tempo abbiamo avuto un dominio totale e dopo il pareggio ci sono state tre buone occasioni per vincere. Potevamo portare a casa i tre punti e su questo c’è rammarico. Ma con l’ingresso in campo sia di Scappini che di Galbinov ho voluto dare un segnale. Perchè la squadra caratterialmente è in crescita”. E da domani si pensa al Taranto che è in vetta alla classifica con nove punti.
GIUSEPPE SPASIANO