Vico Equense Serata O.K. a “Libri sotto le Stelle” con De Magistris e Cantone

3 settembre 2011 | 19:58
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Vico Equense Serata O.K. a “Libri sotto le Stelle” con De Magistris e Cantone

VICO EQUENSE – La serata finale della kermesse libraria che è giunta alla sesta edizione è stata col botto ed ha visto cinquecento persone entusiaste sentire parlare di mafia da Raffaele Cantone e Luigi De Magistris. Una tema che tutti hanno seguito con attenzione anche grazie soprattutto alla vasta ed esaustiva esposizione dell’ex magistrato ed oggi sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che già lo scorso anno è stato a ‘Le Axidie’ per la presentazione del suo libro insieme all’altro magistrato e pubblico ministero, Raffaele Cantone. Oggi in veste di interlocutore, che ricopre una carica importante, per la presentazione del libro ‘I Gattopardi, di Raffaele Cantone e Gianluca De Feo,  e con una promessa mantenuta, quella di ritornare sulla terrazza nel resort in riva al mare. Una serata presentata dal factotum ed organizzatore della manifestazione, Angelo Ciaravolo, che in collaborazione con Attilio Manduni De Rossi, ha presentato questo volume che parla della mafie e della loro penetrazione in quasi tutti i campi, dall’edilizia all’imprenditoria, dalla sanità al calcio e via dicendo. In esso i due scrittori tracciano il profilo di uno scenario inquietante: dall’economia alla politica, dalla magistratura alle forze dell’ordine, alla pubblica amministrazione, fino al giro d’affari che ruota intorno al calcio, non c’è ambito della vita pubblica meridionale che non conosca una zona grigia di collusione con la malavita organizzata. Le mafie hanno infatti imparato a limitare l’uso della violenza, si presentano come garanti della pace sociale, agiscono sotto traccia, comportandosi come una holding del terziario avanzato, con il suo pacchetto di servizi completi per le aziende, dalla protezione alla fornitura di manodopera a basso prezzo. Un’offerta in grado di trasformare gli imprenditori da vittime predestinate delle estorsioni in entusiasti clienti e complici. Uno scenario molto inquietante che sembra non arrestarsi e sul quale il dibattito della serata è stato molto sentito. E partendo dall’odontoiatra di Castellammare di Stabia, oggi in veste di interlocutore sul libro, Attilio Menduni De Rossi, la calda serata parte incanalandosi verso l’introduzione di questo scottante tema, lo introduce parlando dei due magistrati  che “sono due jolly di grosso calibro che hanno eseguito il loro dovere ed hanno pagato, e lo continuano ad esercitare”. Dopo questa prefazione, si è inerpicato nel tema dicendo che “le cellule criminali che circondano tutti, si impadroniscono dell’economia e condizionano la vita dei nostri figli. Il libro ne fa un quadro drammatico ma anche di vita”. Un quadro che non solo riguarda il Sud ma in queste pagine, coinvolgenti come quelle di un romanzo, Cantone e Di Feo dimostrano, una volta di più, come la sfida della malavita organizzata riguardi tutto il paese. Una malavita che a Napoli ha messo i suoi tentacoli molto nell’affaire della spazzatura, e da questo non poteva che partire il neo primo cittadino napoletano: “Stiamo attuando un cambiamento forte e cercando di puntare sul potenziare la raccolta differenziata ed il porta a porta. Poi ho stretto un accordo con i paesi del Nord Europa e ci costerà di meno portarli via mare. E gli interessi che ci lavorano contro ci sono, ma noi possiamo farcela”.  Poi passa al tema della serata confermando che “le mafie hanno cambiato strategia, quella di entrare nelle istituzioni, sono mafie imprenditrici. Sono convinto che esse sono diventate potenti per il loro rapporto con la politica. Sono presenti anche al Nord, dove si fanno più affari ”.  Ma come al solito la domanda viene spontanea: “Come è nato questo libro?”. E Raffaele Cantone sgombra il campo subitaneamente perché “su certi argomenti c’è molta semplificazione. Le mafie sono presenti in mondi apparentemente lontani da noi. Per loro i rifiuti sono stati importanti perché hanno speculato e fatto affari per aver messo a disposizione i siti ed erano presenti nelle società”. Ma non si poteva parlare della sanità poiché “esse hanno avuto un rapporto fortissimo con essa; perché fa gola, ci sono gli affari che fanno girare una marea di soldi. Intorno alla sanità c’è una serie di meccanismi e di appalti. In Calabria c’è un coinvolgimento dei camici bianchi grandissimo”. Un coinvolgimento come lo è stato nell’ultima serata di questa manifestazione letteraria che, come ci ha dato da capire il suo factotum, Angelo Ciaravolo, continuerà anche il prossimo anno, grazie anche alle buone torte che si gustano dopo un accattivante dibattito come questo.

 De Magistris e Cantone                           Attilio Menduni De Rossi

GIUSEPPE SPASIANO