Tramonti costa d´ Amalfi , dopo 31 anni dal terremoto si rimuovono i fabbricati

26 novembre 2011 | 08:57
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Tramonti costa d´ Amalfi , dopo 31 anni dal terremoto si rimuovono i fabbricati

 Costiera amalfitana . Trentun’anni dopo il sisma dell’80 Tramonti si appresta a rimuovere gli ultimi 12 prefabbricati assegnando gli alloggi finanziati nel 2002 dalla Regione Campania con lo scopo di sostituire baracche con case. L’assegnazione di dodici dei 39 alloggi è avvenuta ieri mattina, quando del sindaco del comune della costa d’ Amalfi Antonio Giordano che ha consegnato le chiavi delle abitazioni ai nuclei familiari che compongono la graduatoria «riservisti». «È il risultato di un lungo impegno amministrativo iniziato con la giunta comunale che ci ha preceduto» ha detto il primo cittadino,  su Il Mattino in un articolo a firma di Mario Amodio,  che entro l’inizio del 2012 intende completare l’assegnazione sulla scorta dell’altro elenco (non riservisti) redatto dalla commissione assegnazione alloggi che aveva sede presso l’istituto case popolari. Rientrante nel piano di edilizia residenziale pubblica la realizzazione degli alloggi aveva subito un notevole rallentamento per effetto di una serie di indagini e di verifiche tecniche scaturite a cavallo tra il 2004 e il 2005 da alcune denunce che indicavano presunti rischi idrogeologici nelle aree in cui le palazzine erano state costruite. Gli alloggi in consegna ieri consentiranno di demolire definitivamente gli ultimi prefabbricati ancora presenti nelle frazioni di Pietre, Campinola, Pucara e Cesarano, mentre quelli che vennero istallati dopo il sisma del 1980 a Gete, Polvica a e Capitignano furono definitivamente rilasciati dalle persone che vi alloggiavano. Al loro posto, nelle aree edificate, sorgono oggi le cinque palazzine che ottennero il definitivo via libera dalla Regione Campania nel maggio del 2002 quando venne assegnato a Tramonti l’importo di 2,3 milioni di euro (poco meno di 60mila euro per alloggio) utile alla costruzione delle case che, secondo la delibera della giunta regionale n. 1231 del marzo 2002, dovevano sostituire baracche, case asismiche, container e prefabbricati di tipo leggero che versavano in grave condizione di degrado e di invivibilità. L’obbligo, a fronte dello stanziamento, era quello di rimuovere le fatiscenze e sostituirle «con adeguati programmi di riqualificazione edilizia e urbanistica».