Gorky a Sorrento mostra al Correale

3 gennaio 2012 | 16:24
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Gorky a Sorrento mostra al Correale

La Penisola sorrentina ha un gioiello che è il Museo Correale, imperdibile centro di cultura che Positanonews, il quotidiano online delle coste delle Sirene, da Amalfi a Sorrento, consiglia assolutamente di vedere come consigliamo questa straordinaria mostra su Aleksej Maksimovič Peškov in russo: Алексей Максимович Пешков[?] (Nižnij Novgorod, 28 marzo 1868 – Mosca, 18 giugno 1936) fu un drammaturgo e scrittore russo noto con lo pseudonimo di Maksim Gor’kij (che in russo significa Amaro). La lotta contro la miseria, l’ignoranza e la tirannia sono infatti le costanti di tutta l’opera dello scrittore, che è considerato il padre del realismo socialista.

 Settanta fotografie scattate in tredici anni di dolce vita italiana: è questa la raccolta di immagini sulla vita del grande scrittore russo Maxim Gorky, esposta a Sorrento nei locali del Museo Correale di Terranova e nel foyer dell’Hilton Sorrento Palace fino al 6 gennaio 2012.

La mostra, dal titolo “Maksim Gor’kij a Sorrento”, è un omaggio alla lunga permanenza dell’artista nel Golfo di Napoli.

Le foto arrivano da due precedenti esposizioni, allestite rispettivamente a Villa Lysis a Capri a cura dell’Associazione Premio Gorky e presso l’Associazione Culturale Maxim Gorky di Napoli. Un dono che il Museo Maxim Gorky di Mosca ha fatto al suo omologo partenopeo.

L’allestimento della mostra è stato relializzato anche grazie alla collaborazione dell’Ufficio Relazioni Internazionali del Comune di Sorrento.

Sorrento anni Trenta: Gor’kij sorvegliato speciale


La vita di relazioni intellettuali e politiche di Maksim Gor’kij a Sorrento è brillantemente ‘narrata’ in stile burocratico-poliziesco da una Comunicazione dell’Alto Commissario di Napoli, inviata al Ministero dell’Interno a Roma:
Direzione generale di Pubblica sicurezza
Affari Generali e Riservati – Sezione III
12 giugno 1933 – XI
avente per oggetto: GORKI Massimo ed altri
Lo scrittore russo Massimo Gorki allo stato civile Alessio Pesckoff fu Massimo e di Barbara Kascirina nato a N. Novgorod il 26.5.1868 risiede da cir­ca nove anni in Italia ed ha dimorato in Sorrento, prima presso quel Hotel Cappuccini e poi alla Villa “Il Sorito”. Durante tale periodo di permanenza in Sorrento ha sempre condotto vita ritirata sostenendo di aver scelto detta residenza per ragioni di salute e di studio.
Con lui convivono nella villa predetta:
1) PESCHKOFF Massimo di Alessio e di Volgin Caterina nato a Manuilovka il 9.8.1897 figlio
2) VVEDENSKY Nadine di Alessio e di Alessandra Iachenko nata a Tomsk il 24.3.1901 moglie del Peschkoff Massimo;
3) due bambine dei predetti Peschkoff e Wedensky Nadine rispettivamente di anni 6 ed 8;
4) RAKITZKY Giovanni di Nicola e di Welsonski Anna nato ad Achtyrka il 31.12.1883;
5) Dottoressa TCHERTKOFF Olimpiade di Demetrio e di Irine Novikoff nata a Smolensk il 14.5.1878;
6) GIUNKEN Magda di Alessandro n. Pietroburgo 19.4.1886 bambinaia.
La moglie del Massimo Gorki Caterina PESCHKOFF VOLGIN di Paolo e di Marta Volgin nata a Sumy il 26.7.1878 – risiede invece abitualmente in Russia ma recasi di frequente per brevi periodi presso il consorte in Sorrento.
Presso il GORKI, in Sorrento, si recano anche spesso e per brevi soggiorni:
1) KRJUTSHKOFF Pietro di Pietro nato a Perm il 25.11.1889 segretario del Gorki;
2) KRJUTCHKOFF Elisabetta di Zakharia nata ad Ekaterinoslav il 20.7.1902 moglie del predetto;
3) Baronessa BUDBERG ZAKREVSKY Maria di Ignazio e di Boreisch Maria nata a Poltava il 3.3.1892 suddita estonense sospetta di spionaggio e pertanto vigilata anche dall’Arma dei CC.RR. Costei compie frequentissimi viaggi all’estero e più particolarmente a Parigi, Londra, Olanda, Estonia e Berlino. dove pare abbia dei figliuoli; ma ignorasi il vero scopo di tali suoi frequenti viaggi.
Si recano anche molto di frequente a visitare il Massimo Gorki, da Napoli ove risiedono in Via Bernini 45, l’apolide russa GOLDBERG Sara di Grigorio nata a Stravel il 13.3.1893 ed il di lei figlio WOLNOFF Elia: meno di frequente é stato notato in visita alla villa “Sorito” l’ex suddito russo del antico regime, da qualche anno cittadino italiano WIGDORCIK Paolo fu Аbramo е fu Frida Schwarz nato il 23 giugno 1874 a Disna, dentista, domiciliato in questa città alla via S. Lucia 110 da molti anni.
Oltre i predetti, dalla vigilanza esercitata, è risultato che hanno avuto in questi ultimi tempi contatti col Gorki e con i suoi famigliari, i seguenti sudditi sovietici:
1) MARCHAК Samuel di Giacomo e di Pittelson Eugenia nato a Voronezh il 22.10.1887 – scrittore – il quale proveniente da Моscа giunse in questa città il 13.4.1933 recandosi subito dopo a Sorrento dove è rimasto ospite della famiglia Peschkoff e tuttora risiede a Sorrento, donde in questo periodo si è allontanato solo per qualche giorno per recarsi a Capri ed in questa città.
2) KHILGMANN Wolf, di Sainan e Nadezhda Felmann nato a Mosca 26.6.1886. medico – il quale proveniente da Mosca giunse in Sorrento il 2.4.1933 rimanendovi ospite del Massimo Gorki fino all’8 maggio us., data in cui parti con il predetto e tutti i di lui familiari da Genova diretto ad Odessa.
3) BENOIS Nicola di Alessandro e di Anna Kind nato il 2.5.1901 a Pietroburgo – scenografo del R. Teatro della Scala di Milano: costui ha compiuto con la moglie, in appresso generalizzata, frequenti viaggi a Sorrento e da ultimo il 22.10.1932 entrambi fittarono un appartamentino mobiliato in Capri dopo essere stati in Sorrento ospiti del Gorki. Mentre il Benois spesso si assentava da Capri la di lui moglie, Pavloff Maria, ricevette delle brevi visite da parte di alcuni sudditi sovietici residenti in Sorrento, e precisamente: il 15.11.1932 si recò a visitarla la Peschkoff Katerina, moglie di Mas­simo Gorki la quale ripartì per Sorrento il giorno successivo; il 18.11.1932 si recò da lei la Giunken Magda di cui sopra è detto ripartendo anch’essa per Sorrento lo stesso giorno; e l’11.11.1932 furono ospiti della Pavloff solo per una notte la Peschoff Nadine, moglie del figlio di Massimo Gorki, la Tchertkoff Olimpiade innanzi indicata e tale Levis Leone di cui si di­rà in appresso. La Pavloff ed il marito Benois Nicola, il 9 gennaio us. lasciarono Capri recandosi a Sorrento, donde in automobile proseguirono per Roma.
4) PAVLOFF Maria di Nicola e di Green Anna nata a Leningrado il 10.11.1897 artista, maritata al suindicato Benois Nicola, che come innanzi è detto ha avuto frequenti contatti con la famiglia Peschoff.
5) LEVIN Leone di Gregorio – professore – è stato spesso ospite del Gorki unitamente alla propria moglie Boris Maria, entrambi quasi sempre provenienti dalla Russia.
6) AVERBACH Ida di Leonide e di Averbach Sephio nata a Saratow il 2.8.1905 – studentessa – il 13.4.1933 proveniente dalla Russia giunse in Sorrento ospite del Gorki, asserendo di essere venuta in Italia per ragioni di salute.
Oltre i suindicati sudditi sovietici che sono da annoverarsi tra gli ospiti più a lungo e più frequente accolti in casa Gorki, altri sudditi sovietici non hanno mancato di visitare il predetto, sì che potrebbe concludersi che tranne qualche rara eccezione, non v’ha suddito sovietico che venga a Napoli, che non si rechi, sia pure per breve saluto, dal Massimo Gorki in Sorrento.
Da rilevare in aggiunta che, mentre quest’ultimo, come innanzi è detto, ha sempre vissuto un tenore di vita ritiratissimo, i suoi famigliari, e particolarmente il figlio, la nuora e la moglie, compiono frequentissimi viaggi quasi sempre servendosi di una potente automobile che guida lo stesso Massimo Peschoff. Costui si allontana continuamente dalla villa in qualunque ora del giorno e della notte solo o in compagnia della moglie e di altri connazionali; le località ove più frequentemente si reca so­no Napoli, Roma, Firenze ed anche Milano, ma ignorasi i motivi di tali viaggi.
In Capri la famiglia del Gorki non vi si reca che di rado ed in brevi gite, e presentemente nella villa “Sorito” in Sorrento, non v’ha nessuno dei famigliari del Gorki, essendo tutti partiti, insieme col predetto, il 9 maggio decorso da Genova diretti ad Odessa a bordo del piroscafo sovie­tico “Jean Jaurès”.
Tra gli ospiti della famiglia Gorki e tra coloro che ad essi si sono qui accompagnati nell’aprile decorso, non si è notato alcun individuo dal cognome “Muller”, mentre è risultato che il 26 marzo us. proveniente da Roma, giunse qui, prendendo alloggio presso l’Hotel Terminus tale ORAS Paolo di Giorgio nato a Revеl il 22.4.1897 addetto navale presso l’Ambasciata del U.R.S.S. in Roma il quale ripartì il giorno successivo per Roma. Non risulta che il predetto, che anche precedentemente è venuto al­tre volte in questa città, si sia recato, in quest’ultino viaggio qui, a Sorrento, né si hanno elementi per stabilire se e con chi si sia qui incontrato. Sul conto dell’Oras, nel caso dovesse qui ritornare, si istituirà una più attenta vigilanza al fine di controllarne i contatti.
Dal complesso delle emergenze innanzi prospettate, pur non scaturendo elementi concreti che possano comunque comprovare che – come è affermato nella notizia confidenziale trascritta nella Ministeriale cui rispondo – il Massimo Gorki ed i suoi famigliari svolgano attività comunista, si evince che i predetti sono in continuo contatto con connazionali provenienti dalla Russia. E, se per poco si abbandoni la induzione che la fama di scrittore del Gorki possa essere la causa determinante della rilevata frequenza di sudditi sovietici a Villa “Sorito” in Sorrento, – si è effettivamente indotti a ritenere che in tali frequenti contatti vi debba essere qualcosa di sospetto.
Dagli organi locali di polizia si erano pertanto studiate le possibilità, che l’ubicazione della villa dove abita il Gorki e le abitudini della famiglia offrono per l’attuazione di uno speciale servizio di vigilanza inteso a controllarne più da vicino e con maggiore efficacia l’attività ed i contatti di ciascuno dei componenti di essa e delle persone che colà si recano in visita od ospiti.
I risultati di tali studi hanno dato scarsi risultati ed inducono a considerare quasi impenetrabile, con i mezzi che qui si dispongono – l’ambiente della villa in parola.
Infatti, all’infuori di un autista del luogo che non conosce il russo, non guida che rare volte la automobile del Gorki in quanto essa viene quasi sempre guidata personalmente dal figlio. senza l’ausilio del predetto autista – la villa “Sorito” non è frequentata da altri italiani. Di più essa è ubicata a Via Capo, sulla provinciale Sorrento – Massalubrense, distante poco più di due chilometri dal centro abitato e si ha accesso soltanto dalla strada trovandosi situata a circa 80 metri sul livello del mare sopra una roccia quasi a picco, donde non è possibile discendere a mare. Poco discosto dalla villa dall’altro lato della strada, trovasi un fabbricato già adibito ad Albergo ed ora sfitto; in tal fabbricato, se nei prossimi mesi estivi non verrà locato, si pensa di istituire al ritorno del Gorki dalla Russia, un servizio fisso per controllare più da vicino il movimento della villa: ma i risultati di tale servizio di osservazione non si presumono eccessivamente interessanti ai fini perseguiti.
Si era anche pensato di istituire un organico ed accurato servizio di riservato controllo di tutta la corrispondenza in arrivo a Gorki ed ai suoi familiari: ma è stata scartata, almeno per ora, finché codesto On.le Ministero non avrà fatto conoscere il suo avviso in merito – tale proposito in quanto si è rinvenuta in atti una Ministeriale N0 500/11631 in data 16 giugno 1930 con la quale si prescriveva di dar libero corso a tutte le stampe sovietiche in arrivo all’indirizzo del Gorki. D’altra parte, se, come si sospetta dallo informatore che ha compilato la notizia confidenziale di cui trattasi, i famigliari del detto Gorki hanno frequenti contatti con l’Ambasciata Sovietica, qualora la detta notizia sia attendibile, è facile presumere che la corrispondenza eventualmente sospetta o comunque interessante la presunta attività del Gorki e dei suoi famigliari, non seguirebbe la via ordinaria per il recapito.
Tutte le su esposte circostanze ho ritenuto doveroso prospettare a codesto On. Ministero per l’opportuno e più ampio esame delle possibilità che qui si offrono per seguire e controllare le mosse e i contatti del Gorki e dei suoi famigliari ai fini perseguiti; mentre intanto resto in attesa di conoscere le determinazioni di codesto Ministero in merito al progettato riservato controllo della corrispondenza qui in arrivo alla famiglia Gorki, assicuro che, con i mezzi a disposizione, non sarà nulla trascurato per attingere alle finalità di servizio di cui alla Ministeriale cui rispondo.
Esaminerà infine codesto On. Ministero se non sia il caso di emanare particolari disposizioni di vigilanza alle frontiere ed alle Prefetture del Regno, nei confronti dei sudditi sovietici innanzi generalizzati e che più di frequente vengono nel Regno provenienti dalla Russia.
L’ALTO COMMISSARIO F.to Baratono


Maksim Gor’kij con le nipoti Daria e Marfa. Sorrento 1932 (dall’archivio di Daria Peškova)