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Alcuni mestieri artigianali stanno pian piano scomparendo ed oggi i manufatti degli artigiani sono considerati vere e proprie opere d’arte.
A Positano, però, ci sono persone, che lavorano utilizzando ancora alcuni degli strumenti e i metodi che si usavano una volta.
Una di queste è Natale Di Leva, che ci ha spiegato il suo lavoro e come ha iniziato.
Egli ha incominciato a lavorare dall’età di 14 anni con suo cognato in un officina dove ora c’è la bottega diBrunella.
Circa 60 anni fa il lavoro del fabbro veniva svolto manualmente.
Per manipolare il ferro bisognava scaldarlo nella forgia a carbone e, quando aveva assunto un colore rosso vivo, con il martello si batteva fino a creare la forma voluta. La cosa che ci ha colpiti di più è che una volta si usavano chiodi e seghe per unire o per dividere uno o più pezzi.
Ai nostri giorni, invece, con l’evoluzione della tecnologia sono stati inventati nuovi sistemi per battere e lavorare il ferro, come la saldatrice, tagliatrici meccaniche e la forgia a gas.
Quando Natale ha iniziato il mestiere, il fabbro si occupava di idraulica e meccanica ed eventualmente di aggiustare attrezzi da giardino.
Oggi, invece, si occupa quasi esclusivamente di ferro battuto, creando ringhiere, cancelli, pergolati, oggetti d’ arredamento come tavoli e sedie.
Natale ha aperto la sua attività circa 40 anni fa a Positano con l’aiuto di bravi collaboratori che hanno fatto del ferro battuto una vera forma d’arte. Oggi si è spostato a Montepertuso e la sua officina è gestita da suo figlio. Le loro opere sono molto apprezzate e le possiamo ammirare in alberghi, boutique, case e per le strade di Positano.
Scuola secondaria di Positano
CLASSE III B
Cinque Renato
Marrone Alessandro