Irresistibile Sorrento, rabbiosa vittoria
L’Avellino ulula perché voleva rimandare la gara
Lega Pro – 1^ Divisione 2011/12 – Girone A – 22^ Giornata – 5^ Ritorno
SORRENTO – AVELLINO 2 – 0
Marcatori: 18’st Ginestra, 44’st Basso
SORRENTO (4-4-2): Rossi 6; Vanin 6,5, Terra 6, Nocentini 6,5, Bonomi 6; Basso 7 (46’st Sabato sv), Camillucci 6, Zanetti 6, Croce 6,5 (40’st Corsetti sv); Ginestra 6 (35’st Beati sv), Scappini 6.
A disp: Chiodini, Romeo, Niang, Maritato. Allen: Gennaro Ruotolo 6
AVELLINO (4-3-3): Fumagalli 6,5; Zappacosta 6, Puleo 6, Cardinale 6, Pezzella 5,5 (40’st Ricci R sv); D’Angelo 6,5, Massimo 6,5, Arcuri 6; Herrera 5,5 (32’st Thiam sv), Zigoni 6, De Angelis 6 (26’st Ricci M 5,5).
A disp: Fortunato, Zammuto, Labriola, Malaccari. Allen: Giovanni Bucaro
ARBITRO: Andrea De Faveri di San Donà di Piave 6
GUARDIALINEE: Fabrizio Tozzi di Ostia Lido e Fabrizio Ernetti di Roma 2.
AMMONITI: 7’st Arcuri (A), 12’st Basso (S), 14’st Pezzella (S)
NOTE: giornata variabile, 9°; erba sintetica buona; spettatori 600 circa (262 paganti, 286 abbonati), incasso Euro 6.804,25
ANGOLI: 7 – 4 ; RECUPERO: 1’pt e 4’st
SORRENTO – La rabbia per la ricerca e la voluta vittoria esce tutta fuori nel primo gol di Ginestra nella ripresa al 18’, quando da pochi passi la mette dentro con tutta la foga di chi ha cercato non solo la rete personale ma anche quella che ha cacciato fuori tutto quello che si era accumulato in corpo dopo Taranto. La gara è stata giocata agonisticamente come si suole ad un derby ed ha visto i lupi ben quadrati nel primo tempo, veloci ed aggressivi con il loro alto pressing che inducevano i sorrentini ad agire con lanci lunghi. Le loro azioni in qualche fase erano ben costruite in velocità tanto da impensierire non poco la difesa sorrentina, poi con il passare dei minuti i rossoneri si scuotevano creando sulle fasce con Croce e Basso i pericoli più importanti. Che poi venivano concretizzati nella ripresa sia con le azioni più fluide e decise e sia con le due reti che davano più smalto e vivacità alle ripartenze, sfruttando anche il calo che avevano gli irpini dopo un primo tempo a ritmi alti.
LE RETI – Sembra essere un monologo ma la legge delle due reti è di casa, anche se stavolta sono arrivate nella seconda parte, dopo che i biancoverdi avevano saputo imbrigliare i costieri nel primo tempo . Dopo averla cercata già nei primi minuti sia sui calci da fermo che anche con qualche acrobazia, la prima arriva al 18’ proprio da un calcio da fermo, da una punizione di Basso calciata dalla fascia sinistra sulla quale fa velo in area Terra facendo irrompere come un falco arrabbiato Ginestra, che la mette dentro da pochi passi senza esitare, sfondando quasi la rete della porta. Il gol da più brio ai rossoneri che alla fine della gara confezionano il secondo gol con Basso. Corre il 44’ e dopo averci provato ancora il Sorrento ci riesce quando su un cross di Scappini la palla arriva al centrocampista che la colpisce di contro balzo di destro e la mette nel sacco. Il suo esultare di gioia è quello di chi aspetta questo momento da tempo ed ora è arrivato.
LA GARA – Era un derby sentito e preceduto dalle polemiche perché gli irpini volevano che fosse rinviato , poiché sostenevano, ed anche a ragione, che per venire a Sorrento le strade dell’Irpinia erano impercorribili a causa della neve. Questo aveva già in settimana impepato il derby e poi in qualche fase di gioco lo si è visto quando nell’occasione con Vanin a terra non è stata messa la sfera fuori come da fair play e Zigoni si è mangiato letteralmente un importante gol. Si è visto un buon Avellino che già nei primi minuti ha dettato legge con la sua velocità, la sua agilità ed aggressività, che non faceva ragionare a chi doveva impostare l’azione per i rossoneri. I lupi si fanno subito vivi al 6’ con Zigoni che ruba palla a Bonomi e si invola verso l’area, da li confeziona un diagonale che va alto da buona posizione. La risposta costiera arriva al 9’ con un doppio tiro di Scappini, il primo è respinto da Fumagalli che poi gli para il secondo. La gara si incanala su un gioco vibrante, molto manovrato con decisi contrasti ed al 10’ una parabola di De Angelis termina larga, non il pallonetto di Ginestra all’11’ a fil di traversa che impegna Fumagalli al classico volo in angolo. Molti sussulti non ci sono, solo un gioco vivace che produce delle buone azioni. Al 33’ è la volta ancora di Scappini di testa, ma la sfera è alta di un metro. Il Sorrento vuole aprire i giochi ma non ci riesce anche al 35’, quando ancora Scappini confeziona una palla dai diciotto metri che è al lato. Il bandolo del gioco è in mano ai costieri, ma gli irpini non si danno per vinti ed al 41’, con Vanin a terra non mettono come da fair play la sfera fuori, si mangiano letteralmente il gol con Zigoni che tutto solo da centro area manda alto sulla traversa.
Nella ripresa i verdi hanno ancora per qualche minuto la squadra alta che da non pochi fastidi ai rossoneri, dal 9’ in poi pian piano ammainano la bandiera. In quel minuto Ginestra su una punizione a girare dai ventitré metri la mette alta di mezzo metro. Al 10’ la testa di Scappini non trova ancora la porta da buona posizione per poco su un angolo di Basso. Il Sorrento non si ferma ed al 15’ una rovesciata a fil di traversa di un incontenibile Basso e alta di qualche centimetro, poi il gol rabbia di Ginestra . Un buon Croce al 20’ confeziona un pericoloso cross passante sul quale Ginestra non ci arriva per poco. I lupi sembrano vacillare non poco ed al 33’ ancora è protagonista uno Scappini che vuole il gol, ma stavolta la testa non coglie la sfera. Al 43’ il palo colto in pieno nega il gol al neoentrato Corsetti ed è il prologo al secondo gol di Basso e ad una vittoria che riporta il Sorrento in piena zona play off.
NOVANTUNESIMO – L’Avellino è in silenzio stampa e non parla, dice solo qualcosa il suo direttore generale che da la colpa alla lega perchè la gara non si doveva giocare, e poi polemizza con l’arbitro perché c’era un fallo di Nocentini su Zigoni in area. Tutta la sua polemica ed anche della società irpina è sul fatto che non si sono potuti ben allenare, perché in condizioni normali e con i nuovi giocatori la gara se la sarebbero giocata. Per lui il rinvio ci doveva essere perché l’Avellino ha fatto un viaggio impervio, perciò da oggi anche loro si lamenteranno ed avranno più visibilità. Ma gli irpini il pensiero ai play off lo hanno sempre come afferma lo stesso direttore generale.
Sul versante rossonero Basso ha confermato che il modulo di partenza era il 4-4-2: “Nel primo tempo abbiamo fatto il 4-4-2, abbiamo solo cambiato con l’ingresso in campo di Beati”. Analizzando l’incontro dice che “il primo tempo lo abbiamo giocato anche bene, loro sono venuti qui per giocarsela e noi abbiamo rischiato con Zigoni che poteva segnare (quando c’era Vanin a terra). Nella ripresa abbiamo cambiato il ritmo ed alzato il livello”. Certo che la vittoria è salutare quanto piena di rabbia: “E’ una bella vittoria perché avevamo anche la rabbia da tirar fuori. Sono contento per il mio gol ma l’importante era segnarlo”. Questo anche grazie ad una ritrovata serenità perché “il mister non solo ha portato quella, ma anche la fiducia e per me sto bene e sono sereno”.
Come lo è mister Ruotolo che conferma la partenza con il 4-4-2 perché “non volevo improvvisare con i nuovi, non ho voluto azzardare alcune cose. Ne ho analizzate alcune ma finchè non le provo non cambio”.
Sui nuovi (Beati e Zanetti) che qualcuno forse voleva vedere entrambi in campo oggi è chiaro perché “analizziamo alcune situazioni e vediamo. Penso che tutti e due si sono ben inseriti ed ho visto la bene la loro partecipazione. L’importante è come si sono incanalati subito nella squadra”. Sulla gara: “Abbiamo avuto delle buone occasioni anche nel primo tempo nei primi minuti, poi ho voluto che la squadra alzasse i ritmi e giocasse più veloce la palla “. Con questo cambio è venuta una rabbiosa vittoria che fa molto morale dopo l’ingiusta sconfitta tarantina e domenica al “Giglio” di Reggio Emilia contro una Reggina che è al di sopra della zona play out.
GIUSEPPE SPASIANO