Sabato gela gli stregoni e Sorrento ok 2-0 al Benevento
Una punizione alla Maradona chiude il conto
Lega Pro – 1^ Divisione 2011/12 – Girone A – 24^ Giornata – 7^ Ritorno
SORRENTO – BENEVENTO 2 – 0
Marcatori: 16’ pt Di Nunzio; 43’st Sabato
SORRENTO (4-4-1-1): Rossi 6,5; Vanin 6,5, Terra 6, Di Nunzio 6,5 (2’st Sabato 6,5), Bonomi 6; Basso 6, Camillucci 6, Zanetti 6, Croce 6; Carlini 6,5 (30’st Corsetti 6), Ginestra (33’st Scappini sv)
A disp: Chiodini, Beati, Bondi, Maritato. Allen: Gennaro Ruotolo 6
BENEVENTO(4-2-3-1): Manicinelli 5,5; Pedrelli 6, Siniscalchi 6, Signorini 6, Anaclerio 6; D’Anna 5,5 (20’st Luisi 6), De Vezze 6; Kanoutè 6, Carretta 6,5 (27’st Cia 5,5), Pintori 5,5 (13’st Cipriani 5); Altiner 5,5
A disp: Corradino, Rinaldi, Frascatore, Vacca. Allen: Carmelo Imbriani 5,5
ARBITRO: Francesco Borriello di Mantova 5,5
GUARDIALINEE: Lorenzo Sani (Empoli) – Giuseppe Servilio (Roma 1)
ESPULSO: 12’st Pane (dirigente Sorrento panchina)
AMMONITI: 21’pt Vanin (S), 31’pt D’Anna (B), 39’pt Terra (S), 41’pt Zanetti (S), 44’ pt Di Nunzio (S); 16’st Rossi (S), 29’st Basso (S), 32’st Signorini (B), 32’st Bonomi (S)
NOTE: giornata serena e mite, 16°; erba sintetica buona; spettatori 1000 circa (697 paganti, 286 abbonati; 130 circa da Benevento)
ANGOLI: 6 – 6 ; RECUPERO: 1’pt e 4’ st
SORRENTO – Una magistrale punizione in stile Maradona ad agirare la barriera messa i rete sul primo a due dal termine di Sabato nella partita di sabato gela gli stregoni. In una delle prime giornate primaverili dell’anno la squadra sannita non è riuscita ad incantare come all’andata i rossoneri, che hanno letto bene la gara, come dice mister Ruotolo, anche se non con qualche affanno a centrocampo. Dove i cinque centrocampisti schierati da mister Imbriani ci hanno messo tutto del loro per mettere in condizioni Altinier di segnare. Ma più della gran mole di gioco prodotta i giallorossi non sono andati oltre, se non a creare si delle pericolose azioni, ma che si sono perse nei metri finali. Il saper soffrire, l’agire con la ragione ed il saper inquadrare bene al momento la gara, ha fatto si che i rossoneri mettessero al momento giusto la palla nel sacco. Una gara spigolosa, sentita, nervosa ed agonistica che ha fatto più ammoniti sorrentini che beneventani, forse un metro un poco errato da parte dell’arbitro Borriello perché qualche ammonizione giallorossa in più c’era.
LE RETI – Il metro del Sorrento in casa è sempre quello, due reti e partita nel freezer anche se con qualche patema d’animo poiché a centrocampo i sanniti erano più aggressivi, anche a tutto campo. La prima marcatura arriva dopo solo quasi quindici primi, e per la precisione al 16’ dopo una serie di tre angoli consecutivi e dopo un batti e ribatti in area. L’angolo viene battuto dalla sinistra da Basso per la testa di Ginestra che velo, ad incornare in mezza girata nell’area piccola è il difensore Di Nunzio. Ormai diventato da qualche giornata uno specialista sotto porta (forse anche un cambiamento con l’avvento di Gennaro Ruotolo che vuole che tutti siano partecipi) e che sta diventando un’arma letale per le difese avversarie. Il sigillo della giornata avviene ormai in zona ‘Sorrento’ e non ‘Cesarini’, a due minuti dal termine, come sta avvenendo da un pò a questa parte in casa. Corre il 43’ ed il Sorrento conquista una punizione sulla tre quarti, sulla palla si ci porta il difensore Sabato che inventa una palla ad agirare la barriera che beffa sul primo palo, di sinistra, il proteso ex Mancinelli che non può nulla. È la rete che allunga le distanze in classifica tra il Sorrento ed il Benevento di sette punti, ma allarga il distacco dalla zona play off e la mette al sicuro, anche se il campionato è ancora lungo, per i costieri.
LA GARA –Non è stata entusiasmante ma è stata giocata con un certo piglio agonistico, poiché molto sentita anche per vari motivi, tra cui una certa riscossa da parte beneventana perché si veniva da due cocenti sconfitte consecutive contro Pro Vercelli e Ternana, da un lato. Dall’altro perché si voleva dare quella continuità che sta dicendo da quando è venuto mister Ruotolo, e c’è riuscito. Le conclusioni ci sono state di più nel primo tempo che nel secondo, quello che non è mancato è stato un certo agonismo e la squadra alta ed aggressiva dei sanniti. Dopo il minuto di silenzio per la morte in mare dei fratelli Staiano e dei militari in Afganistan, le ostilità le apre Basso al 6’ on una parabola che sorvola la trasversale di poco. Due minuti dopo Ginestra diagonalmente manda sull’esterno della rete. Nonostante l’aggressivo pressing beneventano i costieri sono cinici ed insistenti conquistando ben tre corner consecutivi, e dall’ultimo scaturisce con il primo gol. Gli stregoni non si danno per vinti ed al 18’ un pericoloso diagonale di Carretta attraversa tutta l’area e finisce mezzo metro al lato. La gara non riserva molte emozioni, solo qualche sbandamento difensivo giallorosso sul quale non ne approfittano i rossoneri. Nel finale al 43’ un cross di Kanoutè passa pericolosamente in area ma Altinier, oggi in ombra, non ci arriva, ed il pericolo è sventato così forse il pari e si va all’intervallo. La seconda frazione è più abulica di conclusioni della prima, in campo si vede più agonismo, nervosismo e l’arbitro che da sette cartellini ai costieri. Iniziano le sostituzioni ed i sanniti cambiano modulo (4-3-3) sempre con la stessa intensità di mole di gioco improduttiva, i tassiani tengono bene a bada gli avversari e riescono a produrre delle buone giocate. Per vedere la prima palla verso la porta bisogna assistere ad una punizione diagonale tesa al 16’ di D’Anna che Rossi distendendosi a fil di palo mette in angolo. Poi al 27’ un tiro di De Vezze e deviato in corner. Il Benevento spinge senza convinzione sull’acceleratore ma non trova la soluzione, ed il Sorrento dopo aver sofferto esce fuori al 38’ con un pallonetto dalla distanza di Scappini che si spegne di poco sopra la traversa. Al 41’ ancora il neoentrato centravanti che ci prova ma stavolta il pallonetto è molto largo. Ed in chiusura il raddoppio con incitamento finale da parte della curva nord e di tutto lo stadio.
NOVANTUNESIMO – Non tutte le ciambelle escono col buco, come all’andata in terra sannita, per gli stregoni che restano al palo e masticano amaro per la terza sconfitta consecutiva. Mister Imbriani scuote il capo e recita il mea culpa perché “i problemi li abbiamo avuti sugli esterni. Abbiamo costruito fino alla tre quarti e poi non siamo riusciti a finalizzare mancandoci l’ultimo tocco”. Forse oggi anche la scarsa vena di Altinier, la mancanza di ben quattro giocatori squalificati (Sy, Rajcic, Gori e Lacamera) ed il cambiamento di modulo sono stati fatali. Infatti il Benevento è ritornato al vecchio 4-2-3-1 che “dopo sei gare purtroppo è stato fatale”. Quello che “ci ha condannati sono stati gli episodi sui calci piazzati e poi su sette punizioni che abbiamo avuto ognuno ha fatto di testa sua”. Perché lui aveva preparato i suoi anche su come batterle. In casa sorrentina il capitano Vanin, oggi con la nuova divisa, parla senza sbavature di “una gara difficile perché il Benevento aveva giocatori di categoria superiore. È stata molto combattuta specie a centrocampo e sono stati pericolosi sugli angoli. Forse abbiamo avuto fretta nelle ultime due occasioni”. Un frettoloso mister Ruotolo non vuole ascoltare che si dica che la gara è stata risolta su due calci piazzati perché “noi guardiamo a come accadono gli episodi e la squadra li sa valorizzare. Tante gare si possono sbloccare sui calci piazzati. Il risultato conta ma non dobbiamo pensare solo ad esso ma anche a tante altre cose”. Sulla tonicità dei suoi sorvola: “Quando parlo di determinazione perché costringiamo l’avversario a sopraffarci. Il Sorrento li ha limitati e siamo noi che decidiamo”. Evade anche la domanda sulle scelte tattiche perché “la gara la squadra in alcuni momenti la prepari in un modo ma poi durante essa succedono altre cose. Penso che la squadra ha saputo leggere la partita”. E domenica a Foligno contro una squadra che deve risalire la china.
GIUSEPPE SPASIANO
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