Sorrento: “Arrivare fino in fondo”

18 maggio 2012 | 20:25
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Sorrento: “Arrivare fino in fondo”

Mister Ruotolo: “È un momento bello perché non approfittarne?”

SORRENTO – I giorni passano è l’aria dei play off si avvicina sempre di più e la tensione sale come il mercurio nel termometro anche se non si deve perdere la concentrazione se non mantenendola fredda. Siamo ormai a poche ore da un incontro che si giocherà per 180’ se non ci saranno i supplementari al ritorno, ed i rossoneri anche se avvertono questo clima che si respira, negli allenamenti non hanno fatto una piega fino, cercando di essere quando più spensierati possibili. Ma questa tensione, chiamiamola così, ha preso un poco tutti e nell’aria c’è un qualcosa di positivo, sia nei tifosi, che nella città e nessuno vuole scottarsi come lo scorso anno. Quando l’affannosa corsa sul Gubbio, l’assenza di Paulinho, la ‘dannata’ finale con il Verona e la paura di non riuscire per l’ennesima volta a mister Simonelli, rese i giocatori con la testa stanca e la gente alla fine ebbe un’amara e cocente delusione.

MISTER RUOTOLO – Ma dobbiamo sottolineare che queste partite sono un terno al lotto perché sono come quelle delle coppe europee quando in 180’ ti giochi tutto. Il clima che si avverte, dicevamo prima, ha contagiato anche il mister Ruotolo. “Si avverte questo clima di questo mini torneo – dice non nascondendo l’emozione ed una certa tensione-. La mia idea è di parlare dopo anche se ce l’ho. Parlare prima sono discorsi che svolazzano. Queste sono partite sentite e si avvertono.  Potere dire è difficile e bisogna stare attenti a tante cose”. Un mini torneo che sarà giocato da quelle squadre che hanno avuto un carattere tosto, deciso e sono state concentrate. “Chi è arrivato a questo mini torneo – dice senza sbavature – se l’ho è meritato e sono squadre che stanno bene. È tutto possibile e noi siamo fiduciosi e ci deve essere ottimismo”. Che sta contagiando molti e lui afferma che “non vogliamo deludere nessuno. In questo momento non arrivare alla fine è un peccato. Abbiamo fatte varie notti con lo staff e non parlavamo di nulla”. Lui che ha giocato a Liverpool contro i reds e fu quello che scatenò il cross perfetto che permise la realizzazione di Aguilera, ha provato una grande emozione nel giocare all’ ‘Anfield Road’, ma oggi “questa è un’emozione diversa da quando vai in campo, perché li sei concentrato e non pensi al pubblico. Quando sei sulla panchina è differente ed hai gli occhi puntati su di te e ci sono tante situazioni. C’è una differente mentalità e le cose vanno affrontate diversamente”. Sul Carpi non si illude molto perché “se sono arrivati terzi non è un caso e bisogna affrontarli con le molle e portare avanti un certo discorso. Bisogna affrontali concentrati e vedo che la squadra ha voglia di dire la nostra. È un momento bello perché non approfittarne?”. Qualche piccola rivoluzione è stata seguita ed i suoi frutti ci sono stati, ma lui la valutazione la fa complessiva: “Secondo me c’è stato da parte di tutti un qualcosa di diverso che è scattato nella testa. Una cosa in più per cercare di raggiungere l’obiettivo. E tutti si sono messi a disposizione degli altri”. Ma anche se il faro è puntato su questa semifinale da 180’, la sua visione è ai primi 90’ perché “mi devo giocare tutto nei primi 90’ e devo fare concentrare la squadra su questa gara che devo ammazzare qua. Serve tutto per fare nostra la gara”. L’obiettivo è quello. Nella formazione rossonera mancherà solo l’infortunato Bonomi.

CARPI – La squadra emiliana che è reduce da due promozioni consecutive, quella diretta dello scorso anno, dalla 2^ Divisione, e quella indiretta di due anni fa, terzo dopo i turni dei play off nella lista dei ripescaggi, viene ripescato ed ammesso nella Lega Pro, oggi tenta la sortita per centrare la terza consecutiva promozione. Nella città nella pianura ai piedi dell’Appennino Emiliano si respira ancora per un anno un clima effervescente, e si vuole andare all’assalto del bunker rossonero ed uscirne indenni per poi regolare le cose al ‘Cabassi’. Dall’Emilia questa è l’idea che “è quello che deve fare il Carpi domenica in quel di Sorrento. Per rendere meglio l’idea ai tifosi biancorossi basta fare una semplice equazione: lo stadio ‘Italia’ sta al Sorrento come l’ex Giglio sta al Carpi”. E proprio nel bunker stadio ‘Italia’ che “il Carpi si dovrà giocare le proprie carte nella gara di andata degli spareggi che valgono la promozione in serie B, una sfida dove l’imperativo principale sarà uno ed uno solo “Primo non prenderle”. Puntando non tutto ma molto sul ritorno al Cabassi quando le parti saranno invertite…”.  Nella formazione mancheranno gli infortunati Perini e Terigi, mentre si sono allenati Di Gaudio e De Paola (con la mascherina dopo l’operazione al naso).

  Una fomazione del Carpi

GIUSEPPE SPASIANO