L´auditorium Niemayer di Ravello nelle foto di Salvino Compos a Capri -la città dolente VIDEO
Non fatevi impressionare da tutto il corpo consolare patrocinante questa mostra, sono solo obblighi diplomatici. Villa San Michele a Capri è stato Svedese, perché Axel Munthe la lasciò in eredità allo stato svedese.
Salvino Compos, lo conosciamo, vive a Napoli e più volte ha presentato le sue opere. Peter De Ru un pò meno. Parteciperemo all’inaugurazione perché speriamo che siano presenti le foto dell’opera di Oscar Neymaier a noi più vicina , vale a dire l’auditorium di Ravello sulla costa d’ Amalfi
Le immagini più belle in circolazione dell’Auditorium Oscar Niemayer di Ravello in Costiera amalfitana fino ad oggi sono quelle di Oliviero Toscano, ma Compos è specializzato nel ritrarre l’architettura ed in particolare quella di Oscar. Intanto non ci tratteniamo dal dire che dallo stato svedese ci aspettiamo artisticamente qualcosa in più, c’è una bellissima serie di concerti, ma il museo di Stoccolma ci mandasse le opere d’arte antiche. Non possiamo allineare villa san Michele alle pro loco di provincia che tirano avanti con presentazioni di libri e mostre fotografiche.
SALVINO CAMPOS Nasce in Brasile nel 1970 a Quartel Geral, nello stato di Minas Gerais, dove inizia l’attività professionale nel 1992, anno in cui si trasferisce a Porto Alegre e dove, nel 1995, espone per la prima volta.
Nello stesso anno si trasferisce a Brasilia. Lavora come assistente nel campo della pubblicità e della moda maturando e acquisendo la possibilità di sperimentare e adottare particolari modalità di lavoro, quali lo studio della luce e l’utilizzo dei grandi formati.
Dal 2000 Campos si trasferisce a Napoli, che diventa la sua città di adozione e lo spartiacque della sua carriera artistica.
Secondo la citata affermazione di Henri Cartier-Bresson, che la fotografia è “un modo per comprendere”, Campos è alla continua ricerca di una sintesi espressiva tra arte e riflessione politico-sociale, dando vita ad un percorso originale secondo una struttura flessibile che si presta ad affrontare temi e linguaggi diversi: dallo studio di volti, corpi, personaggi, a quello di epoche storiche, come il barocco, fino al paesaggio affrontato nella sua valenza simbolica, per cui la ripresa fotografica diventa soprattutto una questione di ambienti, spazi ed evocazioni. Vive e lavora fra Napoli e Rio de Janeiro. http://www.salvinocampos.com/
DOMENICO DE MASI del Ravello Festival dice :La prima impressione che si ricava da queste fotografie di Salvino Campos, è che esse riescono a rendere, in misura bidimensionale, la stessa sensazione che si ricava guardando dal vero le grandi sculture architettoniche di Oscar Niemeyer, in tutta la loro corposa tridimensionalità.
La seconda è che esse riescono a restituire l’amore di questo genio per la linea curva.
E ormai celebre la sua dichiarazione: “Non è l’angolo retto che mi attrae, e nemmeno la linea retta, dura, inflessibile, creata dall’uomo.
Ciò che mi attrae è la curva libera e sensuale. La curva che incontro nelle montagne del mio paese, nella donna preferita, nelle nuvole del cielo e nelle onde del mare. Di curve è fatto tutto l’universo. L’universo curvo di Einstein”.
La terza impressione è che Salvino Campos riesca a rendere tutta la ricca varietà di approcci estetici che Niemeyer ha dispiegato nel corso di un secolo, regalandoci un’opera omnia semplice e complessa, povera e opulenta, ovvia e sorprendente.
Sempre traboccante di amore per l’umanità, avendo egli stesso confessato più volte: “Un sentimento di solidarietà mi ha accompagnato per tutta la vita. Io avrei vergogna se fossi un uomo ricco”.
Peter de Ru è nato in Olanda nel 1946. Nel 1969 si trasferisce in Svezia ha studiato la lingua tedesca presso l’Università di Gothenburg.Nel 1971 si iscrive al Christer Strömholms Photo School di Stoccolma e vi rimane fino 1974. Dal 1975 Peter lavora come fotografo professionista in Svezia e all’estero.
Peter de Ru è rappresentato in diverse istituzioni statali, come la radio svedese, il museo Nobel, il Karolinska Hospital e dal 2011 presso il Museo Nazionale di Stoccolma (la svedese galleria di ritratti di Stato al Gripsholm)