Premio Strega e aspettando Giffoni un binomio vincente in una serata che ha visto la presentazione della cinquina

22 giugno 2012 | 20:08
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Premio Strega e aspettando Giffoni un binomio vincente in una serata che ha visto la presentazione della cinquina

(Servizio di Positanonews) Il 21 giugno scorso l’edizione di “… aspettando Giffoni” ha ospitato per il secondo anno consecutivo i cinque autori finalisti del “Premio Strega”, probabilmente la più importante manifestazione letteraria italiana.

L’evento si è svolto ad Avellino presso l’Auditorium della Banca della Campania

Nel corso della serata sono stati premiati (con premi da € 1.000 ed € 500) i vincitori di oltre 130 borse di studio riservate agli studenti delle regioni Campania, Basso Lazio e Puglia, iscritti al primo anno di università e agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado relativamente ai risultati conseguiti nell’anno scolastico 2010/2011.
A fare gli onori di casa il direttore artistico della kermesse Giffonese Alfonso Scarinzi che ha parlato del tema di quest’anno “Ri-Generation”, ispirato da una frase di Albert Einstein sulla crisi intesa come momento di crescita. “La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere ‘superato’”.

L’amministratore delegato della Strega Alberto Foschi ha ricordato lo stretto rapporto che c’è tra la fondazione Bellonci e la società che produce il noto liquore e che 66 anni fa diede vita al premio letterario. Adesso il presidente del premio è l’ex ministro e noto linguista Tullio De Mauro. “La nostra azienda è legata non per fini commerciali ma per il suo vissuto; il Premio è nato dall’intuizione dei coniugi Bellonci e Strega”.

Il direttore generale della Banca dr. Francesco Fornaio ha ricordato che bisogna diffondere l’amore per i libri anche se siamo nell’epoca della tecnologia. “Abbiamo voluto abbinare alla manifestazione la consegna delle borse di studio, ma non abbandoneremo i premiati; grazie all’iniziativa  del parco della cultura  noi vi seguiremo anche nel futuro nei vostri progressi scolastici e anche nel mondo del lavoro.”

A far conoscere i cinque finalisti un volto noto del TG2 la giornalista Maria Concetta Mattei. I finalisti che si contenderanno la vittoria sono Gianrico Carofiglio, Marcello Fois, Lorenza Ghinelli, Alessandro Piperno ed Emanuele Trevi.
A introdurre il folto pubblico nell’atmosfera dei libri l’attore Edoardo Siravo ha letto gli incipit delle cinque opere.
La Mattei ha posto ai finalisti, assenti Fois e Trevi rappresentati dagli editori, domande preparate anche da una rappresentanza di alunni appartenenti al Liceo Publio Virgilio Marone, gli stessi studenti che al termine della serata hanno votato.

Il silenzio dell’onda (Rizzoli) di Carofiglio sembra meno giallo, ma piuttosto un romanzo atipico di formazione, dove il personaggio sì  trasforma. È un romanzo di caduta e riscatto, dove aleggia la  follia.

Marcello Fois con Nel tempo di mezzo (Einaudi). È una storia di ritorno Vincenzo cerca le sue radici a 27 anni e per la prima volta mette piede in Sardegna. Il romanzo descrittivo all’inizio della natura poi ha una accelerazione. In effetti la Natura  diventa quasi coprotagonista. E riscoprendo le proprie origini si può anche capire quello che si potrebbe essere.

Lorenza Ghinelli, autrice de La colpa (Newton Compton), unica donna della cinquina affronta un tema forte. Greta è orfana e incontra due diciannovenni che hanno colpe e i tre sì consolano a vicenda. Duro svelare sentimenti così cupi ma l’autrice pur confessando di essere solare ha sottolineato la rabbia dei protagonisti. “I ragazzi hanno fortuna a incontrarsi anche se poi sì fanno male tra loro, sì sperimentano e stavolta l’uno riflette un maniera  diversa la personalità dell’altro e cosi  potranno avere un percorso  di vita ripartendo in maniera positiva”.

Alessandro Piperno con Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi (Mondadori). È la storia di due fratelli. Gli eventi della vita porteranno a stravolgere il destino dei protagonisti, chi sembra ribelle si rivelerà pacificato e viceversa. “Quando sì è ragazzi c’è una sorta di gerarchia, ma poi sì cresce e sì capisce che è diverso. Non sempre la serietà paga e viene da chiedersi quanto siamo liberi ma a volte la vita è già determinata.”

Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie) di Emanuele Trevi per la casa editrice c’è  Vincenzo  Ostuni. È un libro autobiografico. Laura Betti musa e custode della memoria di Pier Paolo Pasolini tratta male Trevi che lavora pressola Fondazionedi Pasolini. È un rapporto complesso dipendenza e rivalità con Pasolini.La Bettiquasi fa mobbing nei confronti dell’autore, ma gli fa conoscere una realtà artistica come Pasolini, lei è la sua vestale e la sua incarnazione . “È un libro che può insegnare, ad esempio, come non conti il talento ma serva la rabbia qualcosa che incendia e spinga a sfondare.”

Al termine della serata gli studenti hanno decretato la vittoria di Trevi che così partirà nella finale del 5 luglio a Roma con un voto già acquisito grazie ai giovani avellinesi.

Magrina Di Mauro