RAVELLO A VIDEO MEDIUM INTERMEDIUM I LAVORI DI MARIA GLORIA BICOCCHI

25 giugno 2012 | 10:21
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RAVELLO A VIDEO MEDIUM INTERMEDIUM I LAVORI DI MARIA GLORIA BICOCCHI

Poche persone all’inaugurazione, ma molto interessante la  mostra “Video medium intermedium” nella cronaca del nostro corrispondente ed esperto Lucio Esposito che la ha seguita per Positanonews

Mentre Positano in Costiera amalfitana  negli anni 70 viveva il mito di Bardot, ben raccontato da Mughini in un “sole mare e cultura” o immortalato da Massimo Capodanno , nei dintorni di Firenze, Maria Gloria BIcocchi , ospitava nelle sue varie residenze, una serie di artisti provenienti dalle più disparate discipline.

Bacocchi era anche uno studio di produzione video,intorno al quale si coagulano le attenzioni e le riflessioni di questi artisti, senza scopo di lucro, ne intenti politici. Maria Gloria Bicocchi, di cui un profilo lo possiamo cogliere qui http://www.wikiartpedia.org/index.php?title=Bicocchi_Maria_Gloria. È una vera è propria  mecenate  e appassionata d’arte , oltre che figlia d’arte.

Nella mostra VIDEO MEDIUM INTERMEDIUM, è possibile vedere gran pare del lavoro di allora, e ci si accorge, dell’aspetto pioneristico dell’uso dell’immagine come comunicazione.

La mostra è ben pensata e organizzata ad accompagnarla una brochure abbastanza soddisfacente, che illustra le 7 sezioni e i relativi autori.

Al vernissage delle ore 12.00 di domenica 24 giugno oltre le signore dell’Unitre Penisola Sorrentina, non vi era molta gente, pochi i partecipanti da Amalfi e Sorrento , mancava la curatrice Bice Curiger, ma dopo la presentazione dell’eclettico Stefano Valanzuolo, la signora Colletta, ci ha raccontato scene e retroscene della mostra, il lavoro di restauro e la digitalizzazione a cura dell’archivio storico delle arti contemporanee della Biennale di Venezia. Il tecnico Esposito invece ci ha detto del perché della forma di questi tubi quadri tronco piramidali, il voler intendere un tubo catodico a rovescio, verso un passato di pellicole visto dall’era digitale.

Dal portale del Ravello Festival:

Da domenica 24 giugno a sabato 8 settembre, Museo di Villa Rufolo

VIDEO MEDIUM INTERMEDIUM
Mostra di video d’artista degli anni Settanta dalle collezioni ASAC – Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia

organizzata dalla Biennale di Venezia
presentata da Bice Curiger, direttrice della Biennale Arte 2011

Biglietto di ingresso alla villa
Vernissage, domenica 24 giugno ore 12.00

“Il Ravello Festival compie un viaggio suggestivo nella memoria, ripercorrendo le fasi che hanno segnato la nascita di un genere raffinato ed importante come la videoarte. Ad guidarlo, in questo percorso attraverso i fantasiosi anni Settanta, sarà un partner prestigioso come la Biennale di Venezia”.

La mostra VIDEO MEDIUM INTERMEDIUM è una prima occasione per riscoprire i video d’arte dell’ASAC, l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia, che documentano, in particolare, la nascente videoarte in Europa all’inizio degli anni Settanta. La Biennale, in collaborazione con l’Università di Udine, ha avviato un programma di restauro e digitalizzazione di oltre 200 videotapes e reso accessibile agli studiosi e al pubblico un patrimonio di grande valore. In quegli anni Venezia e Firenze furono importanti centri di sperimentazione, produzione e diffusione dei video d’artista a livello internazionale. Il video divenne uno strumento di autoriflessione sulle pratiche espressive e un mezzo che seppe unire artisti provenienti da discipline diverse (arti visive, letteratura, teatro, danza, musica) e zone geografiche lontane tra loro. Sono qui raccolti 32 video selezionati da Bice Curiger, accompagnati da una scelta di fotografie di Gianni Melotti.
I video sono ordinati in 7 nuclei tematici:
Video-galleria di Gerry Schum: nel 1969 si tenne la prima mostra televisiva dal titolo Land Art. Nel 1970 con Identifications Schum documentò le azioni di 20 artisti internazionali.
Fluxus e Happening Art: Fluxus si fonda sull’idea di un’arte totale in cui confluiscono musica, danza, poesia, teatro e performance.
Artisti che lavorano in performance: artisti concettuali utilizzano il loro corpo come mezzo espressivo.
Linguistica e tautologie: il video esplora il linguaggio visivo e verbale.
Autoriflessioni: con la videocamera l’artista esamina la propria identità e il rapporto uomo e società.
Esperimenti elettronici: procedimenti tecnici d’avanguardia rendono possibile la manipolazione del segnale elettronico.
Estensione della ricerca artistica attraverso il video: le nuove tecnologie estendono il campo della sperimentazione.

Restauro e digitalizzazione condotto dalla Biennale di Venezia
in collaborazione con l’Università di Udine