UN TRAMONTO "PANE E OLIO" …Serata alla Marinella con letture e foto storiche
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Da un idea nata da Nino Aversa e dai colori del tramonto alla Marinella nasce questo primo incontro dei membri del gruppo “LA NOSTRA STORIA”. Con l’aiuto di foto e di letture capiremo i segni restanti della gloriosa storia della Penisola Sorrentina. Ninfei romani, cavita’ nel tufo,estensioni antropiche e sensazioni descritte in testi antichi e moderni.
Martedi 12 giugno, a seguito di un tam-tam su face book e un insistente passaparola,la terrazza della Marinella a S.Agnello è stata invasa da pacifici rivoluzionari armati di macchine fotografiche e voglia di riconquistare uno spazio. La terrazza della Marinella, ultimo retaggio di costa ancora libero fruibile e attrezzato, grazie ad un tecnico del Comune, Franco Ambrosio.
C’erano tutti quello del gruppo la nostra storia, animato sempre su face book, con quotidiane e continue immissione di documenti del nostro territorio a dir poco strabilianti, è un libro di immagini ed opinioni che si sfoglia senza fine. Non sono soci malati di nostalgia e dei tempi che furono, ma perseguono un obiettivo alzare il livello della conoscenza per tutelare e valorizzare paesaggio, archeologia, monumenti e centri storici. Unica strada percorribile per combattere abusivismo, turismo sostenibile e produrre una politica del rimboccarsi le maniche, quella platonica per intenderci.
Il pane , anzi i tipi di pane , sono giunti da Torre, forniti dall’amico, l’olio e altre specialità di alta gastronomia,come gelatina di mosto di vino ai diversi aromi, sono stati forniti da Debora.
Le signore dell’UNITRE, Aldo Ercolano, Stefano Limpido,Margherita, D’Iorio con famiglia, Masturzo e famiglia,Gravilli ,Franco Maestro fotografo e tanti tanti altri, ma erano presenti pure gli assenti, perché hanno poi goduto di immagini e racconti nelle opinioni in rete.
Al maestro Ciro Ruggiero è toccata la parte del decano, suoi i cavalletti e tutto l’apparato scenografico messo in atto nei vari punti con le rispettive immagini o stampe antiche. Suo anche il provolone del monaco andato a ruba.
Questo primo appuntamento è stato dedicato, e non poteva essere diversamente, alla Villa Niccolini,appena restaurata e restituita allo splendore di un tempo. A pensare che negli anni 80 Dora e Anna, figlie dello scultore Giovanni Niccolini, nel vederla cosi decrepita, piansero. Piansero su quel luogo che le aveva viste ragazze felici e allegre.
La macchina del tempo decolla da S.Agnello per atterrare a Cuba A l’Havana, esattamente in una grande piazza titolata a Rodriguez. Una statua ne disegna il centro, ebbene l’autore della statua è Niccolini e a piè di essa si trova lo stesso fante caduto del monumento ai caduti di piazza Matteotti a S.Agnello.
Giovanni Niccolini arriva da noi nel 1924, anno in cui a Sorrento si inaugura il Museo Correale con Giovanni Gentile, anno in cui con l’idroplano arriva Mussolini e Garzilli sindaco non si fa trovare, acquista il terreno dei Cappuccini e fa edificare la villa che vediamo dall’architetto suo amico romano Limongelli.Il quale ancora affascinato dall’idea romantica, fa ruotare tutta la struttura intorno ad un cilindro che al piano terra viene articolato come ingresso e ai piani superiori funge da raccordo, sfondando il tetto e disegnando una sorta di torre , donjone, di antico castello pacifico.
I nuovi proprietari ,non italiano, hanno rispettato in tutto e per tutto, la cosruzione, ripristinando anche la antica discesa a mare di epoca romana, quando nello stesso posto vi era una di quele ville imperiali della costa sorrentina , dotate di ninfeo e piccolo porto di attracco, con scavo nella roccia tufacea per passaggi e vasche di piscicultura. Antonino De Angelis, presidente del centro Marion Crawford, in un articolo apparso su terra delle sirene , credo sia il numero 24, racconta nei dettagli le vicissitudini della antica dimora e le leggende che si sono sviluppate intorno.
Anche un video al sito : http://www.youtube.com/watch?v=ZapV6MXQ3Dc.
Dei Film girati qui: http://www.youtube.com/watch?v=MZ9h-S26uZg
Ci si è dati appuntamento sulla terrazza per un prossimo incontro , dedicato al versante ovest, Joe Ponti e il parco dei Principi e la Villa Cortcacow we quella Borbonica del conte D’Aquila. Anche con i carrubi come suggerito da Ciro Ruggiero.