Piano, frivola presentazione del libro ‘Morte di un blasfemo’
La giovane autrice racconta la pericolosa vita di Shabbaz Bhatti
PIANO DI SORRENTO – È stato un bel successo quello del libro scritto dalla giovane autrice che si è cimentata nel descrivere la vita di un giovane ministro cattolico pakistano che dalla sua elezione in poi non ha avuto mai vita facile. Sulla stupenda terrazza di Villa Fondi, in una serata ventilata, con le luci del golfo che risplendevano al chiar di luna, una emozionata giornalista-scrittrice Francesca Milano, spronata da un vivo don Rito Maresca e dalla giornalista Brunella Di Martino, ha parlato di una non facile vita di quest’uomo vicino agli emarginati.
Shabbaz Bhatti nacque a Lahore nel 1968. Nel 1985 fondò il movimento ‘All Pakistan Minorities Alliance ‘ (Apma) di cui divenne presidente. Fu anche capo del ‘Christian Liberation Front’, costituito nel 1998. Laureato in legge, dal 2002 faceva parte del ‘Pakistan People’s Party’ (Partito Popolare Pakistano) ed ottenne un posto nel governo pakistano uscito vincitore dalle elezioni del 2003, ma fu rimosso dall’incarico nel novembre dello stesso anno. Nel 2008 sotto il presidente Asif Ali Zardari, fu nominato ministro per le minoranze; era l’unico cattolico presente nel governo. All’epoca disse che accettava l’incarico per il bene degli emarginati del Pakistan e che aveva dedicato la propria vita alla “lotta per l’uguaglianza umana, della giustizia sociale, libertà religiosa, e per elevare e dare potere alle comunità delle minoranze religiose”. Aggiunse che avrebbe voluto inviare “un messaggio di speranza alle persone che vivono una vita di illusione e disperazione”, e dichiarò anche il suo impegno a riformare la legge sulla blasfemia. Nei mesi passati come ministro, prese misure a sostegno delle minoranze religiose, tra cui una campagna per promuovere il dialogo interreligioso, la proposta di una legislazione per vietare discorsi di incitamento all’odio e proponendo di assegnare seggi in parlamento per le minoranze religiose.
Un personaggio che nella sua breve vita, quando fu ucciso aveva 43 anni, ha dato quel che poteva ai bisognosi ed in certi casi, nonostante lem minacce di morte che poi gli vennero, girava senza la scorta, che poi gli fu tolta. “Ci troviamo qui per parlare di un personaggio –dice con frivolezza Don Rito Maresca- che non conosciamo. Questo ministro del governo pakistano è un ministro della fede. E nel fare questa breve presentazione del libro, la voglio vivere familiarmente”. “Nel leggere le parole di Francesca mi sono venute in mente quelle di questo mio libricino (del quale poi ha parlato). Questo volume si può leggere tutto di un fiato ed in esso attraverso l’autrice ho trovato un ministro santo”. Un ministro che suscitato nella scrittrice un grande interesse “perché mi ha incuriosito leggere quelle brevi notizie di quel paese e del fatto che un cristiano diventasse ministro a suo malgrado”. E poi scendendo nei particolari racconta che “dopo tante battaglie bisognava fare un passo in avanti. I cristiani non avevano voce, invece lui l’ha alzata ed anche la testa. Era consapevole a cosa andava incontro ma è andato avanti lo stesso”.
Nel 2009, iniziarono a giungergli minacce di morte, dopo la sua difesa dei cristiani pakistani, che avevano subito attacchi e violenze in diverse regioni del Paese. Le minacce di morte aumentarono in seguito alla sua difesa della cristiana Asia Bibi, condannata a morte per blasfemia.
La mattina del 2 marzo 2011, lasciata la casa della madre per recarsi al lavoro, il veicolo su cui viaggiava (privo di scorta) fu attaccato da un gruppo di uomini armati, che aprì il fuoco sul ministro, ferendolo gravemente. L’autista riuscì a salvarsi, mentre Bhatti morì nel trasferimento in ospedale.
Sulla morte di Bhatti “ci sono state molte polemiche sulle indagini perché più volte sono state insabbiate ed è strano che le telecamere che ci sono ad Islamabad non abbiamo ripreso l’assassinio”. Questo è un cruccio che ancora oggi deve essere sciolto e la giovane autrice, nativa di Vico Equense, che ha studiato Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Perugia, che ha frequentato un master di II livello in “Teorie e tecniche dell’investigazione criminale” all’Università La Sapienza di Roma e la scuola di giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha delineato qualche notizia sul Pakistan e di una nazione che doveva essere tollerante.
Alla presenza di Don Pasquale Irolla, di Don Marino e del sindaco Giovanni Ruggiero, ha narrato che il fratello di Shabbaz, dopo che ha vissuto per molti anni in Italia, è ritornato in Pakistan ed è stato nominato “consigliere speciale” del Primo ministro del Pakistan per le minoranze religiose.
Una serata organizzata dalla Pro Loco di Piano di Sorrento il cui presidente Marco D’Esposito si ritiene soddisfatto perché “per me è stato un onore poter organizzare questa presentazione, ed è stato bello vedere Villa Fondi piena, fin dal inizio della serata si respirava un aria piacevole, frivola con le belle parole di Don Rito e l intervista a Francesca Milano”.
Alcune foto della serata
GIUSEPPE SPASIANO
Alcune foto della serata
GIUSEPPE SPASIANO