Presentato mister Bucaro del Sorrento
Ha solo promesso che “la squadra darà tutto in ogni partita”
SORRENTO – È’ ritornato da dove era partito come calciatore nel 1988 per Foggia ma stavolta da allenatore per guidare in una stagione non facile il Sorrento che cercherà di ben figurare. Lo staff dirigenziale era quasi al completo, c’era il copresidente Durante, i vice presidenti Mastellone, che ha fatto da factotum della presentazione, Percuoco, il d.g. Scala, il d.s. Avallone e l’allenatore in seconda La Scala, mancava solo l’altro copresidente Ronzi, e mister Bucaro si è dato alle domande della stampa senza intoppi. Sulla terrazza dell’Hotel Continental con la vista panoramica del golfo partenopeo, il vice presidente Mastellone ha ringraziato tutti i convenuti, sia i giornalisti che i tifosi, ed ha dato mister Bucaro in pasto, si fa per dire, dei giornalisti. Con la giacca beige e camicia bianca ha precisato che “le promesse non ne faccio, dico che si deve dare il massimo impegno ed entusiasmo. Quello che posso promettere è quello che la squadra darà tutto in ogni partita”. Flemmaticamente non si sottrae alla domande, sulla ritardata partenza del Sorrento, conferma che “questo ritardo non è un problema. Non ci sono stati motivi di staff o di qualcosa di economico, ma esso è dovuto alla situazione difficile che sta attraversando il calcio. A me preme arrivare bene al campionato e l’importante è che il Sorrento sia in Prima Divisione. Tra lunedì e martedì dovremmo iniziare”. Sul campionato, se si è inseriti nel girone B, non ha alcuna preferenza perché “tutti i campionati sono duri e difficili e lo si è visto anche nell’ultimo. Poi bisogna vedere le cose come andranno”. Quello che gli preme “è partire ed allenare, la cosa più importante è la voglia e la determinazione”. Quella che si troverà di fronte sarà una squadra con venticinque giocatori, di cui circa nove di quella dello scorso anno, più uno con il nodo da scogliere, tre in prova, uno dei quali è Arcuri dell’Avellino, ed altrettanti baldi giovani provenienti dalla Berretti. Su di loro “ho parlato con la società e chi resta deve adeguarsi ai parametri. Di giovani ne faremo giocare cinque o sei e nei primi mesi loro avranno qualche difficoltà, ma l’importante è arrivare a metà agosto all’80% della preparazione”. Il modulo che adotta è il 4-3-3 e si rifà a qualche schema rubato dal suo maestro Znedek Zeman che “ho avuto per tre anni, ha dei concetti che solo lui ha perché sono inimitabili. Qualche idea e concetti c’è li ho, ma bisogna metterci del tuo”. Poi lo scoglio sulla torta, la questione Campo Italia ed il giocare le gare casalinghe in campo neutro: “Sicuramente mi avrebbe fatto piacere giocare a Sorrento. Mi dispiace per i motivi che sappiamo perché il campo del Sorrento è un fortino. A Cava de Tirreni spero che i tifosi ci seguiranno, giocare su questo campo può essere un piccolo svantaggio ma non dobbiamo fasciarci la testa”. In poche parole bisogna andare avanti cercando di superare tutti gli ostacoli. Al termine della presentazione il vice presidente Mastellone ha riferito che i giocatori sono in silenzio stampa, parleranno solo i dirigenti. Sul fronte mercato il d.s Avallone ha confermato che “Ginestra è vicino alla Salernitana, mentre per gli altri c’è la richiesta su qualcuno. Su quelli che possiamo tenere li teniamo, anche perché ci possono servire. Sembra che molti vogliono restare a Sorrento”. Da lunedì vedremo cosa accadrà quando inizierà il ritiro al Campo Italia, forse dopo lo si andrà a rifinire a Rivello in provincia di Potenza. Secondo alcune voci dell’ultima ora Bondi sarebbe sulla strada di lasciare Sorrento. Il Consiglio della Lega Pro che si è tenuto dopo quello federale, ha sancito che i gironi di Prima Divisione saranno tagliati orizzontalmente, dopo il ripescaggio di quattro club dalla Seconda Divisione.
Alcune foto di Antonio Abbate
GIUSEPPE SPASIANO