SORRENTO. PANE OLIO E …….

11 luglio 2012 | 08:52
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SORRENTO. PANE OLIO E …….

UN TRAMONTO PANE E OLIO

Secondo appuntamento di “pane olio e……” stasera 11 Luglio, Mercoledi  a SORRENTO presso il sito archeologico dei NINFEI ROMANI (Marina Piccola – Porto). Foto, letture di testi e bagno serale.  Da un idea di Nino Aversa e da uno speciale profilo facebook noto come “la nostra storia” è nato un movimento spontaneo di persone che si  danno appuntamento nei luoghi dell’anima della Penisola Sorrentina, per il solo piacere di  vivere e  condividere ambienti e saperi, conoscenze e sapori, perseguono un obiettivo  alzare il livello della conoscenza per tutelare e valorizzare paesaggio, archeologia, monumenti e centri storici, ognuno apporta e rende disponibile quello che può e sa.  I maestri fotografi Castellano, Gravilli ,Gargiulo, Casola, Aversa, immortalano colori e calori con la loro arte magica. Altri raccontano o leggono storie tratte dai  libri di archeologia di Mario Russo,Mingazzini e Pfister, Felice Senatore.Beloch  Apprezzata è la partecipazione di Debora con i suoi barattoli di leccornie di alta cucina. Appuntamento alle ore 20:00 al parcheggio del porto di Sorrento, per tutti, senza quota di partecipazione ne consumazione obbligatoria, in barba a festival vari e presentazione-vendita libri.  Lasciare le auto e i motorini in Piazza Marinai d’Italia ,e poi  attraverso uno stretto percorso pedonale e con il permesso già accordato di titolari di stabilimenti balneari, raggiungeremo i ninfei e lo specchio d’acqua antistante.

Pane olio e….. tramonto, per i fotografi più esigenti e gli amanti di questa parte del giorno nostalgica e romantica, rossa e dalle ombre lunghe.

Pane olio e….. arte, sullo scoglio ove Silvester Schedrin, Giacinto Gigante,Carelli , Teodoro Duclere  e tanti altri pittori ritrassero  la casa del Tasso, tappa obbligatoria del gran tour stettecentesco.

Pane olio e………. archeologia, protagonista indiscusso del posto, siederemo nei ninfei o quello che rimane di essi per porci sulle orme di Agrippa e dei suoi ospiti cercando di immaginare il relax o il pranzo luculliano che ivi poteva svolgersi. In alto alzando lo sguardo il muro perimetrale quasi intatto del monastero  di san Vincenzo e il prospetto del monastero di  San Giovanni in Boccadoro e la casa dei Mastrogiudice.