Gli abitanti sul piede di guerra per la cabina elettrica
PIANO DI SORRENTO – L’anno bisesto sembra essere funesto!…. La crisi che avvolge tutta l’Europa, qualche terremoto e qualche scossa tellurica all’ordine del giorno in Italia, gli incendi che attanagliano la costiera sorrentina ed ora si ci mette anche l’energia elettrica alla Marina di Cassano. Quest’anno è la prima volta che accade questo, chiamiamolo così, ‘fatto strano’ che quando c’è troppa tensione sparisce la corrente elettrica sia alla Marina di Cassano che in alcune parti della sovrastante Via Ripa di Cassano. Allora succede il finimondo sia per gli esercizi commerciali, per lo più bar, trattorie e ristoranti e sia per gli abitanti dei palazzi che devono fare i conti di non poter più accendere la luce, devono accendere invece le candele. Questo perché? Perché c’è un solo cavo elettrico che porta la corrente elettrica da sopra Via Ripa di Cassano fin giù alla Marina di Cassano dove non esiste una cabina elettrica. Per la prima volta, se non andiamo errati, che accade il finimondo elettrico fu all’inizio del mese di luglio ed esattamente il 7, quando i cavi della linea elettrica che partono dalla cabina nelle adiacenze dell’Hotel Cosmomare ed entrano nella cassetta vicino al bar Tramonto Rosso per dipartisi verso la spiaggia presero fuoco nella stessa cassetta. Ci fu l’intervento dei Vigili del Fuoco di Piano di Sorrento e poi dei mezzi dell’ENEL che dovette smantellare il manto stradale per attuare i lavori di rito, cambiare e mettere nuovi tubi che portassero dei cavi più consistenti verso sia verso la cassetta vicino al bar Tramonto Rosso che in quella posta all’inizio della prima rampa che porta alla Marina di Cassano. Nel frattempo fu allestito un camion con sopra un generatore e ci furono dei non pochi disagi sia per il traffico che per le persone per circa venti giorni. Questo sembra non aver risolto niente perché quando, specialmente in queste sere molto affollate, la tensione aumenta sia per i vari condizionatori, sia perché ci sono in moto i vari frigoriferi dei vari bar, ristoranti e le varie luci, anche quelle casalinghe, salta e si brucia il piccolo cavo che porta la corrente alla spiaggia. Così tutto d’un tratto eccoti che l’intera marina è quasi totalmente al buio con qualche palazzo di Via Ripa di Cassano, come se fosse un cimitero, eccezion fatta per chi ha un proprio generatore e che va avanti, e per qualcuno che ha le cosiddette ‘luci di riserva’. Il nervosismo prende un poco tutti perché i vari esercizi commerciali, cantieri compresi, devono fermare le loro attività ed i prodotti che sono rintanati nei frigoriferi e nei congelatori rischiano di scongelarsi o deturparsi se non c’è corrente elettrica per molte ore. Ci sono degli esercizi commerciali che a causa di questo ‘fenomeno’ hanno dovuto tener spenti alcuni frigoriferi e ridurre la loro vendita ed andare avanti adagio, come si dice in marineria. Qualche esercente sembra essersi appiattito e fare, finché può, la volontà di Dio e non sembra neanche aver fiducia che la ‘promessa cabina’ venga posta in essere. Su questo fatto è stato anche interpellato anche il comune carottese il quale ha risposto che è competenza dell’ENEL. Sono state prese da circa due anni le firme per la sua costruzione, messi in mezzo anche degli avvocati per la risoluzione del caso, l’azienda che fornisce l’energia elettrica dice vuole uno spazio per la sua installazione, ma fino ad oggi non si vede niente dall’orizzonte di Marina di Cassano. Quando fu attuato il restyling del porto e fu costruito il nuovo molo di sottoflutto si disse che si sarebbe ovviato a ciò, ma non se ne saputo più nulla. La speranza che è l’ultima a morire speriamo che non resti tale, perché questo non è un buon biglietto da visita di una cittadina che vuole parlare di turismo.
Vista della Ripa e della Marina di Cassano
GIUSEPPE SPASIANO