Grande Avventura/La dura legge dei Runaway: campioni per la quinta volta

27 agosto 2012 | 00:00
Share0
Grande Avventura/La dura legge dei Runaway: campioni per la quinta volta

Un agente dell’FBI ha appena recuperato dei documenti imbarazzanti per il Governo statunitense, nascosti oltre cinquantenni fa nella piccola chiesa della Madonna del Soccorso di Marina Piccola a Sorrento niente meno che da Salvatore Lucania, al secolo Lucky Luciano. Ad attenderlo, fuori al sagrato dell’edificio religioso altri due G-men. Una corsa alla loro auto, parcheggiata nell’area di sosta della Marina Piccola. Uno dei tre apre il bagagliaio per depositare il contenuto della missione, ma…ecco apparire due agenti del Bureau della Grande Avventura: Michele Di Ruocco e Antonello De Rosa (Runaway). I due lanciano un rudimentale fumogeno: una pallina da ping pong prima riempita di narcotico, poi avvolta in una carta stagnola Ed infine surriscaldata con un accendino. I Federali sono a terra, il plico sta per essere assicurato alla Giustizia con tutto il suo scottante contenuto, quando irrompe sulla scena il responsabile del Bureau della Grande Avventura e punta la pistola contro i suoi stessi uomini: è finita. La sesta edizione della Grande Avventura, il reality game culto di fine estate che si svolge in Penisola sorrentina e Costiera amalfitana, si è conclusa così, con i Runaway di capitan Michele Di Ruocco a trionfare per la quinta volta, su sei edizioni. Una vittoria, mai messa seriamente in discussione ed una superiorità sportivamente riconosciuta da tutti gli altri partecipanti; eppure l’inizio era apparso diverso. Pronti via, infatti ed i Runaway erano subito in testa, ma tallonati dagli Improbabili di Gaetano Galano e dai Membri di Alberto Alviani a seguire i Los Burritos di Giulio Terminiello, SMOP di Salvatore Costantino e gli Skuato Bros di Peppe Parlato. A Moiano (che virtualmente rappresentava la cittadina belga di Jalhay) e cioè alla terza location, però, gli Improbabili giungevano primi con a ruota i Membri; Runaway solo terzi. Tempo di un paio di scene ed i Runaway si riprendevano il comando delle operazioni, mantenendole sino alla fine. Unico brivido alla spiaggia di Fornillo (Ithaca nel gioco), quando una brillante ricerca in mare eseguita da Alessandro Rossi ed un’altrettanto brillante intuizione del collega di team Adriano Pinto consentivano ai Membri di ridurre il gap ad una manciata di minuti. Un calo di tensione per i pluridecorati Runaway che costituiva un autentico campanello d’allarme. Lo capiva il capitan Di Ruocco che strigliava i suoi che ricominciavano a marciare e ad accumulare vantaggio. Così alla penultima scena il locale sorrentino WOB (che nel gioco era un bar di Lercara Friddi) il vantaggio per i battistrada su tutti gli altri concorrenti era di circa un’ora e mezza, tanto è che la scena conclusiva sono arrivati a giocarla solo i Runaway. Al di là dell’aspetto agonistico, sono state quaranta ore estenuanti, in cui i circa duecento partecipanti sono stati chiamati a realizzare di tutto: dal sapone artigianale all’aquilone; dal ghiaccio sintetico al retino per prendere i pesci; dalla cromatina al fumogeno. Hanno dovuto forzare casseforti, cercare oggetti, corrompere, intercettare malviventi, vedersi puntare contro pistole da uomini senza scrupoli, subire estenuanti interrogatori e persino uccidere un pericoloso esponente della Mafia americana, facendo fuoco attraverso un tubetto di gelatina in un locale saturo di gas, fino a scoprire i segreti di un misteriosissimo orologio a pendolo che segnava sempre lo stesso orario e che nascondeva in un secondo fondo un carillon azionabile solo utilizzando la maniglia dello sportellino. Tutto nel terrore di sentirsi gridare dallo staff il temutissimo: GAME OVER e cioè l’uscita dalla scena e la missione assegnata ad un altro componente della propria squadra. “Sono state quaranta ore come sempre uniche ed intense – è stato il commento del capitano dei “Runaway” Di Ruocco – i miei ringraziamenti vanno a tutti i componenti della mia squadra, ma anche ai giocatori delle altre ed all’associazione Marulandi che organizza questo straordinario evento. Ogni anno è sempre un’emozione entrare nelle scene e mi auguro che questo evento possa ancora andare avanti”. Ora l’attesa si sposta alla serata di premiazione, nella quale verrà stilata la classifica finale ufficiale, verranno distribuiti i riconoscimenti ai singoli partecipanti e, promettono gli organizzatori, ci sarà spazio per qualche altra sorpresa.