La GGstudio editrice svela come è sbarcata negli USA. Giuliano Monni si racconta al Cavacon di Cava de´ Tirreni (SA)

6 agosto 2012 | 11:31
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La GGstudio editrice svela come è sbarcata negli USA. Giuliano Monni si racconta al Cavacon di Cava de´ Tirreni (SA)

In una manifestazione come il Cavacon Comics & Games, fiera del fumetto tenutasi a Cava de’ Tirreni dal 27 al 29 luglio, non poteva mancare un appuntamento con il settore del fumetto.

A parlare con il pubblico del settore e di come una casa editrice che si occupa di fumetto riesca a muoversi in un mercato difficile come gli USA è stato Giuliano Monni, fondatore e direttore della GG Studio, casa editrice napoletana.

– Presentiamo la GG Studio Editrice.

Monni: Siamo nati come una factory nel 2003 poi siamo diventati una casa editrice a tutti gli effetti con la particolarità che siamo anche produttori.

– Ossia?

M: Oltre la pubblicazione abbiamo sceneggiatori, disegnatori, coloristi cioè tutta la squadra necessaria per gestire interamente un prodotto. È rimasta però l’idea della formazione con degli stage. Abbiamo lanciato talenti come Pasquale Qualano e Barbara Ciardo che poi sono andati a disegnare per grandi case.

– La conquista degli USA un mercato difficile viste le case prestigiose americane.  

M: Nel 2010 siamo sbarcati negli USA, unica casa editrice europea a farlo direttamente senza cedere la licenza a case americane. Extinction seed (I semi dell’estinzione) è arrivato nei primi 200 titoli e considerato che siamo direttamente noi a proporre il prodotto  è una bella vittoria.

– Quale è il vostro genere di storie?

M: Stiamo creando delle storie basate sullo sviluppo di universi paralleli. Si parte dal nostro e poi entriamo in questi mondi.

– Quanti albi pensate di proporre di uno stesso fumetto?

M: In genere programmiamo pochi albi al massimo una dozzina.

– E se doveste scoprire un personaggio che entra nel cuore dei lettori non superereste questa quota?

M: Difficile dirlo a priori. Certamente ritengo che una volta sviluppata storia e personaggi non bisogna poi esagerare. Un personaggio oltre non può dare.

– I  vostri successi americani vi hanno favorito in Italia.

M: Sì. È paradossale, ma dopo lo sbarco negli USA il mercato italiano ha richiesto i nostri prodotti e nel 2011 siamo entrati in Messaggerie e libri Italiani, circuito che ci permette di essere distribuito anche nelle librerie e non solo nelle fumetterie.

Altro dato curioso il mercato italiano ci ha snobbato quando il prodotto aveva costi accessibili, ora con l’edizione cartonata più costosa, quasi da collezionisti siamo più richiesti.

– Quale futuro per il fumetto? Il mercato dei videogiochi e del cinema pesca nel mondo del fumetto e il fumetto?

M: Il fumetto in sé per sé è in espansione. Il problema è la contrazione delle vendite. I giovani nell’epoca del social network non hanno voglia di andare in fumetterie tradizionali, che prima erano occasioni di socializzazione e di evasione da casa. Occorre ripensare il prodotto come viene venduto.

– Una sorta di e-book? Il fumetto di carta è destinato a morire?

M: Il fumetto di carta non morirà mai perché ci sarà sempre il collezionista che vorrà sentire il fruscio della carta e toccarla, un po’ come succede con il vinile che non è del tutto scomparso, ma è rimasto per pochi.

Occorre che ci si confronti su come presentare il prodotto, magari utilizzando i social network. Certo la soluzione non è semplice.

– Giuliano Monni è anche il direttore della Scuola Internazionale di Comics a Napoli.

M: Sì. Abbiamo aperto una filiale.

– Mi ha colpito che c’è anche un corso sui manga.

M: Attenzione. Abbiamo un’insegnante giapponese, ma lei può solo insegnare il background culturale che c’è dietro il manga. Un manga è strutturato in maniera diversa, la tecnica alla fine è l’ultima cosa. Un europeo non potrà mai arrivare a disegnare un manga. Al massimo si può pensare a inventare uno stile ibrido.

In Giappone non  chiamerebbero mai un europeo a disegnare un manga perché esso appartiene alla loro cultura.

– Progetti futuri?

M: Contiamo di sviluppare gli universi paralleli delle tre protagoniste e poi di chiedere ai lettori quale è il più gradito e quale la storia che deve essere sviluppata. Inoltre faremo Killer loop il prequel di Extinction seed.

Magrina Di Mauro