MERCOLEDI 12 SETTEMBRE 2012. E…STASERA CHE FACCIAMO? POSITANO-VILLA FONDI O VILLA FAVORITA, LA JUTA A MONTEVERGINE.

12 settembre 2012 | 10:13
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MERCOLEDI 12 SETTEMBRE 2012. E…STASERA CHE FACCIAMO?  POSITANO-VILLA FONDI O VILLA FAVORITA, LA JUTA A MONTEVERGINE.

Che facciamo il giorno dopo. Barman in Passerella a Villa Fondi  https://www.facebook.com/photo.php?v=4558903254884  eccovi il filmato,Abbiamo incontrato LA PIANO DA BERE,serata dai ritmi incalzanti e leggermente alcolici, tutti a bere,anche i meno avvezzi a sorseggiare mojto.La presenza del sindaco ha qualificato la manifestazione di Luigi Gargiulo, ma il motore è Paola Montanari come sempre. Grande spettacolo del New Wind Ensemble, contrassegnato da lirica, emozioni e armonia, l’acustica non era delle migliori, ma in compenso ci hanno fatto conoscere una canzone- villanella dedicata alla Madonna della Lobra scritta da Cangiani e musicata da Franco Nico, veramente pregevole. Bravi ,tutti bravi, il trucco è che non c’è solo buona musica e canzoni, ma anche una parvenza di teatro napoletano, Prestileo cantante attore,Teresa narratrice, le ballerine, Vito tra il pubblico, la Vanna alla fisarmonica, la Luisa alla tastiera e poi tutti gli altri.

 Oggi scegliamo tra villa fondi e Villa Favorita,distanti 50 km l’una dall’altra, una propone il film selezionato da Antonio Volpe e l’altra la cantante Giorgia, a pagamento. In coda dettagli sul film. Filosofi e tarantati troveranno i appuntamenti dei prossimi giorni per potersi organizzare.

 mercoledì 12 settembre 2012 ore 20,00 ” Incontri al Buio …sotto le stelle ” Villa Fondi a Piano di Sorrento.

 Mercoledi’ 12 al Parco sul Mare di Villa Favorita concerto di Giorgia.

  mercole 12 settembre Positano Spiaggia Grande  “il sogno americano-canzoni e iti” Roberto Ruocco Dafne Martini.

 Triotarantae Musicadellatradizione
Prossimi appuntamenti con il Triotarantae :
14 settembre Casertavecchia, ospite Lello Giulivo
15 settembre Succivo, (CE), ospite Fiorenza Calogero
16 settembre Cercola, (NA)

INVITO MERCOLEDì ORE 20 A VILLA FONDI CONTINUA LA RASSEGNA DEL CINEMA “INCONTRI AL BUIO SOTTO LE STELLE”(29ma ed.) PATROCINATA DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PIANO DI SORRENTO…

DI SEGUITO LA SCHEDA DEL FILM…”ANONIMOUS”

NON MANCATE: è DAVVERO UN BEL FILM!

Ambientato durante i disordini politici dell’Inghilterra elisabettiana, “Anonymous” affronta una questione che per secoli ha affascinato studiosi e brillanti intellettuali quali Mark Twain, Charles Dickens, e Sigmund Freud, e cioè: chi ha realmente scritto tutte le opere che sono state attribuite a William Shakespeare? Gli esperti ne hanno discusso, sono stati scritti numerosi libri sull’argomento e gli studiosi hanno dedicato la loro vita per difendere o sfatare teorie riguardanti la paternità delle opere più famose della letteratura inglese. “Anonymous” offre una possibile risposta, concentrandosi su un momento in cui gli scandalosi intrighi politici e le illecite storie d’amore alla Corte Reale sono portati alla luce nel luogo più inaspettato: il teatro di Londra.

“Anonymous” è un film del 2011 diretto da Roland Emmerich e con protagonisti Rhys Ifans, Vanessa Redgrave e Rafe Spall. Il film si basa sulla controversia dell’attribuzione delle opere di Shakespeare, secondo la quale le opere del drammaturgo sarebbero in realtà state scritte da un aristocratico elisabettiano, Edward de Vere, diciassettesimo conte di Oxford. Il film parla della vita di Edward de Vere dalla sua infanzia fino alla vecchiaia, vista attraverso gli occhi del poeta Ben Jonson e attraverso vari flashback. Il nobile Edward de Vere è un bambino prodigio nel campo della letteratura fin dall’età di nove anni e si esibisce a corte in una prima versione della commedia “Sogno di una notte di mezza estate” nel ruolo di Puck, da lui stesso scritta, davanti ad una giovane regina Elisabetta I che ne è deliziata. Dopo la morte dei genitori, il ragazzo viene cresciuto in casa di William Cecil, primo consigliere della regina, in un clima puritano e repressivo.

Anni dopo, il giovane De Vere uccide un uomo (in un modo che ricorda l’omicidio di Polonio nell’ “Amleto”) e Cecil ne approfitta per ricattarlo, costringendolo a sposare sua figlia Anne e a rinunciare alla scrittura. In seguito De Vere diventa l’amante della regina generando, senza saperlo, un figlio illegittimo che viene dato in adozione e diventa Henry Wriothesly, terzo conte di Southampton. Le opere di De Vere non vengono mai pubblicate, dal momento che il teatro è considerato disdicevole e viene ostacolato dalla ottusa censura dei potenti burocrati di corte, che temono la satira contro il potere. De Vere inoltre trascura il proprio patrimonio, assai ingente in origine ma già ridotto dai prelievi di Cecil, preferendo agli affari la letteratura, andando sempre più verso la rovina economica. Gli viene inoltre proibito di frequentare la corte non godendo più dei favori della regina Elisabetta.

Nonostante ciò, verso la fine dell’età elisabettiana, Edward trova un modo per mettere in scena le sue opere: attribuire il suo lavoro ad un altro. Chiama pertanto un giovane e promettente poeta, Ben Jonson, e lo convince ad accettare, imponendogli il segreto sul loro accordo. Jonson tuttavia disdegna il compito assegnatogli, preferendo impegnarsi nella scrittura delle proprie opere. In tal modo i manoscritti di De Vere vengono in mano ad un semplice attore, quasi illetterato, di nome William Shakespeare, che decide di presentare come proprie le opere, che godono di un successo crescente sia tra il popolo che frequenta i teatri sia a corte, dove la regina è una grande appassionata di teatro.

De Vere nel frattempo continua a fornire i manoscritti di altre sue opere a Jonson, affinché vengano rappresentate in teatro e godute dal pubblico seppure col nome di Shakespeare, il quale nel frattempo è divenuto comproprietario di un teatro, il Globe. Anche la censura di stato sembra risparmiare il teatro di Shakespeare. Gli altri drammaturghi e commediografi iniziano a provare invidia per il successo del nuovo autore; tra questi vi è Christopher Marlowe, che in segreto fa la spia per conto delle autorità. Marlowe capisce che né Shakespeare, né Ben Jonson sono i veri autori di queste opere eccezionali, scoprendo infine che si tratta del diciassettesimo conte di Oxford. Marlowe cerca di ricattare prima Jonson poi Shakespeare per ottenere denaro, ma poco dopo viene trovato morto. A sua volta Shakespeare si presenta a De Vere e gli estorce forti somme per continuare ad impersonare l’autore e mantenere il segreto.

A far da cornice a queste vicende vi sono gli intrighi storici tra la famiglia Tudor e la famiglia Cecil per decidere il successore della regina Elisabetta I, e in particolare i retroscena della cosiddetta “cospirazione di Essex” da parte di Robert Devereux, II conte d’Essex nel 1601. Essex, partito insieme a Henry per l’Irlanda a sedare una rivolta, viene accusato di tradimento contro la regina a causa di un inganno tesogli da Robert Cecil. Decisi a marciare contro Cecil, Robert e Henry chiedono aiuto a Edward, il quale prima scrive il “Riccardo III” rappresentandolo gobbo (come Robert Cecil) e poi chiede a Shakespeare di rappresentarlo al “Globe” in modo da incitare la folla alla rivolta contro il consigliere della regina.

Il piano funziona ma Ben Jonson, geloso della fama non meritata che si sta guadagnando Will, fa la spia alla Torre. In questo modo Cecil resce a sedare la folla e a sconfiggere Essex facendolo accusare di insurrezione e tradimento contro la regina. De Vere riesce a convincere Elisabetta a non far giustiziare Henry, promettendole di mantenere il silenzio sulle vere origini del giovane nobile. La regina prende commiato da Edward dicendogli che non vedrà mai il proprio nome sulle sue commedie. De Vere viene inoltre a sapere di essere egli stesso figlio della regina (quand’ella era molto giovane) e quindi di aver commesso non intenzionalmente incesto con la madre.

Dopo la morte della regina, James di Scozia diventa sovrano col nome di Giacomo I, anche se le speranze di Cecil per l’instaurazione di un regime più puritano vanno in frantumi quando il nuovo re esprime il desiderio di vedere più opere di Shakespeare. Shakespeare si ritira col suo maltolto a Stratford per diventare un uomo d’affari, mentre de Vere muore nel 1604 dopo avere affidato i suoi preziosi manoscritti a un pentito Ben Jonson. Cecil tuttavia desidera ancora i manoscritti per distruggerli. In seguito all’incendio che devasta il Globe li crede bruciati, mentre Jonson scopre in seguito che sono sopravvissuti alle fiamme. Tuttavia, la ‘verità’ che Edward de Vere, non il quasi analfabeta Shakespeare, è il loro vero autore è destinata a rimanere nascosta.
In un’intervista al “Wall Street Journal” il professore universitario e studioso di Shakespeare James Shapiro, nel novembre del 2011 accusò pesantemente il regista germano-statunitense Roland Emmerich, reo, a suo dire, di avere avuto l’ardire di rielaborare una teoria vecchia di 90 anni, formulata per la prima volta da J. Thomas Looney nel 1920 nel libro “Shakespeare identified”, teoria per la quale sarebbe Edward de Vere, nobiluomo dell’epoca e poeta di minor fama, e non l’attore originario di Stratford on Avon, il vero autore delle opere di William Shakespeare. Lo stesso Emmerich rispose altrettanto pesantemente al professore

Ecco una intervista al regista , divisa in due parti, in cui elenca le 10 ragioni a favore della sua tesi:

http://www.badtaste.it/articoli/excl-anonymous-roland-emmerich-spiega-linganno-shakespeariano

http://www.badtaste.it/video/anonymous-le-10-ragioni-2

L’INTERO PROGRAMMA DI SETTEMBRE: http://telestreetarcobaleno.tv/spettacolo/spettacolo/incontri-al-buio-sotto-le-stelle-continua-anche-a-settembre-4436.html