MERCOLEDI 19 SETTEMBRE 2012. E…STASERA CHE FACCIAMO? INCONTRI AL BUIO-NAPULEGNBOTANICA E JAZZ NELL’ANFITEATRO DI AVELLA.
Un plauso ad Antonio Volpe e Adele Paturzo per l’organizzazione degli incontri al buio, oggi ci presentano UN TOCCO DI ZENZERO. Ai tanti maestri fotografie appassionati di botanica, vedo in giro su face book bellissime foto di piante e fiori, propongo il congresso di Botanica che quest’anno è organizzato dall’università del Sannio a Benevento, può apparire distante , ma quattro amici in macchina, considerando che in genere la pausa pranzo è a carico dell’università, si può fare . Il popolo dei tammorrari troverà ad attenderli zi gennarino a san Gregorio Armeno, Napoli.
Che facciamo il giorno dopo. Ieri abbiamo goduto dei fuochi in onore di Santa MAria del LAuro. Spettacolari, non ad un ora tarda , verso le 21.30, Sul molo danzavano le scie luminose, strabiliando il pubblico. Fuochi a due bocche quasi in conversazione, Una insistete pioggia a salici piangenti e capelvenere per 20 minuti. Gran finale sempre in duoetto armonico e canoro.
MERCOLEDì 19 settembre ORE 20 “INCONTRI AL BUIO” LA BIBLIOTECA COMUNALE IN VIA DELLE ROSE(PIANO DI SORRENTO)
Sullo schermo un piccolo capolavoro che è una grande storia d’amore, amore per la cucina e i suoi segreti, amore per il proprio paese e amore …
per un ricordo di bambino e le donne che ha conosciuto.
“Un tocco di zenzero”(Grecia, Turchia,2003)di Tassos Boulmetis. Con Georges Corraface, Tassos Bandis, Basak Köklükaya, Ieroklis Michaelidis, Renia Louizidou. Genere:Drammatico, durata 108 min.
Fanis, professore di astronomia ad Atene, deve rimandare le sue vacanze per l’arrivo improvviso di suo nonno che non vede da anni. Organizza un pranzo per lui e per i suoi amici, ma nonno Vassilis non arriva. È l’occasione per Fanis di fare un viaggio indietro nella memoria, al tempo in cui, bambino, passava la gran parte del tempo a giocare con l’amata Saime nel negozio di spezie del nonno a Costantinopoli, e poi al giorno della deportazione in Grecia e a come la sua vita ne sia stata segnata per sempre. Conosciamo così una famiglia in cui la cucina ha un ruolo fondamentale e le cui vicende sono sì centrali, ma sono anche il mezzo per raccontare una storia più ampia, quella del sanguinoso rapporto tra Turchia e Grecia nel secondo dopoguerra
Piatti greci con spezie turche. Ricette elleniche e sapori orientali.
Il film prende quota quando in un lungo flash back(che ricorda il cinema di Tornatore di “Nuovo Cinema Paradiso”)seguiamo le giornate del piccolo Fanis, che cresce nella bottega del nonno che commercia in spezie a Costantinopoli. Ha una grande passione per i piatti e la gastronomia della sua famiglia di origine greca.
Ma Fanis è costretto a lasciare la sua città quando nel 1964, a causa del conflitto fra Turchia e Grecia per Cipro, i greci di Istanbul sono deportati in patria.
Fanis lascia là il nonno e le sue spezie, la sua amica Saime, di cui resterà innamorato tutta la vita, e il suo cuore.
Grande successo in patria (dove ha avuto più di un milione di spettatori, secondo solo a ‘Titanic’), “Un tocco di zenzero” di Tassos Boulmetis è una storia d’amore, amore per la cucina e i suoi segreti, amore per il proprio paese e amore per un ricordo di bambino.
L’intervista rilasciata dal regista a Venezia nel 2005….
” Il titolo cambia per ogni paese in cui il film è distribuito. In Grecia come si chiamava il suo film?”
-“Il titolo originale è POLITIKI CUSINA che ha un doppio significato in greco ed è intraducibile. Il gioco di parole è fra la cucina della polis, della città (Istanbul), la cucina che viene da Costantinopoli e la cucina politica.
Da una parte volevo parlare delle tradizioni culinarie della minoranza dei greci in Turchia e dall’altra mostrare, attraverso il rito del cucinare, come la politica possa interferire nella vita privata”.
“Nella versione italiana il film si chiama ‘Un tocco di zenzero’. Qual è il valore simbolico dello zenzero?”
-“Le spezie hanno un valore allegorico nel film che proviene dall’atto rituale che il nonno insegna al nipotino Fanis. Il suo insegnamento è quello di affrontare il mondo, i problemi politici, interpersonali e sentimentali attraverso l’uso delle spezie nei vari cibi per dare gusto alla vita”.
“Quanto della sua vita ha messo nel film?”
-“L’80 % della storia è autobiografica. Ho vissuto più o meno tutto quello che capita al protagonista e con la stessa intenistà. L’unica parte inventata è l’ultima quando Fanis torna nella Istanbul di oggi e ritrova i suoi parenti. Il film è diviso in tre parti: gli antipasti, il piatto principale e il dessert. Gli antipasti e il piatto principale li ho vissuti in prima persona, il dessert me lo sono inventato ed è forse la parte più politica del film”.
” Le relazioni tra Grecia e Turchia non sono state facili nel passato. Come vanno adesso?”
-” Nella Turchia contemporanea ci sono molti conflitti tra gruppi e culture diverse. Si desidera guardare all’Europa ma c’è anche un’attrazione verso Oriente, in particolare i nostalgici di Kemal. La maggior parte della classe benestante sostiene queste nostalgie, mentre la popolazione più povera è pro Islam e vede con scetticismo la convivenza della Turchia in Europa. Secondo me ci vorranno ancora anni per la Turchia per avere un’identità veramente europea”.
“Lei ama cucinare e cosa in particolare?”
-“Io so cucinare ma non lo faccio mai solo per me. Cucino per i miei amici quando li invito a cena. Non cucino per nutrirmi perché la mia vita ha preso un ritmo intenso che non trovo il tempo. Conosco un paio di piatti di Istanbul e quelli faccio. In particolare amo il fegato fritto con le cipolle e un piatto a base di fagioli rossi”.
“Se dovesse suggerire un piatto della cucina di Istanbul per iniziare ad avvicinare questa gastronomia?”
-“Vi suggerisco il mio piatto preferito che è un puré di melanzana con lo spezzatino di carne e la salsa di pomodoro”.
XVII edizione del Pomigliano Jazz Festival
Concerto-evento degli inglesi Incognito con special guest il crooner catanese Mario Biondi
mercoledì 19 settembre Avella – Anfiteatro Romano INCOGNITO special guest Mario BIONDIplatea 25 euro – gradinata 15 euro
Complesso Universitario di Sant’Agostino, Benevento 18 al 21 settembre 2012
107° Congresso della Società Botanica Italiana
siamo lieti di invitarVi al 107° Congresso della Società Botanica Italiana organizzato dall’Università degli Studi del Sannio che si terrà presso il Complesso Universitario di Sant’Agostino, Benevento dal 18 al 21 settembre 2012 e si concluderà il 22 settembre con un’escursione floristico-culturale dalla Cipresseta di Fontegreca al parco paleontologico e naturalistico di Pietraroia (Sannio Beneventano).
Si tratta di un Ateneo e, soprattutto, di una città e di una provincia, in cui la Società Botanica Italiana svolge per la prima volta il suo Congresso annuale.
Il Polo universitario di Benevento costituito dalle Facoltà di Economia, Ingegneria, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e Scienze Economiche ed Aziendali, nato come sede gemmata dell’Università di Salerno, ha acquistato piena autonomia amministrativa e didattica a decorrere dal 1 gennaio 1998 (D.M. 29/12/1997) come Università degli Studi del Sannio di Benevento. Nel quadro della formazione universitaria nazionale l’Ateneo sannita si distingue per un progetto culturale complesso, caratterizzato, per un verso, da percorsi formativi di forte specializzazione, tali da qualificarlo come sede di rilievo nazionale per determinati ambiti disciplinari; per l’altro, dal ruolo promozionale che l’Università si propone nel processo di sviluppo del sistema economico e sociale della Campania, e in particolare delle sue aree interne. La scelta di un’ipotesi di insediamento delle strutture universitarie (Rettorato, Direzione amministrativa, Presidenze di Facoltà, Biblioteche, Aule didattiche, Foresteria, Mensa, Centro linguistico, Laboratorio informatico) secondo logiche di forte integrazione con il territorio diviene, pertanto, tappa indefettibile per la creazione di quel sistema Università – Città che riassume la migliore tradizione universitaria italiana e che esprime, innanzitutto, un’opzione culturale specifica e di elevato impegno civile, destinata a valorizzare l’insieme delle potenzialità preesistenti nell’area, urbanistiche, edilizie e sociali.
La sede del Congresso è l’Ateneo Sannita, e quindi, il Congresso sarà realizzato all’interno del Complesso Universitario di Sant’Agostino. Tale Complesso Universitario, costituito dalla Chiesa di Sant’Agostino e l’annesso convento si trova nel medievale Rione Trescene. La Chiesa con l’annesso convento agostiniano sembra essere sorta intorno al 1300 su di un precedente tempio di Iside, non ancora riscoperto, benché l’esistenza sia attestata da vari reperti.
Università degli Studi del Sannio,
Piazza Guerrazzi, 1
82100 Benevento, Italy
email: segreteria.sbi@unisannio.it
prof. Carmine Guarino, Università del Sannio (cell.3452628342-0824305156)
prof. Rosaria Sciarrillo, Università del Sannio (cell.3452628430-0824305156)
Sabato 22 settembre
9.30 ESCURSIONE POST-CONGRESSUALE FLORISTICO- CULTURALE DALLA CIPRESSETA DI FONTEGRECA AL PARCO PALEONTOLOGICO E NATURALISTICO DI PIETRAROJA (SANNIO BENEVENTANO)
L’escursione sociale del Congresso partirà dalla Cipresseta di Fontegreca e si concluderà nel territorio di Pietraroja, situato alle falde del monte Mutria, una delle principali vette del complesso.
Fontegreca, alle pendici occidentali del Matese campano nella provincia di Caserta, nasce intorno all’anno mille grazie ai pastori di Gallo e Letino che d’inverno si servivano dei pascoli di fondo valle per le loro greggi. Sul suo territorio insiste la Cipresseta, che si estende, per circa 70 ha, tra il Bosco dei Zappini e la vallata del fiume Sava. La formazione forestale è assolutamente atipica, caratterizzata per il 90% da un ecotipo di cipresso della varietà horizontalis, tra i pochi resistere a una malattia, il cancro della corteccia, che ha messo a rischio la sopravvivenza di questi alberi. Il Bosco degli Zappini, a destra del Sava che in quel tratto attraversa una gola di natura calcarea dai ripidi profili, si presenta come ceduo misto di carpino bianco e roverella. Si afferma a quota 400 il cipresso, esteso verso valle fino a trasformare l’area in una cipresseta pura. La sua rapida diffusione a scapito del preesistente ceduo di cerro, leccio e orniello determina l’esclusiva peculiarità di questa foresta che si presenta notevole anche sotto il profilo faunistico per la presenza di famiglie di rapaci e mammiferi.
Il massiccio calcareo del Matese sul versante beneventano (Pietraroja) rappresenta una interessante area di transizione tra l’Appennino centrale e quello meridionale; nell’area si potranno osservare le comunità arboree e arbustive, le praterie montane e submontane, la vegetazione degli affioramenti rocciosi, quella casmofitica delle rupi calcaree – correlati ai diversi ambienti presenti in tale settore del massiccio e ai differenti usi del suolo.
Durante l’escursione è inoltre prevista una visita del sito geo-paleontologico di Pietraroja, dove nel 1981 è stato rinvenuto il fossile di un cucciolo di Scipionyx samniticus, un dinosauro carnivoro attualmente in mostra nel Museo Archeologico di Bene-vento e noto col soprannome giornalistico di “Ciro”. Nel corso della visita nel sito paleontologico sarà possibile osservare anche fossili marini risalenti ad un periodo compreso tra il Triassico e il Cretaceo.
Mercoledì 19, (ore 19) e domenica 23 settembre (ore 18,30)Complesso Monumentale di San Gennaro all’Olmo e San Biagio Maggiore, (via San Gregorio Armeno, 35),
è di scena ‘Napulegna’, uno spaccato artistico dedicato a Partenope. L’evento coincide volutamente con la festa di S. Gennaro, patrono di Napoli, in quanto la sede napoletana della Fondazione è proprio all’interno della più antica chiesa dedicata dai napoletani al santo.
Un ricco varietà di canzoni, poesie, melodie, teatro, tammorre ed allegria diretto da Emanuele Canzano, con: Alessandro D’Alessandro, Milena Gragnaniello, Luigi Dragone, Nico Da Zara, Vincenzo De Simone, Alberto Arrichiello, Nino Orfeo, Patrizia Pugliese e con la partecipazione straordinaria di Zì Giannino.
La serata dà il via alla Rassegna, un vero e proprio percorso culturale dedicato a Napoli ed ai napoletani, che si svolgerà presso la sede napoletana della Fondazione Vico e che prevede un programma ricco di eventi: commedie, concerti, aste benefiche, seminari e tanto altro. Il ricavato verrà devoluto per l’ultimazione dei lavori di restauro dell’antica Chiesa di San Biagio Maggiore, d’epoca costantiniana, rimasta murata per quasi quarant’anni in condizioni disastrose, ristrutturata già in buona parte dalla stessa Fondazione, anche grazie all’impegno del movimento ecologista europeo FareAmbiente.
Per info e prenotazioni: 339 17 006 17 – oggimidiverto2012@libero.it – fondazionegbviconapoli@gmail.com
Per quanto riguarda la programmazione della Rassegna permanente teatrale e musicale “Oggi mi diverto”, numerosi gli artisti e le formazioni teatrali e musicali che hanno dato la propria adesione all’iniziativa. Tra essi: il Duo Marsé, Compagnia Borgo Orefici, I Teatri di Seta, I Giullari di Dio, Pinball Wizard, Teatro in Fabula, Pastelli a Cera, la Bottega dei Quattro, la Compagnia Arcoscenico, Roberto Azzurro, Marilena Gragnaniello e i Tammurriati, Massimo Masiello, Stefania Stella Granato, Fulvio Pastore, Nino Orfeo, Pasquale Cirillo, Enzo & Floriana, Pina Di Gennaro, Ensemble Caruso, The Gentlement’s Agreement, ai quali vanno aggiunti i nomi dei protagonisti di Napulegna, che saranno impegnati anche in altri eventi.
La programmazione avrà cadenza mensile e comprenderà anche attività dedicate ai bambini, ai disabili, e vari laboratori creativi infrasettimanali. I weekend saranno invece riservati agli spettacoli.