di Salvatore Caccaviello
Sorrento – In questi giorni sull’ Albo Pretorio on line del Comune di Sorrento è stato pubblicato con prot. n. 38662 del 19/09/2012 a firma del Dirigente del IV Dipartimento Ing. Alfonso Donadio, l’ingiunzione alla demolizione ed al ripristino dei luoghi delle opere abusivamente realizzate lungo la scogliera della “Pignatella” in via Marina di Puolo. La vicenda inizia quando a seguito di un primo sopralluogo effettuato nel Maggio del 2012 dai Tecnici dell’ UTC di Sorrento, con a capo l’ Architetto Daniele De Stefano,diretti dall’ Ingegnere Alfonso Donadio e dal Personale del Commissariato di Sorrento al Comando del Vicequestore Antonio Vinciguerra, fu effettuato un primo sequestro.in tale occasione fu rilevato che “era stata realizzata su area di proprietà del Demanio Marittimo un tavolato in legno delle dimensioni di circa mt 20,00 x 9,00 per una superficie di mq 180,00, con sottostante struttura di sostegno in travetti e profilati metallici infissi nella sottostante scogliera calcarea”. A seguito a tale sopralluogo per le opere contestate fu emesso l’avvio di un procedimento amministrativo regolarmente notificato. Successivamente nel giugno del 2012 fu effettuato un sopralluogo da parte del personale della Polizia Municipale di Sorrento che constatarono l’avvenuto ripristino dei luoghi con lo smontaggio di tutto il tavolato e della relativa sottostruttura di sostegno. A questo punto si pensava che la questione potesse essere definitivamente archiviata, invece a seguito di un ulteriore sopralluogo effettuato, sempre da parte degli Agenti della Polizia Municipale di Sorrento, si accertò che la struttura in un primo momento abbattuta era nuovamente in corso di realizzazione. Infatti gli Agenti poterono rilevare che “in assenza di titoli abilitanti era nuovamente in corso di realizzazione una struttura costituita da montanti verticali in metallo…infissi nella roccia e sormontati da travi orizzontali in legno il tutto per una superficie avente le dimensioni di circa 180 mq”. Per tali opere abusivamente realizzate fu emesso un nuovo avvio del procedimento amministrativo regolarmente notificato. Nel frattempo i protagonisti di tale opere abusive, che operano lungo la scogliera con attività di affitto lettini e ombrelloni, facevano pervenire agli Uffici Comunali delle osservazioni in merito alle opere contestate dichiarando che erano in possesso di Autorizzazione a carattere temporaneo limitata al solo periodo connesso alla balneazione rilasciata dal Dirigente del III Dipartimento. L’Ufficio Comunale ribatteva che l’autorizzazione in possesso ai “gestori” era stata rilasciata ai soli fini dell’occupazione demaniale marittima con una motivazione alquanto singolare: nel limite di porre in opera dei tavolati sormontanti dei piccoli avvallamenti esistenti nella scogliera colmi di acqua piovana per l’eliminazione della problematica che ha determinato la proliferazione di insetti e di cattivo odore… quando è evidente a tutti gli avventori della Pignatella che tali spazi così realizzati servono per posizionare i lettini da affittare. Si faceva notare quindi che le opere contestate non rientravano affatto in quelle, autorizzate. Che le opere sono da ritenersi abusive in quanto prive delle dovute autorizzazioni tra le quali il parere della Soprintendenza del preventivo e deposito dei Calcoli Strutturali. Senza forse tenere presente che tali opere sono stare realizzate su area appartenente al Demanio Marittimo i cui beni sono identificati oltre che dal Codice Civile anche dal Codice della Navigazione. Ora con l’ulteriore ingiunzione alla demolizione ed eventuale ricorso al Tar si spera di porre fine a quella che è sembrato agli occhi di tanti cittadini sorrentini un ulteriore sfregio ad una delle zone più belle ed apprezzate del nostro territorio. Con la decisione del Dirigente di porre fine, si spera in modo definitivo,a tale abuso si possa fare in modo che la legalità imperi su questa scogliera sotto tutti i punti di vista. Si spera inoltre che le Autorità facciano pienamente luce su ulteriori eventuali abusi realizzati in tale luogo che rappresenta forse l’ultimo baluardo dell’accesso libero al mare per tanti cittadini sorrentini. 21 settembre 2012 – salvatore caccaviello positanonews