Meta Sorrento Penisola sorrentina sul quindicinale in edicola il numero 4 di Positanonews il pezzo integrale. Carlo Sassi a tutto campo sull’amministrazione Trapani.L’ex sindaco di Meta nutre sospetti sull’incarico del legale Paola Astarita: “Nello specifico – dice – è stato trasferito il geometra Cacace dall’ufficio urbanistico a quello di vigilanza, pare per fare l’inventario dei segnali stradali” ma, per questo trasferimento sarebbe mancato, sostiene Sassi, il decreto del Sindaco. Questo potrebbe portare un danno economico, un aggravio di spese per l’ufficio tecnico, perché l’ingegnere Russo, capo dell’ottava area, avrebbe richiesto consulenti: “un geometra e un amministrativo con laurea in giurisprudenza”. Ad essere chiamata è stato l’avvocato Paola Astarita, “per una consulenza all’ottava area sul regolamento per gli abusi edilizi, regolamento chiarissimo che indica cosa fare caso per caso”. Qui, per Sassi ci sarebbe un’incongruenza: “Da una parte si sposta un tecnico e dall’altra si chiede un tecnico per carenza di personale negli uffici”.
Non può mancare un accenno alla vicenda del Giosuè a Mare e Tito. Il Corriere del Mezzogiorno ha parlato di un probabile ricorso al TAR. “Visto dall’esterno – dichiara Sassi – sembra fatto apposta per prendere tempo sulla vicenda, Se c’è effettivamente il ricorso al Tar, dovrebbe essere avviata un’istanza di prelievo, senza cui non c’è incompatibilità”.
L’ex sindaco interviene anche su un altro argomento scottante a Meta, l’Asilo di Alberi, i cui dipendenti temono per i propri stipendi. “È una situazione preesistente al mio insediamento, chiesi lo scioglimento dell’ente alla Regione per vendere i beni di Alberi, la pratica adesso è in stallo, andrebbe sollecitata”. Profetico visto che dopo l’intervista si sono dimessi gli amministratori
Infine gli chiediamo un parere sulle future elezioni: “Ho costituito un comitato civico per le prossime elezioni, aperto a qualsiasi indirizzo politico e a iscritti o non a movimenti e partiti politici. Il comitato – continua Sassi – si propone di preparare un programma amministrativo condiviso da presentare in sede di elezioni. Si parte dal programma, su cosa vogliamo fare e poi vedremo”.
Enrica Russo