SABATO 3 NOVEMBRE 2012. STASERA CHE FACCIAMO?!! LUCI D´ARTISTA A SALERNO . FOTO

I consueti “consigli” che positanonews fa del calendario eventi più ricco del territorio della Costiera amalfitana e penisola sorrentina che trovante nelle nostre sezioni o nel calendario delle manifestazioni in Campania oggi il primo piano L’evento principe è l’accensione  delle luci  a Salerno in allegato reportage fotografico di Pica

SALERNO -LUCI SULL’ARCHITETTURA

 L’appuntamento con l’inaugurazione è fissato per sabato 3 novembre, alle ore 17.30, nella villa Comunale di via Roma alla presenza del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Ospite d’onore dell’evento l’attore Michele Placido attualmente impegnato al Teatro Municipale Giuseppe Verdi con “Re Lear”. L’inaugurazione, dopo la villa comunale, proseguirà poi con una passeggiata a piedi per le strade del Centro Storico per ammirare le opere fino a Piazza Flavio Gioia. Tra le novità, il gemellaggio con Stoccolma e la slitta di Babbo Natale che, rispetto agli anni precedenti in cui era esposta in piazza Caduti di Brescia a Pastena, sarà installata in piazza Gian Camillo Gloriosi a Torrione. ante le novità di questa edizione tra elfi, draghi, universi, foreste glaciali, tappeti volanti e tanto altro ancora, che saranno esposti – fino al mese di gennaio – nelle strade e nelle piazze di tutto il capoluogo. Sotto le luci finiranno anche le opere dei grandi architetti convocati in città per rifare il suo maquillage, come :Oriol Bohigas (Piano Urbanistico comunale), Zaha Hadid (Stazione Marittima), Ricardo Bofill (Piazza della Libertà e piazza della Concordia-Mazzini), David Chipperfield (Cittadella Giudiziaria), Tobia Scarpa (PalaSport), Santiago Calatrava (Marina d’Arechi Port VIllage), Massimiliano Fuksas (Riqualificazione di Fratte), Jean Nouvel (area ex Pastificio Amato), Nicola Pagliara (Grand Hotel Salerno), Rui-Sanchez (Parco dunale Marino),

Sabato 3 novembre RAVELLO , l’Auditorium Niemeyer (ore 21.15) ospiterà due dei vincitori del Premio Nazionale delle Arti, dando così spazio alle nuove promesse della musica italiana. A calcare il palcoscenico il Five Coast Quintet – gruppo nato nel 2012 all’interno del dipartimento Jazz del conservatorio di Rovigo – e il pianista Daniele Paolillo. La serata si articolerà in due set distinti: il primo vedrà i cinque componenti della formazione veneta (Nazzareno Brischetto, tromba e flicorno; Michele Tino, sax alto; Roberto de Nittis, piano e tastiera; Glauco Benedetti, tuba; Diego Pozzan, batteria) esibirsi in un repertorio jazz costituito quasi interamente da brani originali. Il secondo set, di stampo decisamente più classico, avrà come protagonista il giovane e talentuoso pianista calabrese Daniele Paolillo alle prese con alcune delle pagine più belle di Brahms e Listz.

BAR MARIANIELLO  PIAZZA COTA PIANO DI SORRENTO
MAPUCHE
sabato 03 novembre 2012, ore 22:00

Enrico Lanza è l’anima di Mapuche. L’idea nasce in una stanzetta con chitarre scordate e una voce piena di ragni, di granchi, di rane e altre cose un po’ strane, per gioco e per amarezza. Del 2008 è il primo provino di tre brani. L’anno successivo esce “La parte peggiore”, a cura di Alessandro Aiello (Canecapovolto) e Sebastiano Pennisi: un video interamente basato sulle canzoni di Mapuche. Il 2011 è la volta del primo EP ufficiale, “Anima Latrina” (Doremillaro (sb) Records), e dell’album “L’uomo nudo” (Viceversa Records), undici canzoni sospese tra ironia e rabbia, in cui Mapuche vuol svelarsi in altrettanti aspetti diversi di sé. Ecco perché L’uomo nudo.DEO

Enrico Lanza è l’anima di Mapuche. L’idea nasce in una stanzetta con chitarre scordate e una voce piena di ragni, di granchi, di rane e altre cose un po’ strane, per gioco e per amarezza. Del 2008 è il primo provino di tre brani. L’anno successivo esce “La parte peggiore”, a cura di Alessandro Aiello (Canecapovolto) e Sebastiano Pennisi: un video interamente basato sulle canzoni di Mapuche. Il 2011 è la volta del primo EP ufficiale, “Anima Latrina” (Doremillaro (sb) Records), e dell’album “L’uomo nudo” (Viceversa Records), undici canzoni sospese tra ironia e rabbia, in cui Mapuche vuol svelarsi in altrettanti aspetti diversi di sé. Ecco perché L’uomo nudo.