Sorrento, la società non è in confusione ed è sana
Nell’incontro con la stampa chiarite varie questioni ed è ritornato il portiere Rossi
SORRENTO – Negli ultimi giorni si era parlato e scritto che la società costiera era in confusione e non si sapeva chi doveva prendere le decisioni con il mister che non sapeva a chi rivolgersi ed ecco che nell’incontro con la stampa sono stati chiariti vari punti.
Tutto questo era partita dall’ultima conferenza stampa di mister Bucaro prima dalla trasferta di Pisa, perché egli si era confrontato con i vari membri della società costiera per prendere delle decisioni importanti specialmente sui giocatori che servivano in questo momento per completare la squadra. I punti chiariti sono stati principalmente sui ruoli societari, che la società va avanti nella continuità con i giovani, che essa non è in vendita, è sana e sarà iscritta al prossimo campionato di 1^ Divisione e che l’unico errore è stato quello di non aver individuato i calciatori giusti. Questo in sintesi la lunga chiacchierata chiarificatrice che si è tenuta all’Hotel Continental a mezzogiorno di giovedì 22 novembre e nella quale erano presenti l’amministratore unico, l’avvocato D’Angelo, il vice presidente Mastellone, il d.g. Scala, il d.s. Avallone e Tonino Pane, mancavano all’appello i due copresidenti Ronzi e Durante. L’amministratore unico D’Angelo nel suo lungo ed esaustivo intervento ha chiarito che “l’incontro è partito dalla mia volontà perché la società deve prendere visone del momento onde evitare che si creino dei malintesi e dia adito a quello che succede sulla società. Questa composizione societaria nasce a luglio perché la società era rimasta senza proprietà, e dopo aver preso atto di ciò grazie ad imprenditori sorrentini abbiamo dato adito ad un progetto”. L’orientamento ormai come lo si è capito già fin dai primi giorni del campionato, anche se gli acquisti sono avvenuti nell’ultimi giorno o quasi del mercato, è come quello che sta avvenendo anche in atre squadre: puntare sui giovani. “Abbiamo pensato di rendere ancora più sana questa società –sottolinea l’avvocato D’Angelo-. E di dare al Sorrento una caratteristica, abbiamo la premura del calcio giovanile. Perciò vicino ai giocatori che avevano e che venivano da un biennale o da un annuale, ci abbiamo affiancato vicino dei giovani. Forse dei calciatori non idonei e ribadisco che l’unica colpa è di non aver individuato i giocatori giusti, però non li abbiamo presi non bravi”. La specifica più importante e che “penso che questa società non è una società di arlecchini. Le persone dalla quale è formata hanno dato un’ossatura e una squadra”. Poi la sua meraviglia è quella di apprendere delle parole dette dal tecnico: “Quando abbiamo costruito la squadra siamo partiti con questo progetto. Con il tecnico ho un rapporto quasi giornaliero, apprendo con meraviglia di questa confusione, io lo chiamerò. E ribadisco che non c’è confusione e le cose vanno dette in società”. Altra questione che ha tenuto banco in estate è stata quella della vendita della società, e su questo ha sottolineato una volta e per tutte che “ho avuto un solo incontro con Giugliano su input del sindaco e mi sono recato all’incontro ed ho visto che il progetto non era condivisibile. Perciò ribadisco che il Sorrento non è in vendita perché la compagine societaria può continuare”. Quale oggi sia il ruolo dell’ex presidente Gambardella risponde, non smentendo che lui è il suo fiduciario anche perché detiene il 97% delle quote societarie (l’altro 3% è del d.g. Scala), che “a gennaio non aveva l’intenzione di lasciare, poi come altri imprenditori che decidono che sia arrivato il momento di lasciare, ha lasciato”. Sulla fuga di Cesarini, che ha lasciato, come lui ha detto, per motivi personali, ha sintetizzato: “Cesarini aveva delle problematiche ambientali. Poi c’è stata la querelle con i suoi procuratori, (che sono tre) e li abbiamo convocati per varie cose”. E da questo poi si ci è messi in moto per ingaggiare qualche altro centravanti, è così nei giorni scorsi è stato preso Bernardo, mentre nelle ultime ore c’è stato anche il ritorno del portiere Gegè Rossi che ha anche firmato e si è anche allenato. Per quel che riguarda il ‘Campo Italia’ conferma che “le licenze strutturali diventano un elemento importante. Sicuramente se si fa già ci stiamo muovendo con i comuni limitrofi o della Campania. Trovare una sede per giocare non è facile”. Sulla ristrutturazione dei campionati che si farà, commenta così: “La società è ancora in linea perché ci sarà una distribuzione di ricchezza. Pianificata a sessanta squadre e con la legge Melandri l’accordo sarà pianificato e la distribuzione dei soldi sarà programmata ed a settembre già si saprà”. Mentre il vice presidente Mastellone in poche parole ha detto che “alla fine le discussioni le possiamo avere ma la decisione è unanime. Non mi reputo una persona che fa chiacchiere a vuoto e siamo delle persone che vogliono bene alla maglia del Sorrento”. Anche lui ritorna sulla questione stadio: “L’amministrazione comunale ha detto più volte che lo stadio si fa e ci sono anche delle dichiarazioni fatte. Poi sto lavorando su un progetto per il futuro di azionariato popolare”. Infine la società ha deciso di attuare un breve silenzio stampa e ci saranno le persone addette a parlare per dare tranquillità calcistica.
GIUSEPPE SPASIANO