ANTEPRIMA In allegato TG con video sul rapimento dei pirati ed il crollo del muro con aggiornamenti in fondo e pillola video del 26 dicembre 2012
PIANO DI SORRENTO – È il primo pomeriggio quando il muro di Villa Irbicella non reggendo più il sostegno del terreno del vasto giardino sovrastante crolla tipo frana invadendo la strada sotto stante scalzando violentemente il muro della scalinata sottostante.
Sono intorno alle ore 16,00 circa, minuto più, minuto meno, quando il muro costruito da decine di anni in pietre di tufo non regge più è crolla impetuosamente travolgendo insieme anche a molto terreno sia la scalinata d’accesso all’antica storica Villa Irbicella che il muro adiacente ad essa. In strada si riversano molti detriti costituiti da pietre di tufo, terreno e lastre di piperno di grosso spessore che ornavano il bordo del muro della scalinata. Per fortuna al momento del crollo non c’erano ne le macchine in sosta sulle strisce blu che i pedoni. Forse, è così sarà, qualcuno di essi o automobilista visto l’accaduto ha dato l’allarme. Sul posto immediatamente dapprima si è recato l’assessore Francesco Gargiulo e poi la Polizia Municipale che hanno provveduto ha transennare al traffico la strada. Le auto e tutti i veicoli che dovevano raggiungere il centro sono stati dirottati per Via Cavone e per Via Mortora-San Liborio. Sul posto poi sono intervenuti sia i tecnici del comune che il geometra del comune, Michele Amodio, che subito si è allertato per il da farsi contattando anche i proprietari del giardino e sia per prendere una decisione. Così alla fine si è deciso di transennare la strada fino al mattino successivo, quando si dovrà intervenire per rimuovere alcuni dei grossi tronchi cilindrici dell’alto pino che era stato tagliato molto tempo fa. E che erano in bilico sul ciglio del terreno e potevano franare in qualsiasi momento. Le cause del crollo del vasto fronte murario, circa dieci metri, possono essere varie, potrebbe anche aver influito la pioggia copiosa caduta in passato oppure il peso dei piccoli tronchi, il necessario è che tutto ciò sia accaduto in un orario in cui il transito era scarno o quasi assente perché tutti erano intenti a riposarsi dopo il pranzo natalizio.
Villa Irbicella è un’antica villa inserita in un latifondo della famiglia Piscopo, che risale al XVII secolo e completata ai primi del 700. Su una parete della villa si legge la data del 1689 incisa nel muro, a testimonianza di alcuni lavori commissionati da Giuseppe Piscopo che pensò di proseguire quelli intrapresi dal padre; portò a termine la casa così come appare oggi a parte alcune modifiche fatte in epoca successive. Nel 1703 vennero costruiti il supportico e le stanze laterali e nel 1709 vennero insediate le prime piante di agrumi lungo il viale dentro lo stradone. La volta del supportico venne affrescata dal pittore Filippo Andreoli con una “Fuga in Egitto della Sacra Famiglia” e un vecchio sentiero pressoché impraticabile fu trasformato in una comoda e confortevole strada. La realizzazione di quest’opera portò a denominare sia questa sia l’intera villa come “Beneficio”: questo augurale nome ancora oggi viene usato per individuare il complesso. La villa prese il nome attuale nel ‘900 in seguito al matrimonio tra una Piscopo ed un Irbicella. Un’altra porzione assunse il nome di Del Porto e poi passò alla famiglia D’Esposito.
L’edificio presenta all’esterno una monumentale scala che, dalla strada, conduce ad un piccolo edificio coperto a volta su cui si può osservare un affresco. Superato un portale di piperno si percorre un lungo viale che porta al monumentale portale principale, anch’esso in piperno, sormontato da una lapide in latino del 1705, in cui il padrone di casa Giuseppe Piscopo tesse elogi per la sua villa esortando i posteri a saperne godere. All’interno della costruzione si trova un cortile su cui si affacciano la casa colonica, le stalle, la villa padronale.
GIUSEPPE SPASIANO