Il sazio non crede al digiuno

14 dicembre 2012 | 17:53
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Il sazio non crede al digiuno

20 dicembre 2012   Chiesa dei SS. Marcellino e Festo – Largo San Marcellino  ore 18

Il sazio non crede al digiuno

con  Giancarlo Alfano, Carmelo Colangelo, Gabriele Frasca, Enzo Moscato

 È un detto popolare lancinante quello che il Forum dei bisogni – Mangiare Bere Abitare ha scelto per chiudere le attività del 2012.

“Il sazio non crede al digiuno” significa infatti che il bisogno è incomunicabile, che è impossibile per gli esseri umani capirsi quando c’è da condividere la mancanza. Una impossibilità ancor più inquietante quando si pensa che il bisognoso è di solito il “senza-parola”, colui che non può dire da sé la propria condizione. “Il sazio non crede al digiuno” significa pertanto che noi tutti non riusciamo a credere a nessuno dei discorsi che ci vengono proposti a proposito della povertà: nonostante i tempi che corrono, nonostante l’evidenza che è oggi sotto il naso di ognuno.

Dopo aver invitato a discutere economisti, antropologi, operatori sul territorio, filosofi e artisti affinché incrociassero saperi, competenze, modelli e proposte di soluzione,  il Forum chiude la prima fase dei suoi lavori facendo il consuntivo di cinque intensi mesi (luglio-dicembre) e rilanciando verso le attività del 2013 con tre brevi interventi di Giancarlo Alfano, Carmelo Colangelo e Gabriele Frasca.

Secondo la consueta formula del Forum che miscela saperi scientifici, umanistici e arti, anche questo appuntamento prevede un momento performativo particolarmente importante e vede nuovamente protagonista Enzo Moscato come per l’anteprima di luglio del Forum “La fame non aspetta” quando l’attore partenopeo ha letto e interprato “Una modesta proposta” da J. Swift

Il ponte tra la fame e l’abitare, tema del prossimo anno, è dunque affidato a Enzo Moscato, che per l’occasione propone un suo monologo sullo statuto insidioso del domestico a Napoli (quale fame, quale abitare…) dal titolo: “Spiritilli” (reading di e con Enzo Moscato)

Nello specifico “ Spiritilli “, arcano frammento di “ RITORNANTI “, uno degli ultimi spettacoli di Enzo Moscato, è la storia dell’ incontro dell’ umano e del familiare con l’ elemento mitico e favoloso che da sempre a Napoli abita i cuori e le case: storia di fantasmi che mentre visitano, arricchendole, le vite degli umili e dei diseredati, allo stesso tempo le stravolgono fino allo sconvolgimento catastrofico.

Un modo, insomma, per salutarsi verso l’anno nuovo, consapevoli che il lavoro dovrà essere ancora più intenso, ancora più stretto sulle evidenze che ci circondano.

video con ENZO MOSCATO:

http://www.youtube.com/watch?v=KAdZsBYiz1Y

Real Albergo dei Poveri
Napoli

LA FAME NON ASPETTA

Enzo Moscato legge “Una modesta proposta” di Jonathan Swift

Marco Revelli discute con Francesco De Core e Mirella Armiero

Il Forum dei Bisogni | Mangiare Bere Abitare

http://www.premionapoli.it/forum-dei-bisogni-2/

Il Paese della fame: così storici e antropologi hanno descritto l’Italia del passato. Dalla dieta a base di polenta del Settentrione padano al pane e cipolle del contadino calabrese; dalle bacche alpine del pastore alle minestre di cicoria delle campagne romane, lungo tutto lo Stivale la lotta per restare in vita è stata per secoli innanzitutto lotta contro la fame.
Quel medesimo spettro sembra oggi tornato ad abitare le nostre città, semmai assumendo il volto ancora esotico di un homeless africano o di una bag lady pachistana o cinese, ma sempre più spesso facendo spossata e macilenta la fisionomia nostrana di chi non riesce più ad “arrivare a fine mese”.
Sul modello della cattedra Saperi contro povertà, istituita da qualche anno presso il Collège de France di Parigi, anche a Napoli si costruisce una rete di saperi e di pratiche per affrontare la terna dei bisogni primari (mangiare, bere, abitare), coinvolgendo le associazioni, le scuole, la cittadinanza — ma anche l’imprenditoria e il mondo della finanza — in un progetto che attraversa, a maglie strette, la città, la regione, il Paese.
Come dire il bisogno? Come evitare che i discorsi culturali ricoprano con la patina dell’intelligenza la sconvolgente apparizione della povertà radicale? Il Forum dei bisogni si propone come un luogo di apertura e contaminazione in cui i saperi dell’economia e della politica siano animati dalle forme del pensiero e dell’immaginazione, in un’epoca in cui quei fenomeni che sembravano la piaga esclusiva del cosiddetto Terzo Mondo si stanno invece affermando anche nel Primo.
La Fondazione Premio Napoli, la cui missione è la diffusione della cultura letteraria e umanistica in generale, promuove l’interazione di percorsi formali e modelli conoscitivi differenti, validi su scala mondiale, che permettano di comprendere il bisogno e di sfidarlo, di riconoscerne la singolarità e al contempo assumerne il tratto universale, per poi tornare al reale, ciascuno identificando con più chiarezza il proprio compito in una nuova, necessaria lotta per l’eguaglianza.
Animato dunque da questo progetto, il Forum dei bisogni — Mangiare Bere Abitare inizia per quest’anno a occuparsi della Fame, prima forma di quell’inferno della esclusione che riguarda sempre più il pianeta nel suo complesso.
Tenendo insieme i saperi specialistici e settoriali con i saperi a vocazione umanistica e le arti (del discorso, della sonorità e dell’audiovisivo), il Forum vuole proporre per questo primo anno cinque appuntamenti nei quali verranno offerti il punto di vista e i progetti di chi, a vario titolo, sulla scala planetaria o su quella nazionale, sta facendo fronte alla povertà estrema.
Nel nuovo anno 2013 seguiranno altri cinque appuntamenti che affronteranno i singoli aspetti che i partecipanti al Forum riterranno utili per continuare la riflessione collettiva, a partire, semmai, dalla fondazione giuridica di questi problemi, dal loro sfondo psicologico e psichiatrico, dal lavoro artistico che tenta di elaborarli e renderli socialmente riconoscibili e nominabili.
A questo punto il Forum potrà trasformarsi in un’Agorà cittadina e regionale.

Ecco i titoli dei cinque appuntamenti su cui per questo primo anno sarà scandita l’iniziativa:

10 luglio 2012 — La fame non aspetta
4 ottobre 2012 — Pane selvaggio
24 ottobre 2012 — La scala della fame
13 novembre 2012 — Un campo che non è quello di grano
20 dicembre 2012 — Il sazio non crede al digiuno