Piano di Sorrento liberati ostaggi il sindaco Ruggiero "Oggi è Natale" arrivano già oggi in Italia
L’EQUIPAGGIO DELL’ASSO 21 IN MANO AI PIRATI, E’ STATO LIBERATO. La notizia data in nottata alle 02.00 ai familiari è con tutti i particolari in Primo Piano su Positanonews da questa mattina. Il Sindaco di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero, apparso già nel telegiornale di canale 5 delle 08.00, ed intercettato raggiante al bar in Piazza Cota da Positanonews , il quotidiano della penisola sorrentina e costiera amalfitana che ha seguito momento per momento la vicenda rispettando poi il silenzio stampa chiesto dalla famiglia, ci ha riferito “Per noi Natale non era ancora arrivato, finalmente oggi possiamo dirlo: a Piano di Sorrento oggi è Natale». Sono queste le prime parole con le quali il sindaco di Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero, commenta la notizia della liberazione dei marittimi del rimorchiatore Asso Ventuno della compagnia di navigazione Augusta Offshore, rapiti dai pirati al largo delle coste della Nigeria la notte del 23 dicembre scorso.
Tra loro, il comandante Emiliano Astarita, trentasette anni originario di Piano. «L’attesa è servita a rendere questo momento ancora più bello», racconta Ruggiero che spiega di aver appreso la notizia «in tempo reale» dal senatore Raffaele Lauro, che già a poche ore dal rapimento aveva chiesto l’intervento del Governo con un’interrogazione urgentissima.
«Al di là dei primi momenti complicati, complessi e angosciosi – prosegue Ruggiero – è stata scelta la linea del silenzio, da parte nostra come da parte dei familiari. È servito molto sangue freddo, abbiamo avuto fiducia e questa fiducia è stata oggi ripagata».
Il sindaco di Piano di Sorrento ha contattato lo zio del comandante Astarita e la sorella di Salvatore Mastellone, marinaio di Sant’Agnello, comune della Penisola Sorrentina poco distante da Piano. Il terzo marinaio italiano coinvolto nella vicenda è Giuseppe D’Alessio, di Pompei: «Mai come in questo caso possiamo dire che eravamo tutti sulla stessa barca, la vicenda ha riguardato l’intero territorio. Anche con il sindaco di Pompei manderemo un messaggio di congratulazioni alle famiglie».
Ed è già tempo di pensare all’accoglienza per i marittimi che faranno presto ritorno alle loro case: «Ma per questo – spiega Ruggiero – decideranno le famiglie, noi faremo quello che loro sentiranno di voler fare. Quando accadono esperienze di questo genere è giusto che decidano i diretti interessati, probabilmente hanno bisogno di tranquillità e riposo».
Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Giulio Terzi. «I nostri tre marinai sono liberi e faranno presto rientro in Italia», ha detto Terzi stamani.
«Stiamo bene e ci hanno trattato bene». Queste le pochissime parole che Emiliano Astarita, il comandante del rimorchiatore sequestrato ha riferito a suo padre Franco. Due le telefonate, dopo la liberazione. «Siamo dimagriti ma è tutto ok», ha aggiunto il comandante. Con Astarita, a bordo dell’unità della società armatrice Augusta Offshore, c’erano Salvatore Mastellone e Giuseppe D’Alessio.
Prima un tratto in battello. Poi a bordo di un’automobile i tre italiani sono stati condotti nella cittadina della Nigeria Port Harcourt. Sarebbero queste, secondo quanto si è appreso, le prime fasi della liberazione dei tre italiani marittimi rapiti.
«È un successo – ha proseguito Terzi – degli uomini e delle donne della Farnesina e di tutti i funzionari delle strutture dello Stato coinvolte, che con la loro tenacia e professionalità hanno reso possibile l’esito positivo di questa difficile vicenda». «Desidero inoltre ringraziare le autorità nigeriane, che in queste settimane ci hanno sempre assicurato la massima collaborazione», ha aggiunto Terzi, rimasto sempre in contatto con il collega nigeriano per la gestione del caso.