Sorrento, lo stadio diventerà realtà

15 febbraio 2013 | 19:43
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Sorrento, lo stadio diventerà realtà

Se tutto va bene per settembre partiranno i lavori

SORRENTO – Sembra ed è così che la strada sia proprio quella e se “un settembre caldo e asciutto maturare fa ogni frutto”, così maturerà quello dello stadio. Finalmente!…Diranno in molti: “La montagna sta per partorire un topolino”, anzi è stato quasi partorito. Ma deve essere così perché dopo tanti anni di parole, come diceva la canzone di Mina ed Alberto Lupo “Parole, parole”, si sta per passare ai fatti per non più penare per andare a vedere una partita di calcio su una tribuna centrale che da un lato chiamiamola così. Un campo, o uno spianato come si chiamava alla fine negli anni ’30 (inaugurato nel 1938), su cui si giocavano le partite di quel Sorrento, o Gil (Gioventù italiana littoriale) Sorrento, come si chiamava all’epoca la squadra sorrentina, che era situato da ovest verso est, ossia da Alberi verso il Capo di Sorrento. Ma allora era sono un terreno di gioco in terra battuta e niente più, poi nel 1955, come attestano due articoli della partita contro il Russo Cicciano, ci fu il battesimo prima del nuovo terreno di gioco (girato dal mare verso la collina) e le prime sei partite del campionato di Promozione 1955-56 furono giocate tutte in trasferta ad eccezione di dell’incontro col Pontecagnano che rifiutò l’inversione e fu giocata a Castellammare di Stabia, questo per permettere l’ultimazione della tribuna centrale. La vera inaugurazione dello stadio ci fu il 27 novembre 1955. E possiamo dire che da allora, con alterne vicende, si sono succedute ai tempi del comandante Lauro, e li fece costruire lui, le due tribune laterali o curve, che poi sono state rifatte in questi ultimi anni, non dimenticando l’impianto di illuminazione non regolamentare, ma poi nulla più se non varie toppe e rattoppi. Che oggi, alla luce del sole, speriamo che non ci siano più, perché come ci ha assicurato in un incontro formale il sindaco Cuomo: “Lo stadio si farà”. Poi quando sarà il tempo dovuto ci sarà un comunicato che si illustrerà il tutto. “Il progetto lo si sta elaborando ” ha rassicurato il sindaco, perché “le direttive che ha dato il CONI è quello che ci devono essere quattro settori”, in poche parole quattro tribune. Ma ‘vox clemes populi’ dice che forse è stato redatto e se ne sanno i particolari, ma noi possiamo visionarlo così: una tribuna centrale coperta con un’ampia tribuna stampa sia per i giornalisti della carta stampata che per quelli televisivi e gli operatori televisivi; una nuova tribuna distinti, una nuova tribuna nord e quella sud esistente; il terreno di gioco che sarà di mt 105 x 65; dei passaggi laterali per non intaccare il traffico che porteranno verso gli ingressi ai vari settori ed un nuovo impianto di illuminazione e ci dovrebbero anche essere dei parcheggi sotterranei. Per sommi capi vi abbiamo fatto una descrizione di come deve essere il nuovo stadio Italia che avrà una capienza di 7.000 spettatori. Il progetto, che dovrebbe agirarsi sui 5.500mln di euro, che sarà “pronto per la fine di marzo –dice il sindaco- sarà portato in giunta, poi si farà la delibera e dopo il bando di gara per le ditte”. Sarà un leasing in costruendo con la partecipazione della banche e non si andrà ad intaccare sul patto di stabilità. “I lavori inizieranno al campo dal mese di settembre – finisce il primo cittadino-, (se non ci saranno problemi burocratici o di altro genere, aggiungiamo noi), e dureranno circa nove mesi, ed il Sorrento dovrà giocare il prossimo campionato interamente fuori”. Come avvenne quando ci fu la prima ristrutturazione all’inizio di questo secolo, quando si andò a giocare le gare casalinghe sia a Terzigno che a Sant’Anastasia, per non citare le più svariate zone regionali e fuori (ad esempio come Terracina ed Isernia). Una svolta per dare una struttura che sia degna del nome di Sorrento ma anche dell’intera costiera che è famosa in tutto il mondo e che quando i turisti vengono non si ci deve vergognare di avere una struttura che neanche in paesi meno evoluti del nostro hanno. Insomma la nave sta per mettere la prua in mare dal piano di inclinazione per intraprendere il mare largo. E così sia, perché è anche pronto un comitato ‘Pro Campo Italia’.

Sindaco Cuomo

Sotto gli articoli dell’epoca


GIUSEPPE SPASIANO