GABRIELLA PALMIERI ALLA MAISON TOFANI VIDEOPRESENTAZIONE DELLA PIECE TEATRALE

19 marzo 2013 | 09:54
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GABRIELLA PALMIERI  ALLA MAISON TOFANI   VIDEOPRESENTAZIONE DELLA PIECE TEATRALE

 Presentato a Sorrento presso la Maison Tofani il lavoro che andrà in scena a fine maggio 2013 .La cultura vincerà, e Gabriella Palmieri ci crede, tanto e tale da affidare la sua forte speranza ad uno scritto. Solo con la sua cultura millenaria  Ilopan Napoli, supererà le grandi difficoltà, la sfida  attraverso un testo teatrale scritto da una donna, Gabriella Palmieri, che ha dedicato una vita alla formazione, alla pedagogia alla dirigenza scolastica. Il titolo è: Totam miscet dolor et gaudium  La vita è un giusto miscuglio di dolori e di gioie.. La piece teatrale con musiche da posteggia andrà in scena per la prima volta sabato 18 maggio  20.30  al teatro la Perla di  a Napoli.

La compagnia teatrale Megaride presenta la commedia delle arti in due tempi:

Totam vitam mescet dolor et gaudium

‘A vita è fatta ‘e gioie e dulure

Testo e regia: Gabriella Palmieri

Con la collaborazione di Associazione Culturale  Cypraea Onlus

 Lo spettacolo si muove fra due mondi: reale e surreale. Nella rappresentazione della vita reale incontriamo i cittadini di ILOPAN (Napoli allo specchio), una città densa di contraddizioni, metafora della vita stessa.

Nella rappresentazione surreale vivono alcuni prigionieri in una caverna, come quelli che Socrate descrive nel  Mito della caverna  di Platone, contemplano immagini proiettate sulle pareti, ma non sono ombre della realtà, sono  storie personali di sofferenza. I prigionieri, chiusi nel loro dolore, sono incapaci di volgere lo sguardo verso il mondo. Sarà il saggio che incarna la millenaria sapienza pedagogica della cultura popolare napoletana a condurli fuori dalla prigione.

Il percorso verso la liberazione passa attraverso la narrazione: la storia collettiva accomuna i prigionieri spingendoli a superare le storie di dolore individuale.  Il mondo surreale e reale riescono ad incontrarsi solo alla fine, nella  consapevolezza che gioia e dolore, bene e male, convivono in ciascuno di noi.

.Il mito della caverna  .

Il mito della cavernadi Platone è uno dei più famosi passi della storia della filosofia,scritto sotto forma di dialogo fra Socrate e un suo discepolo, descrive la figura del filosofo e i suoi compiti attraverso una complessa metafora. I prigionieri incatenati nella caverna sono gli esseri umani schiavi delle passioni e dell’ignoranza. Le immagini proiettate sul fondo della caverna sono solo le ombre del mondo vero che è fuori: il mondo delle idee. Il sole è l’idea di Bene che guida la conoscenza. Quando il prigioniero viene fuoridalla caverna il sole lo abbaglia e confonde, ma pian piano riesce a contemplare il Bene e a vedere la verità trasformandosi in filosofo. Il prigioniero-filosofo non può estraniarsi, il suo compito è trainare la società verso la conoscenza, anche se non viene compreso. Inizia un percorso di sofferenza e di emarginazione che lo condurrà alla morte come avvenne per Socrate.