Mercoledi 13 marzo , si è comcluso il ciclo di incontri presso la Chiesa dell’Annunziata di Piano di Sorrento. La conferenza è stata condotta da Carmela Filosa, precedentemente vi era stato il Preside Agostino Aversa.
la serata è stata ricca di emozioni, intanto ad accogliere il pubblico la mostra dei martiri dei Riti Penitenziali della Settimana Santa. Ottimamente organizzata e disposta al centro della navata, con pannelli esplicativi sul fondo e luci appropriate. Nel mentre la prof Filosa si apprestava all’esposizione delle sue riflessioni, una festa di campane che annunciava l’Habemus Papam, al che ci si è fermati per godere del momento e il coro del Miserere della Trinità, ha intonato il Gloria a ringraziamento.Il Priore Giuseppe Cuccaro, oltre tutto il lavorio di accoglienza del pubblico e della mostra ha anche offerto ad ogni singolo un estratto del discorso della Filosa:
INCONTRO CONFRATERNITA SANTISSIMA ANNUNZIATA
FINALMENTE LIBERATI DA RIMORSI E RIMPIANTI SIAMO INONDATI DALLA LUCE Prof Carmela Filosa
In questo incontro vorrei concentrare la nostra riflessione sulla esperienza spirituale come esperienza fondamentale dell’uomo. Senza tale esperienza,fatta di attenzione,cura ,elaborazione,l’uomo perde ciò che gli è essenziale perché l’esistenza acquisti il sapore e il senso di un vissuto consapevole.
A Davide,l’autore del salmo,che voi giustamente accompagnerete con canti e musica , la consapevolezza della colpa e della misericordia di Dio,darà la forza di poter rilanciare la sua esistenza su quei valori,i suoi,ma da lui stesso traditi.
Della volontà via del cuore:luogo delle scelte dove la volontà agisce,spesso infiacchita da inganni esterni e da debolezze interne.
Il cuore-questo misterioso ed esigente luogo delle scelte conosce la verità del nostro essere,ma spesso,con superficialità e miopia esistenziale, baratta la gioia con il piacere;baratta l’egolatria con l’amore. La gioia della verità luminosa con il piacere effimero dell’attimo,dell’emotivo e dell’istintivo .
L’esperienza di Davide diventa paradigma ,in positivo e negativo,per tante nostre esperienze.
Andiamo al testo:
“pietà di me ,o Dio secondo la tua misericordia”
Questa la invocazione di Davide,il grande re d’Israele,manifesta la sua più profonda umiltà di fronte alla infinita misericordia di Dio. Il Miserere,ci fa conoscere l’umanità piena di Davide:la caduta ,la colpa e la richiesta di perdono che è il riconoscimento dell’infinita bontà di Dio,della grandezza del suo amore verso il misero che a Lui si rivolge.
“Un cuore affranto e umiliato,tu non disprezzi”
Rimorsi e pentimento sono laceranti. Non è sopportabile una colpa cosi grande! Il tradimento di Davide è totale:ha tradito l’amicizia, ha tradito la legge,ha tradito Dio, ha tradito se stesso. Nel silenzio della sua coscienza contatta la sua povertà totale. La sua potenza politica ,la sua intelligenza geniale ,la sua creatività artistica,il suo coraggio,la sua fierezza sono annientati da un momento di vulnerabile abbandono ad una debolezza emotiva che ha eclissato Dio.
Nella colpa sperimentiamo la nostra intima debolezza;la colpa ci rivela la diabolica seduzione del male,l’incapacità a resistergli,la umana fiacchezza,l’amore malato per il nostro io,l’incapacità a perseguire il bene durevole.
“tu, Dio vuoi la sincerità di cuore”
Qui la grandezza dello sguardo di Davide ,la profondità della sua intelligenza ci vengono rivelate in questa intuitiva affermazione. In questo verso Davide ci presenta l’intimo desiderio di Dio:il Dio Altissimo che scende nella sua intimità e qui gli rivela la sapienza, cioè : il senso vero della vita è essere in intimità profonda con il Creatore.
“fammi sentire gioia e letizia”
E’ questo il bisogno e il desiderio dell’uomo. Ma come conseguire questa pienezza di vita? Davide va alla radice del suo male e chiede a Dio la ricreazione del cuore:uncuore puro,capace di scelte di bene.un cuore capace di corrispondere alle attese e ai doni di Dio. Uno spirito saldo.
Dov’è la grandezza di Davide in tanta bassezza?
Davide non esclude né elude Dio. No,all’orizzonte esistenziale di Davide c’è Dio con la pienezza del suo amore,con la freschezza della sua perenne creativa maternità e paternità, per cui Davide può invocarlo,parlargli del suo segreto dolore,del suo devastante tormento,sicuro che Dio può cambiargli il cuore,può rigenerarlo nello spirito,può, col suo perdono, liberarlo dall’angoscia.
Riflettendo con Davide sulla devastazione della colpa abbiamo recuperato il valore della interiorità,del silenzio come opportunità di fecondità,come occasione di ricentramento dell’esistenza,come esperienza di risveglio della intuizione che porta con sé un senso di meraviglia delle cose che accadono,e che accadono in quel tempio :il tempio del silenzio in cui l’uomo si incontra con se stesso e con Dio.
Questa esperienza mistica di Davide trasforma la qualità della nostra esistenza :da esistenza angosciata in esistenza radiosa sotto lo sguardo amorevole di Dio;da esistenza oscura in esistenza illuminata dalla sapienza di Dio ;da esistenza insignificante in esistenza unica nell’amore redentivo di Dio .
Comprendiamo perché questo salmo ,per troppo tempo pregato come angosciosa richiesta di perdono, è un salmo di speranza e di fede che ridà all’uomo la dignità di figlio di Dio perché Dio nella riconciliazione e redenzione del Figlio salva ogni sua creatura.
Nel Sabato Santo della Storia della Salvezza, Gesù Crocifisso ,dopo averconseguito la sua vittoria sulla morte, va negli inferi per liberare Adamo,come teneramente ci ricorda BenedettoXVI nel suo libro” Gesù di Nazaret”.(p.48)
Per Adamo e per tutta l’umanità Dio Trinità d’Amore ha vissuto il suo Venerdi di Passione e di Morte e quel Sabato che è il” frattempo” di Dio in cui la sofferenza ,il dolore Trinitario è totalmente fusionale perché è il dolore del Padre ,il dolore del Figlio e il dolore dello Spirito ,che attivo nel suo amore ,rigenera la vita di Gesù il Cristo nella filiazione del Padre ricreando il cosmo nella Luce aurorale della Resurrezione del Figlio.
Il Sabato ,vigilia della Pasqua,è il giorno del silenzio per eccellenza.E’ il giorno nel quale rimorso e rimpianto si intrecciano si confondono nella esperienza di quanti hanno incontrato il Nazareno. Pietro ,l’apostolo chiamato da Gesù alla sua sequela lo rinnegherà:non lo conosco. Gli altri si nascondono,si proteggono da accuse e violenze. Le donne provvedono al necessario per il rito di sepoltura ; tra queste Maria ,la Madre è assente .Raccolta nel dolore ,ma aperta alla misterisa attesa alla quale l’annuncio dell’angelo l’aveva introdotta Maria prega nell’attesa irradiante della Resurrezione. Non va alla tomba insieme alle altre donne,ma rimane intimamente unita al Figlio che sta per trasformare la storia e il cuore dell’uomo che nella fede si apre al misterioso incontro col suo creatura che rinnova tutto nel dolore e amore redentivo.
La Resurrezione di Cristo è il tempo Nuovo della Storia :è il Tempo dove non la luce cosmica avvolge il creato ,ma Luce del Risorto irradia ogni realtà facendo nuova ogni cosa :” Vi DARO’ CIELI NUOVI E TERRE NUOVE,METTERO’ DENTRO DI VOI UNO SPIRITO NUOVO” .
Il desiderio di Davide e di ogni uomo viene definitivamente realizzato in Cristo Risorto che avvolge rivelando l’Amore del Padre trasforma i rimpianti e i rimorsi in sussulti d’amore della creatura verso il suo CREATORE E REDENTORE.
Piano di Sorrento6/3/’13