Settimana con allenamenti a porte chiuse e si decide il futuro
SORRENTO – Quello di domani con l’Avellino sarà il derby del testa coda della giornata ma sarà specificatamente anche la gara che potrebbe decidere le sorti della squadra costiera per il suo futuro.
Un futuro che fino ad oggi sembra essere avvolto in molte fumate nere, come quelle che vi furono nel campionato 1949-50, al 29 gennaio 1950, quando risale l’ultima vittoria dei lupi in terra sorrentina, in una stagione che fino a quella gara non era sta male, ma dopo ci fu il tracollo (13 sconfitte consecutive e quatto punti all’attivo) e la retrocessione . E forse anche perché durante quell’incontro un tifoso costiero colpì l’arbitro con una pietra ed i giocatori nella ripresa si sgretolarono come una montagna fatta esplodere con una carica di dinamite. Oggi pensiamo che non sia così anche se i tifosi nel pomeriggio di martedì, alla ripresa degli allenamenti, hanno avuto un faccia a faccia ravvicinato sia con i giocatori, con il mister che con il direttore sportivo Avallone. E con molta probabilità da qui è scaturita la decisione di proseguire per il resto dei giorni seguenti gli allenamenti a porte chiuse. Ma l’occhio rossonero deve essere come il periscopio di un sottomarino che deve guardarsi intorno sia dalla Carrarese che dal Barletta che potrebbero approfittare di una probabile sconfitta interna dei costieri. Ma ci sono anche dei ma! Perché il Barletta è di scena ad Andria nel derby e non avrà vita facile e la Carrarese se la vedrà con la Paganese che non vuole essere risucchiata nella zona play out.
PARLA MISTER PAPAGNI – Poche battute nella solita conferenza stampa pre gara dopo l’allenamento di rifinitura del sabato mattina. Un allenatore che sta avendo anche lui le sue difficoltà e che in molti si aspettavano una svolta, che fino ad oggi non c’è stata, anche forse per altre cause. Ma oggi è tempo di pensare a prendere una saldatrice ed a saldare sia alla compattezza mentale che a quella di essere freddi sotto porta. Certo che i miracoli non ci sono subito ma almeno di dare una svolta tra le mura amiche, nelle quali non si vince dal 16 settembre e lui scuotendo il capo ammette in parte che “sono rammaricato dei punti gettati a Viareggio” ma bisogna “pensare a guardare in avanti”. E proprio quel guardare in avanti che in molti calciatori fa pensare alla vittoria, ma il mister spera che “non sia questo il nostro pensiero che ci deve condizionare”. Ormai si è consapevoli che in questa partita si ci gioca il tutto per tutto, sperando di non fare la fine del campionato 1949-50. Un derby nel quale “noi sappiamo che ci sono i tre punti in palio anche conoscendo la forza dell’avversario. Perciò cercheremo di giocarcela”.
Sulla formazione che schiererà più o meno non dovrebbe esserci quasi nessun cambiamento, la difesa potrebbe essere a quattro, con Balzano a sinistra al posto dello squalificato Bonomi e Fusar Bassini o Kostadonovic a destra, con Di Nunzio e Nocentini centrali. A centro campo ci dovrebbero essere Guitto e Tortolano sulle fasce con la coppia centrale Esposito Alessio ed il rientrante Salvi, in avanti il duo Corsetti e Musetti.
Infine questi sono i convocati: portieri: Polizzi, Frasca; difensori: Balzano, Ciampi, Di Nunzio, Fusar Bassini, Kostadinovic, Nocentini, Terminiello; centrocampisti: Beati, A. Esposito, Ferrara, Iuliano, Guitto, Salvi; attaccanti: Bernardo, Corsetti, Konan, Musetti e Tortolano
PARLA MISTER RASTELLI – Ha lasciato nel cuore di tanti sostenitori tanta nostalgia l’ex capitano di un Sorrento che aveva altri sogni che si avverarono e che oggi li sta cullando con i lupi. Parliamo di Massimo Rastelli che oggi scenderà allo stadio ‘Italia’ da un avversario che cerca di portare gli irpini in Serie B.
Lui non si fa illusioni perché “il Sorrento è una squadra che ha bisogno di punti e che si deve salvare, gioca un buon calcio e lo ha dimostrato più volte, anche a Benevento dove non meritava di essere sconfitto”. Due stagioni con la ‘camiseta’ rossonera nelle quali fu uno dei perni principali ed oggi ritorna sul versante opposto dopo quattro anni: “È un ambiente nel quale mi sono trovato bene ed ho giocato cinquantotto partite in due stagioni nelle quali ho segnato anche sette reti”. Ma oggi nella sua mente c’è solo il colore verde: “Noi guardiamo solo a noi stessi e non agli altri. Siamo al primo posto e proveremo a restarci fino in fondo”. Poi a riguardo del manto erboso sintetico, dove gli irpini si sono allenati su quello di San Michele di Serino, ribadisce che “è uguale a quello anche per le dimensioni e non ci saranno scusanti. Sappiamo di trovare una squadra arrabbiata che, come ha sottolineato giustamente la dirigenza, si sente vittima di un’ingiustizia a causa del rigore di Benevento”. Ma “noi puntiamo a vincere perché ci permetterebbe di mantenere un buon vantaggio sulle inseguitrici, sperando di guadagnare qualcosa nei confronti del Latina che gioca contro il Perugia”. Intanto questi sono i convocati: portieri: Di Masi, Orlandi; difensori: Zappacosta, Bittante, Izzo, Fabbro, Giosa, Pezzella; centrocampisti: D’Angelo, Angiulli, Arini, Massimo, Millesi, Catania, Bariti; attaccanti: Biancolino, Castaldo, De Angelis, Zigoni.
Aldo Papagni Massimo Rastelli
GIUSEPPE SPASIANO