SORRENTO. LA MAGIA DEL SALOTTO SCIPPA CON IL NUOVO LIBRO DI MARIO. Amelia Imparato aggiornato con video

2 marzo 2013 | 22:33
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SORRENTO. LA MAGIA DEL SALOTTO SCIPPA CON IL NUOVO LIBRO DI MARIO. Amelia Imparato aggiornato con video

A Sorrento il 2 marzo 2013, nella sala del comune (ore 17,00-19,00) interverrà  Mario Scippa, per ricreare  la  magica sinergia che contraddistingue il suo salotto partenopeo antichità Scippa. Qui da noi però, sarà in veste di autore per la presentazione della sua  ultima produzione letteraria,  dal titolo “Toglietemi gli Specchi”.  

Toglietemi gli Specchi” è un work in progress, come  “studio” di artista,  l’autore quale sperimentatore della comunicazione multimediale  elabora  il suo personalissimo escursus letterario, in modo interattivo con i suoi lettori, anche tramite il web. Il suo sforzo creativo prevede la partecipazione, la condivisione, il confronto costante nel vivere l’arte declinato a trecentosessanta gradi. M.Scippa infatti è un interprete della cultura contemporanea che spazia in campi semiotici complessi (architettura, antiquariato, fotografia, tecniche di rappresentazione multimediale…ec), il suo salotto letterario partenopeo è divenuto soprattutto in questi ultimi anni, un crocevia preferenziale per la sperimentazione artistica di genere. Tra le sue doti di interprete e “mediatore” linguistico-comunicativo, risiede la capacità di interpolare i campi della semiotica, in un incessante percorso di ricerca personale. In questo suo ultimo lavoro”Toglietemi gli Specchi”, l’autore M.Scippa bypassando i canali di stampa e di editoria tradizionali, (trafila che avevano già affrontato per i suoi due precedenti libri), si è voluto cimentare in una ulteriore sfida letteraria, in una forma di interazione-multimediale con i lettori; arricchendo e trasformando in un work in progress,la sua creazione, che in fondo è anche il suo intento programmatico” diffondere il bello” come si evince dalla trama del libro. Pertanto l’autore ha deciso per onestà intellettuale e per maggiore coerenza verso i lettori, di svincolarsi il più possibile dagli obblighi che gli avrebbero richiesto la pubblicazione dell’opera attraverso l’editoria tradizionale e così si è e cimentato in questa nuova scommessa, autoproducendosi . Egli intervenire come un “sarto” ai contributi che riceve, in un continuo evolving letterario, sviluppa il suo pensiero in modo eclettico, trovando scomoda pertanto, ogni collocazione connotativa al suo incedere, non amandosi definire poeta, scrittore, artista,ec. Nel suo salotto letterario partenopeo è impegnato nella diffusione della cultura, intervenendo come “umile”(cit. dell’autore), mediatore nella semiotica dell’arte. Ultimamente nel progetto “CUM FINIS” da lui intrapreso si adopera per dare voce e fare incontrare, in un incessante melting pot multimediale, linguaggi comunicativi “interpolati” , in una incessante arché interattiva e di contaminazione di genere.
Con il suo gruppo di sostenitori del “salotto letterario antichità M.Scippa”sperimenta forme comunicative di avanguardia, sposando senza confini: arte figurativa, visiva, poesia, architettuta, antiquariato…, amplificandone l’impatto anche tramite streaming, in un ciclone di idee e aggregazione quale avrete modo di conoscere ed apprezzare; ritengo non solo per le sue doti di comunicatore, le fervide intuizioni di contaminazione nell’arte, ma anche per la sua personale “umiltà” conoscitiva, in questo costante atto di “umanizzazione” della cultura, nell’intento di suscitare ancora “stupore” di fronte alla banalizzazione del “noto”. La sua produzione è improntata quale antidoto all’assuefazione consumistica, è cura all’alienazione secondo il suo personalissimo contributo letterario, nella poesia, nel racconto, in una sorta di originalissimo quadro programmatico contro la smania del possesso che appiattisce le nostre esistenze annichilendoci, interpreta l’arte in una costante ricerca ed in un incessante sforzo di sublimazione dei luoghi comuni, degli stereotipi. In quest’ultimo lavoro, che ribadisco è un work in progress per il suo sforzo costante di ricerca comunicativa e di linguaggi, conduce il lettore come sapiente traghettatore oltre i confini a noi noti;conquistando gli interlocutori che vengono coinvolti da questo modus operandi non comune. Colpisce la sua capacità di aggregare forze così eterogenee tra loro,in una partecipazione democratico- civile in costantemente evoluzione; prova ne sono gli innumerevoli vernissage che si svolgono tra il salotto letterario ed i consensi sempre maggiori che riscuote in rete. Mi preme sottolineare che non ci troviamo di fronte ad un autore-scrittore, in senso tradizionale, ma ad un attento “sperimentatore della comunicazione” che sa farsi interprete attivo del cambiamento culturale e coraggiosamente si spinge nella sperimentazione di nuove forme di contaminazione e avanguardie artistiche. Per il suo ultimo progetto “CUM FINIS” preferisco riportare qui uno stralcio di una sua personale visione che mi confidava in rete “per quanto mi riguarda, a volte le cose che   ci appaiono scontate sono proprio quelle la cornice di grandi verità… è un po’ il mio atteggiamento nel lavoro Cum Finis, la volontà di raccontare Napoli da una zona di margine, insieme sul limite, ma quel limite che intendo io è costituito proprio da un insieme di cose scontate, di immagini codificate e stereotipate, quelle immediatamente riconoscibili da tutti come immagine della città, ma da quei punti codificati lo sforzo mio è quello di avere uno sguardo che va oltre, oltre…”

Amelia Imparato

Entra anche tu in feedback con l’autore e per contattarlo vai alla pagina di fb a: Scippa Mario

Notizie su Mario Scippa:

Mario Scippa
Napoli 1961.
Architetto.

I suoi interessi spaziano in vari campi:  fotografia,  tecniche di rappresentazione multimediale, arte in genere, antiquariato, il web, letteratura, poesia.
La fotografia
Per tanti anni mi sono interessato di fotografia antropologica, a Napoli insieme al gruppo Ricerca Aperta del fotografo napoletano Gianni Rollin. Una grande eperienza di vita, poi di audiovisivi, quando ancora le tecmologie non erano avanzate come quelle di oggi e si realizzavano spettacolari mutivisioni con diapositive, montate tutte manualmente e realizzate con numerosi proiettori sincronizzati tra loro, una esperienza insieme al gruppo Foto Progetti di Felice Biasco, altro fotografo napoletano.

L’antiquariato.
Insieme a mio  fratello Gennaro gestisco a Napoli la galleria d’arte e di antiquariato Antichità Scippa (terza generazione di antiquari nella stessa sede).
Sono anche perito con iscr. a ruolo speciale di esperto di antiquariato alla C.C.I.A. Di Napoli.
Nascere in una famiglia di antiquari, crescere tra cose antiche, mobili, sculture, quadri, è l’unica vera esperienza che forma un antiquario.
Antiquari in un certo senso si nasce; nelle scuole, dai libri puoi imparare a riconoscere uno stile, ma la sensibilità verso l’oggetto antico  la da solo la vita vissuta tra le cose antiche.

La comunicazione sul web
Da qualche anno uso le nuove tecnologie per far conoscere le mie attività ad un pubblico sempre più vasto.
Fin dal primo momento ho preferito  al sito web l’interazione diretta con i contatti attraverso i network. 
Nel 2007 realizzo due canali su YOUTUBE per pubblicizzare la galleria Antichità Scippa, realizzando dei piccoli spot con mie fotografie di taglio antropologico, su Napoli. I video hanno un grande successo in rete al punto tale che in quel periodo uno dei due canali diventa il 4° canale in Italia per numero di iscritti e visibilità, e tuttora è un  riferimento in rete per chi ama l’antiquariato e l’arte in genere
Poi inizio ad usare i network, Twitter, e in particolar modo facebook  dove  oltre alla mia  pagina personale, sono  fondatore di numerosi gruppi e pagine tematiche frequentate da migliaia di contatti, sull’arte , sull’antiquariato, la fotografi, la poesia, la letteratura, libri.

I gruppi su Fb più importanti:

-1 invito a leggere da Mario Scippa 160.000 iscritti
https://www.facebook.com/groups/libridimarioscippa/?fref=ts

-Salotto letterario Antichità Scippa 18.000 iscritti
https://www.facebook.com/groups/salottoletterarioantichitascippa/?fref=ts;

-Art in the world 12.000 iscritti
https://www.facebook.com/groups/42496752837/?fref=ts

-CUM FINIS 15.000 iscritti
https://www.facebook.com/groups/cum.finis.oltreiconfini/?fref=ts

la pagina centrale di tutte le attività in rete ANTICHITA’ SCIPPA conta 28.000 fan
https://www.facebook.com/pages/ANTICHITA-SCIPPA/35356398490?fref=ts

I Libri

L’ANTIQUARIO E IL PROFESSORE (edizioni Demian) 2009;
è l’incontro tra l’antiquariato e la parola scritta, tra due personaggi un antiquario e uno scrittore, che pur avendo due trascorsi e esperienze diverse, si incontrano su un fndamentale punto delle loro rspettive esistenze: l’amore per la bellezza.

IL COSTRUTTORE DI ILLUSIONI (Antichità Scippa arte&cultura)2012
è il mio primo esperimento di scrittura interattiva con i contatti in web, nei network.
Si tratta di una raccolta di piccoli scritti (che altri chiamano poesie) ati con un gioco che mi sono inventato sul web nel 2009: il gioco della Parola.
E’ anche una bellissima esperienza di autoproduzione e auto promozione del libro, tutto realizzato via web on demond.

TOGLIETEMI GLI SPECCHI(Antichità Scippa arte&cultura) 2013
Quest’anno sono ritornato con con un romanzo, è la storia di uno scrittore, della notte di uno scrittore passata a scrivere un intervento sulla bellezza che deve esporre la mattina dopo ad un importante convegno, e allo stesso tempo del suo ultimo libro che sta scrivendo.
Sono due livelli temporali. Lo scrittore nella sua casa in una notte del 2010 e  il libro che sta scrivendo,  tra Vienna, Venezia, Parma, Napoli,  nel 98.
Sarti è ospite di un convegno sulla bellezza. E’ la storia della notte prima dell’incontro. Preso dal suo ultimo libro non riesce a scrivere neanche una riga per il suo intervento. 
Il protagonista del suo libro è Marco. Fotografo. La storia inizia a Vienna. Lasciato dopo una lunga storia d’amore. E’ solo una mattina di Gennaio  intorno la stazione. Incontra Sonja, cecoslovacca. E’ in Italia per ritrovare l’amica,  ballerina di tango.  Prendono lo stesso treno.  Si fermano un giorno a Venezia dove passano una notte in una pensione. Il giorno dopo passeggiano per Venezia. La sera si ritrovano al centro di un incendio.  Marco decide di accompagnare Sonja dall’amica. Il capo di una organizzazione mafiosa ha sposato l’amica. Si mettono alla ricerca della ragazza. La trovano a Napoli. La storia è un pretesto per parlare del carattere ambiguo della bellezza. Questo libro è stato presentato il 2 Marzo  scorso a Sorrento nella sala Consiliare del Comune e la prossima presentazione sarà il 23 Marzo nella biblioteca comunale della  settecentesca Villa Bruno del comune di San Giorgio a Cremano

La trama del mio ultimo libro Libro che viene presentato( Sabato a Sorrento)
Toglietemi Gli Specchi.

La storia si sviluppa su due diversi livelli narrativi. Quella di uno scrittore, ambientata nella sua casa a Napoli in una notte del 2010; e quella del libro che sta scrivendo, ambientata tra Vienna, Venezia, Parma e Napoli, nel mese di Gennaio del 1998.

Alberto Sarti è uno scrittore di fama internazionale. È l’ospite d’onore ad un importante convegno sulla bellezza. Passa sveglio l’intera notte prima dell’incontro per preparare il suo intervento ma, preso dal suo ultimo libro, non riesce a scrivere neanche una riga. Resta sveglio tutta la notte e tra le pagine del libro che sta scrivendo rivede anche la sua vita e il rapporto difficile che vive con la moglie Giovanna.

Il protagonista del suo libro è Marco. Fotografo napoletano che vive a Milano. La sua storia inizia a Vienna. Viene lasciato da Eva dopo una storia d’amore durata cinque anni, ritrovandosi solo una mattina di Gennaio tra le strade intorno la stazione. In quel suo vagare, col corpo e con la mente, incontra Sonja. Una bella ragazza cecoslovacca che anche lei vaga per le stesse strade in attesa dello stesso treno.
Sonja è in Italia per ritrovare Anita. Cresciuta con lei e la sua famiglia, più che una amica è una sorella. Anita è da sette anni in Italia. È una ballerina professionista di tango. Prendono lo stesso treno e devono cambiare insieme a Venezia. Dopo alcune coincidenze, che gli fanno ricordare dei momenti vissuti con Eva, inizia con Sonja una dolce avventura. Decidono di fermarsi un giorno in quella città. Passano una meravigliosa notte in una pensione nei pressi del teatro la Fenice. Il giorno dopo passeggiano per le strade di Venezia raccontandosi le loro vite scoprendo tantissimi modi comuni di vedere il mondo.
La sera mentre fanno ritorno alla pensione, si ritrovano al centro dello spaventoso incendio che distrusse il teatro la Fenice.
Marco decide di accompagnare Sonja a Parma per ritrovare Anita. Scoprono che Domenico Costagliola, detto don Mimì il Principe, a capo di una emergente organizzazione mafiosa con carattere internazionale, ha sposato la ragazza e se le portata via con lui. Si mettono alla ricerca della ragazza. La trovano a Napoli.

Nel libro che sta scrivendo, con esempi e rimandi a fatti e luoghi reali e a sogni e a episodi e luoghi frutto dell’immaginazione, Alberto Sarti fa sempre riferimento all’importanza della bellezza, intesa come una energia naturale che alla pari degli elementi fondamentali della vita deve essere sottoposta a speciali leggi di salvaguardia e di tutela.

Tutta la storia è un pretesto per parlare del carattere ambiguo della bellezza che da forza salvifica può, a mio avviso, trasformarsi facilmente in qualcosa di terribile e orribile.
La storia di Marco e quella del suo autore Alberto, si sovrappongono, si completano e tutto il libro non è altro che un prologo all’intervento che poi lo scrittore Alberto Sarti terrà la mattina davanti ad un nutrito pubblico di esperti di linguaggio, di estetica, di comunicazione e arte, che da ogni parte sono venuti a Napoli per ascoltarlo

La poesia
Amo la poesia come forma di scrittura , anche quando scrivo in prosa o un articolo pewr un giornale, cerco sempre il ritmo, la musicalità di ciò che è scritto, così come si fa quando si scrive una poesia.
Numerose silloge e poesie singole  sono pubblictae in tante  antologie in Italia e all’estero.
Scrivo regolarmente per la rivista  Lo Speaker.it curando la rubrica
Il Salotto Letterario

Il Salotto Letterario Antichità Scippa
E’ il primo salotto culturale all’interno di una galleria antiquaria, dove regolarmente proponiamo presentazioni di libri, mostre di fotografia e di arte contemporanea, incontri di poesia, di musica e piccole performance teatrali.
Ho scritto insieme agli amici frequentatori del salotto anche il Manifesto, così sintetizzato:

MANIFESTO
Per noi la Cultura, come l’acqua, è un BENE COMUNE
Per noi la Cultura, come l’acqua, è un nutrimento necessario per l’essere umano: è un nutrimento per la mente e per lo spirito. Senz’acqua il corpo muore, senza cultura muore l’anima.
Per noi la Cultura, come l’acqua, contiene in sé la memoria del mondo, ha la stessa caratteristica di ciclicità, attraversa nel tempo, prendendone anche la forma, gli organismi, nutrendoli e arricchendoli per poi rilasciarli arricchita essa stessa di qualcosa dell’organismo che la ha ospitata.
Per noi la Cultura, come l’acqua, si sposta capillarmente all’interno di vasi comunicanti tra loro. Il Salotto Letterario Antichita’ Scippa, è l’attivazione di un piccolo vaso comunicante per far fluire liberamente cultura in un luogo che, difficilmente ad essa viene associata: un luogo deputato al commercio, un negozio.
Per noi il linguaggio è importante. Il linguaggio è espressione della cultura. Il linguaggio è fatto di parole, segni. Il segno, nelle sue varie forme espressive, oggi sembra essere svuotato di ogni valore semantico.
ANTICHITA’ SCIPPA salotto letterario
-è l’incontro tra due diversi mondi: commercio-cultura. Un incontro di linguaggi che ha per finalità ultima quella di collegare energie ed immettere, in questo piccolo vaso comunicante, sinergie diverse ma condivise da chi come noi pensa che la cultura è indispensabile anche per dar vita a nuove idee che possono nutrire il corpo e la mente.
-vuole ridare senso alle singole parole che si usano per esprimere una idea.
-si fa promotore di iniziative che mettono insieme scrittori, poeti, fotografi, musicisti, artisti e chiunque usa l’espressione dell’arte in genere come strumento per andare oltre i confini di ciò che intorno a noi appare scontato.
M.S

Antichità Scippa arteecultura, punto di riferimento nel panorama culturale napoletano
http://antichitascippaarteecultura.blogspot.com/

Il 10 novembre 2012 ho ricevuto  con grande sorpresa e piace ho un premio alla carriera al festival internazionale delle Arti e delle Scienze.