CETARA LA NOTTE DELLE LAMPARE VIDEO

14 luglio 2013 | 08:50
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CETARA LA NOTTE DELLE LAMPARE VIDEO

CETARA LA NOTTE DELLE LAMPARE 2013.

Quello della notte delle lampare e’ un racconto speciale ,ricco di profumi, musiche , sapori, lavoro e tradizioni. Positanonews ha seguito per i suoi lettori la manifestazione dal ponte di comando della moto nave Maria madre, scelta non casuale , in quanto l’equipaggio, il comandante Antonio e il direttore di macchina Alfonso Forcellino, sono cetaresi doc, ed insieme ad altre barche come l’Uragano hanno traghettato e fatto assistere a centinaia di persone provenienti da Amalfi e da Salerno alla pesca nelle acque antistanti il porto di Cetara. Su questo ponte di comando vi era anche la voce narrante del momento chiave della manifestazione, la posa e la issata delle reti, Pietro Pesce, presidente della Associazione produttori COLATURA DI ALICI, che da esperto ha raccontato le fasi salienti della complessa operazione.Non ci siamo trattenuti dal duettare al microfono, anche grazie al presidente della Pro Loco sig De Sanctis, integrando e dando informazioni storiche e artistiche su Cetara e la Costiera Amalfitana. I dettagli e la lettura dello scenario, che si svolgeva momento per momento, li ha resi comunque il comandate Antonio, che da buon conoscitore per le sue esperienze di lavoro precedenti come comandante di peschereccio, ha reso il tutto ancora più avvincente.
Cetara, alla foce del fiume Cetus ,è stata inserita con tutta la Costiera Amalfitana, tra i “Paesaggi Culturali” che l’UNESCO considera “Patrimonio dell’Umanità” perché rappresenta “uno straordinario esempio di paesaggio mediterraneo con eccezionali valori culturali e naturali derivanti dalla sua difficile topografia e dal processo storico di adattamento compatibile operato dalla comunità, esempio brillante di uso intelligente delle risorse”.

Cetara chiarisce fin dal nome (Cetara<Cetaria=tonnara o Cetari=venditori di pesce) la vocazione economica rivolta alla pesca. Qui viene prodotta, insieme a molti altri derivati dalla pesca del tonno e delle alici, la famosa “colatura di alici”, discendente dall’antico garum. Il garum pero, precisa Piero Pesce, e la colatura di tutti i tipi di pesce con tutte le loro interiora, mentre la colatura di alici , e di sole alici pulite che sapiente mani e conoscenze che si tramandano da generazioni trasformano il pescato in un saporito condimento per piatti prelibati.
Notte di luci, tante luci intorno alle lampare! Eppure ne mancava qualcuna, quella che avrebbe dovuto illuminare la Torre, motivo e memoria storica di tutto il paese, con la sua triplice complessa struttura architettonica, Angioina, Aragonese e moderna, sovrapposte , visibili e vivibili, per la presenza nel suo interno del museo pinacoteca civica,di recente apertura.
Intanto , come potete vedere dai video, la lampara viene accerchiata dai 300 metri di rete che il peschereccio cala in acqua, il canotto e' il punto fermo.Il comandante Antonio, gran conoscitore, anticipa le mosse e mette la prua della sua nave , zeppa dei tanti turisti, sulla scena madre delle operazioni ,offrendo ai suoi passeggeri una visione decisamente migliore di quella delle altre imbarcazioni.
Il sacco finale della rete arriva sotto bordo, le acque sembrano ribollire , il pesce saltella e cerca di scappare. Si contano diverse coppate di alici e non solo issate a bordo. Il falcetto di luna , che sottolineava la cresta del drago e' tramontato, sono trascorse circa tre ore da quando abbiamo lasciato il porto e la lampara ha iniziato il suo lavoro di luce. Col carico di alici ci dirigiamo verso gli chef con le friggitrici pronte , per vivere e condividere la seconda parte della sagra, quella del gusto. È il vice presidente della pro loco a dirigere lo stand culinario,ove sorridenti ragazze offrono ad una fila interminabile di avventori un vassoio di alici fritte, pomodori, cipolle e un bicchiere di vino sublime, accompagnando il tutto con musica napoletana ballabile.
I video sono nel canale youtube di Positanonews.

Quello della notte delle lampare e' un racconto speciale ,ricco di profumi, musiche , sapori, lavoro e tradizioni. Positanonews ha seguito per i suoi lettori la manifestazione dal ponte di comando della moto nave Maria madre, scelta non casuale , in quanto l'equipaggio, il comandante Antonio e il direttore di macchina Alfonso Forcellino, sono cetaresi doc, ed insieme ad altre barche come l'Uragano hanno traghettato e fatto assistere a centinaia di persone provenienti da Amalfi e da Salerno alla pesca nelle acque antistanti il porto di Cetara. Su questo ponte di comando vi era anche la voce narrante del momento chiave della manifestazione, la posa e la issata delle reti, Pietro Pesce, presidente della Associazione produttori COLATURA DI ALICI, che da esperto ha raccontato le fasi salienti della complessa operazione.Non ci siamo trattenuti dal duettare al microfono, anche grazie al presidente della Pro Loco sig De Sanctis, integrando e dando informazioni storiche e artistiche su Cetara e la Costiera Amalfitana. I dettagli e la lettura dello scenario, che si svolgeva momento per momento, li ha resi comunque il comandate Antonio, che da buon conoscitore per le sue esperienze di lavoro precedenti come comandante di peschereccio, ha reso il tutto ancora più avvincente.
Cetara, alla foce del fiume Cetus ,è stata inserita con tutta la Costiera Amalfitana, tra i “Paesaggi Culturali” che l’UNESCO considera “Patrimonio dell’Umanità” perché rappresenta “uno straordinario esempio di paesaggio mediterraneo con eccezionali valori culturali e naturali derivanti dalla sua difficile topografia e dal processo storico di adattamento compatibile operato dalla comunità, esempio brillante di uso intelligente delle risorse”.

Cetara chiarisce fin dal nome (Cetara<Cetaria=tonnara o Cetari=venditori di pesce) la vocazione economica rivolta alla pesca. Qui viene prodotta, insieme a molti altri derivati dalla pesca del tonno e delle alici, la famosa “colatura di alici”, discendente dall’antico garum. Il garum pero, precisa Piero Pesce, e la colatura di tutti i tipi di pesce con tutte le loro interiora, mentre la colatura di alici , e di sole alici pulite che sapiente mani e conoscenze che si tramandano da generazioni trasformano il pescato in un saporito condimento per piatti prelibati.
Notte di luci, tante luci intorno alle lampare! Eppure ne mancava qualcuna, quella che avrebbe dovuto illuminare la Torre, motivo e memoria storica di tutto il paese, con la sua triplice complessa struttura architettonica, Angioina, Aragonese e moderna, sovrapposte , visibili e vivibili, per la presenza nel suo interno del museo pinacoteca civica,di recente apertura.
Intanto , come potete vedere dai video, la lampara viene accerchiata dai 300 metri di rete che il peschereccio cala in acqua, il canotto e' il punto fermo.Il comandante Antonio, gran conoscitore, anticipa le mosse e mette la prua della sua nave , zeppa dei tanti turisti, sulla scena madre delle operazioni ,offrendo ai suoi passeggeri una visione decisamente migliore di quella delle altre imbarcazioni.
Il sacco finale della rete arriva sotto bordo, le acque sembrano ribollire , il pesce saltella e cerca di scappare. Si contano diverse coppate di alici e non solo issate a bordo. Il falcetto di luna , che sottolineava la cresta del drago e' tramontato, sono trascorse circa tre ore da quando abbiamo lasciato il porto e la lampara ha iniziato il suo lavoro di luce. Col carico di alici ci dirigiamo verso gli chef con le friggitrici pronte , per vivere e condividere la seconda parte della sagra, quella del gusto. È il vice presidente della pro loco a dirigere lo stand culinario,ove sorridenti ragazze offrono ad una fila interminabile di avventori un vassoio di alici fritte, pomodori, cipolle e un bicchiere di vino sublime, accompagnando il tutto con musica napoletana ballabile.
I video sono nel canale youtube di Positanonews