ETICA E POLITICA SONO CONCILIABILI?
Praiano. Il pensiero etico e politico di Hegel emerge con chiarezza nella discussione sulla moralità e l’eticità. Al livello della moralità, ciò che è giusto o sbagliato riguarda la coscienza individuale. Si deve tuttavia procedere oltre, fino al livello dell’eticità, poiché il dovere, secondo Hegel, non è nella sua essenza un risultato del giudizio individuale: gli individui si completano solo all’interno di un contesto sociale; di conseguenza, la sola cornice entro la quale il dovere può esistere davvero è lo Stato. Hegel considerava la partecipazione alla gestione dello Stato uno dei doveri civili supremi. Idealmente, lo Stato è la manifestazione della volontà generale, che è l’espressione più alta dello spirito etico: l’obbedienza alla volontà generale è pertanto l’atto di un individuo libero e razionale.
Dopo una prefazione così impegnativa, ritorniamo molto più modestamente alla domanda posta nel titolo: etica e politica sono conciliabili? Appare sempre più evidente che non lo siano.
Il motivo per cui sosteniamo tali tesi è sotto gli occhi di tutti, basti osservare la mescolanza di interessi che legano alcuni politici locali al mondo imprenditoriale.
Venendo nel merito della questione posta, la ragione per cui alla presentazione della lista dell’”Onda del Cambiamento” si avvertì l’esigenza di approntare un Codice Etico, fu dettato dalla consapevolezza di non incorrere negli stessi errori dei nostri competitori.
Ricordo che dopo lunghi dibattiti si arrivò a stilare e presentare al primo posto del nostro programma elettorale il Codice Etico (volendo rileggerlo è rinvenibile al Comune), che prevedeva, senza alcuna eccezione: “Se la politica non è legata all’Etica l’inevitabile conseguenza sarà il fatto che essa diventerà una pura espressione di potere e quindi cederà alla tendenza di cadere nel personalismo. È l’Etica il punto d’equilibrio che permette alla politica di essere una creatrice di Armonia, finalizzata al miglioramento dei rapporti umani. In considerazione di quanto sopra esposto, i candidati al consiglio comunale, assieme al loro candidato sindaco, si impegnano non solo a perseguire i fini indicati, ma nello specifico dichiarano: nel caso saremo chiamati attraverso un mandato elettorale a gestire la cosa pubblica, ci impegniamo sin d’ora, a non conferire alcun incarico ai nostri congiunti, ne tanto meno sarà possibile per quest’ultimi, partecipare a concorsi pubblici indetti dallo stesso Ente amministrato”.
Appare quanto meno bizzarro considerare, che l’impegno e la forza di tale documento abbia nel tempo perso la sua efficacia, dal momento che la nostra lista “L’Onda del Cambiamento” non vinse le elezioni.
Reputo invece, che il Codice Etico conservi tutta la sua efficacia, in considerazione del fatto che tutti gli eletti, tanto quelli di Maggioranza, quanto quelli di Minoranza, rappresentino nel loro insieme l’Amministrazione di un Comune (vedi la pagina “Amministrazione” del sito ufficiale del Comune di Praiano).
Il Codice Etico non può e non deve essere interpretato a secondo della convenienza, per questi motivi si rimane particolarmente amareggiati nel leggere una determina, e più precisamente, la N° 58 del 25/06/2013, con la quale si affida alla congiunta del Capogruppo dell’Onda del Cambiamento il Consigliere Raffaele Lauretano, l’incarico di svolgere l’attività formativa rivolta ai docenti delle scuole ed agli alunni di ogni ordine e grado, riguardante i temi della gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata, in quanto soggetto idoneo ed in possesso dei requisiti di capacità tecnico – organizzativa.
Si capirà che la differenza non la fa il compenso per questo incarico, bensì l’essere venuto meno ad un impegno solenne, assunto nei confronti dei tanti elettori, che ci vollero premiare con il loro voto.
Felice Casalino
Consigliere indipendente di Minoranza