Eravamo in tanti, ma proprio tanti. In pieno ferragosto , alle 15.30 di una calda giornata, in cui il mare è insostituibile a quasiasi refrigerio, nelle sale del secondo piano c’erano tante persone. Positanonews lo sta segnalando dal primo momento , cioè dal 12 agosto questo evento particolare, ma non si pensava che fosse cosi tanto seguito, sia da turisti , che da napoletani,ma soprattutto giovani in preparazone dell’esame di guida turistica che la regione Campania terrà prossimamente.
l’approfondimento di oggi era proprio con partenza dalla sala 63 del 2° piano, dal quadro di SANTA MARIA DE FLUMENI DI AMALFI, bizantino olio su tavola proveniente dalla chiesa omonima di Amalfi.
Santa Maria de Flumine; Q 1090
L’icona tardo-duecentesca proviene dalla chiesa amalfitana di Santa Maria de Flumine. Raffigura la Madonna con il Bambino che, posto frontalmente, reca nella mano sinistra una lunga croce astile a guisa di scettro, secondo un’iconografia diffusa nel Lazio e ben nota nella Campania medievale. L’opera, nelle vesti della Madonna, striate d’oro, e nella rigida frontalità dei personaggi, rivela come la produzione pittorica amalfitana alla fine del Duecento fosse ancora saldamente legata alle formule della maniera bizantina proprie della tradizione locale.