Bankitalia, a giugno accelera caduta prestiti

8 agosto 2013 | 12:05
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Bankitalia, a giugno accelera caduta prestiti

Bankitalia, a giugno accelera caduta prestiti

Francoforte si attende che tassi di riferimento rimangano su livelli pari o inferiori ad attuali

08 agosto, 11:33

A giugno 2013 i prestiti delle banche al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua del 3,0% (a maggio -2,4%); quelli alle famiglie sono scesi dell’1,0% sui dodici mesi (invariato); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 4,1% (-3,6% a maggio). E’ quanto comunica la Banca d’Italia. I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,90 per cento (3,94 a maggio); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono rimasti sostanzialmente stabili al 9,55 per cento. I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo inferiore a 1 milione di euro sono diminuiti al 4,30 per cento (4,36 nel mese precedente), mentre i tassi sui prestiti di importo superiore a tale soglia sono diminuiti al 2,77 per cento (2,93 per cento a maggio). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all’1,08 per cento (1,09 per cento a maggio).

Il tasso di crescita su base annua delle sofferenze bancarie a giugno è stato del 22,0% (in diminuzione rispetto al 22,4% nel mese precedente). E’ quanto comunica la Banca d’Italia.

A giugno 2013 il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi bancari del settore privato è stato pari al 6,0 per cento (7,1 per cento a maggio). La raccolta obbligazionaria è diminuita del 4,1 per cento sui dodici mesi (-3,4 per cento nel mese precedente). E’ quanto comunica la Banca d’Italia.(

BCE: ECONOMIA EUROZONA VERSO UNA LENTA RIPRESA – Nell’insieme l’economia dell’area dell’euro dovrebbe stabilizzarsi e registrare una lenta ripresa. Lo afferma la Bce nel Bollettino mensile, precisando che ”i rischi per le prospettive economiche dell’area dell’euro continuano a essere orientati al ribasso”.

La Bce conferma che l’orientamento di politica monetaria resterà accomodante finché sarà necessario e ”di attendersi che i tassi di interesse di riferimento rimangano su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo”. Lo afferma la Bce nel Bollettino mensile.

La Bce riscontra una ”cauta conferma all’aspettativa dello stabilizzarsi dell’attività economica”, alla luce dei ”recenti indicatori del clima di fiducia basati sui risultati delle indagini” che ”mostrano qualche ulteriore miglioramento, a partire da bassi livelli”. Lo afferma la Bce nel Bollettino mensile.

Le condizioni del mercato del lavoro permangono deboli. Cosi’ il Bollettino Bce aggiungendo che nel 2013 e nel 2014 ”la crescita delle esportazioni dell’area dell’euro dovrebbe beneficiare di una progressiva ripresa”, mentre quella interna e’ sostenuta dalla politica monetaria accomodante e dagli aumenti del reddito reale. La rimozione delle rigidità nel mercato del lavoro, la riduzione degli oneri amministrativi e il rafforzamento della concorrenza nei mercati dei beni e servizi saranno di particolare giovamento per le piccole e medie imprese. Per la Bce ”queste misure di riforma strutturale sono essenziali per abbassare il livello attualmente elevato di disoccupazione, in particolare tra le fasce più giovani della popolazione dell’area dell’euro” e per questo gli Stati dell’Eurozona ”devono procedere a una più rapida attuazione delle necessarie riforme strutturali al fine di promuovere competitività, la crescita e la creazione di posti di lavoro”.

La dinamica dei prestiti a famiglie e imprese resta debole. E’ quanto si legge nel Bollettino mensile della Bce in cui si rileva che nel secondo trimestre la concessione del credito delle banche continua a essere frenata dal rischio dei prenditori e dall’incertezza macroeconomica. Tuttavia, l’inasprimento dei criteri di erogazione del credito si è ridotto per i prestiti alle famiglie, mentre è rimasto invariato per le società non finanziarie.

SPREAD BTP-BUND STABILE A 256 PUNTI  – Avvio di giornata stabile per lo spread tra btp e bund tedeschi che segna quota 256 punti, agli stessi livelli di ieri in chiusura di giornata. Il rendimento del titolo decennale italiano e’ al 4,25%.

 BORSA MILANO CONTINUA POSITIVA – I segnali ampiamente attesi del bollettino Bce non hanno avuto effetti sulle Borse europee, che proseguono attorno alla parità o in marginale aumento: la migliore rimane Piazza Affari (Ftse Mib +0,6%) grazie alla solidità del comparto bancario (Unicredit e Mediobanca +2%) ma con Mps (-2,9%) in controtendenza. Sempre molto bene Tod’s (+6,5%) dopo la trimestrale. Gli operatori si attendono poche scosse fino al primissimo pomeriggio, quando verranno diffuse le richieste di disoccupazione Usa.

Mps parte debole in Borsa (-2%) dopo semestrale – Partenza difficile per Monte Paschi in Piazza Affari dopo la semestrale resa nota ieri a mercati chiusi che ha registrato una perdita di 380 milioni, peggiore delle stime degli analisti: il titolo ha aperto in calo di quasi il 3% per poi attestarsi su un ribasso attorno al 2% a quota 0,20 euro in controtendenza rispetto all’Ftse Mib che sale di quasi mezzo punto. Forti gli scambi, pari dopo pochi minuti a 20 milioni di azioni contro una media quotidiana dell’ultimo mese di 86 milioni.

I listini azionari asiatici e del Pacifico stanno chiudendo oscillando tra segno positivo e negativo in attesa dei dati sulla disoccupazione Usa, che potrebbero influire anche sulle scelte della Fed. L’unica Borsa con una direzione precisa è stata quella di Tokyo, scesa di un altro 1,59% dopo lo scivolone di ieri. Sul mercato giapponese pesano anche i dati commerciali in frenata e tra i titoli principali si accusano cali anche pesanti, con la Tepco che cede il 5% e Isuzu il 4,3%.

ANSA 08 agosto, 11:33

Inserito da Alberto Del Grosso