Condanna di Berlusconi, consegna il passaporto . Bondi evoca il rischio di una guerra civile. Napolitano, irresponsabili
Condanna di Berlusconi, consegna il passaporto . Bondi evoca il rischio di una guerra civile. Napolitano, irresponsabili. Si fa incandescente il clima politico in Italia dopo la condanna definitiva del leader del PDL, exForza Italia, Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio e leader politico per oltre venti anni e ora con il suo partito al Governo con il PD, Partito Democratico, ex PDS ed ex PCI
“O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”. Così Sandro Bondi (Pdl).
Interpellati sulle dichiarazioni odierne di Sandro Bondi che, tra le altre cose, ha evocato il rischio di una “guerra civile” dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna Silvio Berlusconi, ambienti del Quirinale le definiscono “dichiarazioni irresponsabili”.
“La richiesta di grazia di ieri è un’irricevibile provocazione, quella di mettere sotto controllo politico la magistratura è altrettanto irricevibile e le parole di questa mattina di Bondi sono al limite dell’eversivo. Abbiamo davanti due scenari: o il Pdl ritorna nell’alveo della normalità democratica, oppure i suoi ministri che hanno minacciato dimissioni siano conseguenti e si dimettano”. Così Stefano Fassina, viceministro dell’Economia ed esponente del Pd, ai microfoni di Sky Tg24.
“Qualcuno chiami un medico per Sandro Bondi che evoca la guerra civile: si tratta di un evidente caso di colpo di sole. Si rintracci lo stesso dottore che calmava Bossi quando parlava di dieci milioni di fucili pronti ad attaccare dalle Alpi”. Lo dichiara Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico.
Bondi, non mi farò chiudere bocca dal Colle – “Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale. E non accetto di essere indicato come un irresponsabile”. Lo afferma Sandro Bondi, replicando alla reazione di “ambienti” del Quirinale alle sue parole sul rischio di “guerra civile” in assenza di una soluzione politica alla vicenda Berlusconi.
Silvio Berlusconi ha lasciato la sua residenza romana, Palazzo Grazioli. Con lui la figlia Marina.
Schifani, da Pdl nessun avventurismo – ”La nostra fortissima indignazione, ancora più ampia e profonda di quanto si poteva prevedere per la condanna al presidente Silvio Berlusconi, non sfocerà in rabbia né in comportamenti non consoni alla nostra tradizione moderata”. Lo dice Renato Schifani che replica a Bersani assicurando che non c’e’ ”nessun avventurismo”.
”Il Pd – scrive Schifani in una nota – eviti di infiammare il clima già abbastanza rovente. La legittima, doverosa e sentita difesa del nostro leader storico Silvio Berlusconi non è avventurista come afferma Bersani. Crediamo seriamente e profondamente che egli abbia subito una grave ingiustizia e con lui i tanti milioni di italiani che hanno creduto per venti anni nell’uomo e nel politico”. ”Non cadremo comunque e mai – afferma il capogruppo del Pdl al Senato – nella trappola del Pd, dilaniato da lotte intestine alla ricerca di una leadership che non c’è e, quindi, la nostra fortissima indignazione, ancora più ampia e profonda di quanto si poteva prevedere per la condanna al presidente Silvio Berlusconi, non sfocierà in rabbia nè in comportamenti non consoni alla nostra tradizione moderata”. ”E’ naturale e comprensibile – sostiene Schifani riferendosi alle dichiarazioni di Bondi che ci siano stati e che ci saranno ancora dichiarazioni e prese di posizioni dure e determinate ma nessuna di esse improntata a intenzioni o finalità irresponsabili”. ”Questo è il momento come ho avuto modo di dire ieri di pensare e di pesare le parole e sono certo che tutto il nostro popolo saprà essere all’altezza di quanto richiede la situazione. Una cosa è certa non lasceremo mai solo Silvio Berlusconi”, conclude l’ex presidente del Senato.
Consegnato a Digos Roma passaporto Berlusconi – E’ stato consegnato alla Digos di Roma il passaporto di Silvio Berlusconi, come previsto dopo l’emissione del decreto di esecuzione della pena nei confronti dell’ex-premier per il caso Mediaset. A disporre la revoca del passaporto era stata la Questura di Milano e, secondo la procedura, il provvedimento è stato eseguito dalla Digos della Questura di Roma. A ritirare il passaporto e’ stata la Digos di Roma perche’ l’ex premier ha da qualche tempo eletto la propria residenza nella Capitale. Berlusconi avrebbe quindi anche firmato il decreto di revoca del documento.
Berlusconi: Bersani, Pdl non si illuda il Pd è unito – ”La destra si tolga dalla testa la pia illusione che davanti ad una grande questione democratica possano esserci divisioni o tentennamenti nel Pd. Il punto è chiaro. Se il Pdl in un passaggio crucialissimo sceglie, come appare fin qui, la strada dell’avventura, si carica di una enorme responsabilità politica e storica davanti al Paese”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, ex segretario del Pd.
Montezemolo, rifondi moderati, molti interessati – “Berlusconi può uscire bene da questa vicenda se saprà mantenere i nervi saldi, continuare a sostenere il governo Letta lealmente (come ha fatto sino a ora con persino maggiore convinzione del Pd) e lavorare alla rifondazione di un’area liberale e moderna di centro destra. A questo progetto, se impostato seriamente, e con grande attenzione alla qualità della classe dirigente, molti, fuori e dentro la politica, sarebbero interessati a dare un contributo”. Lo afferma Luca Cordero di Montezemolo sul sito di ItaliaFutura.
Nuti (M5S), nessuna apertura a governo con Pd – “Dopo il titolo falso di Repubblica di più di un mese fa su una cosa mai detta, oggi viene scritto di una nostra apertura al Pd ovviamente falsa. Lo abbiamo detto più volte: il Pd è il Pdl e con il Pd mai”. E’ quanto scrive il capogruppo del M5S, Riccardo Nuti, sul suo profilo facebook.
Ft, ‘cala il sipario sul buffone di Roma’ – Editoriale al vetriolo del Financial Times all’indomani della conferma della condanna a quattro anni di carcere per Silvio Berlusconi nel processo Mediaset. ”Cala il sipario sul buffone di Roma. Dopo il verdetto, il Senato dovrebbe cacciare Berlusconi”, titola il quotidiano finanziario della City per il quale, a questo punto, se Berlusconi avesse ”un briciolo di onore, ora si dimetterebbe”. Risparmiando così ai suoi colleghi senatori l’imbarazzo di dover ”cacciare un ex primo ministro”. ”I giudici di Roma andrebbero lodati per la loro indipendenza” e la loro sentenza dimostra che ”nessuno è al di sopra della legge”, sostiene il Ft sottolineando come il loro verdetto segni uno ”spartiacque nella recente storia d’Italia”. L’editoriale rileva poi come ”per alcuni il reato per il quale Berlusconi è stato condannato è in fondo minore rispetto all’enorme ammontare di tasse che lui paga”. ”Ma – rileva Ft – non è mai giusto ingannare il fisco. Chi legifera ha la specifica responsabilità di dare l’esempio, soprattutto in Italia, dove la diffusa pratica dell’evasione fiscale e’ una delle principali cause dello sciagurato stato delle finanze pubbliche”. ”Berlusconi ha già promesso battaglia e molti dei suoi potrebbero seguirlo. Ma – conclude l’editoriale – in Italia i tempi sono maturi per la nascita di una partito di destra pronto a disfarsi del frenetico populismo berlusconiano e a convertirsi al liberismo economico. Dopo anni di inefficace protagonismo, il Paese ne trarrà beneficio”.
Pdl scende in piazza – Non più piazza Santi Apostoli ma via del Plebiscito dove si trova la residenza romana di Silvio Berlusconi. E’ questa, salvo ulteriori ripensamenti, la location scelta dal Pdl per manifestare domani a sostegno del Cavaliere dopo la sentenza della corte di Cassazione che ha confermato la condanna a 4 anni per frode fiscale. Il programma al momento prevede solo via del Plebiscito senza altre ‘tappe’ come ad esempio il Quirinale.
Gasparri, domani anche ministri a manifestazione – “Abbiamo tutto il diritto di esprimere la nostra solidarietà e il nostro sostegno a Silvio Berlusconi, vittima di decisioni che non lo hanno privato della leadership di un immenso popolo che è e sarà con lui domani a Roma. Insieme a tutti noi dovranno essere in prima fila quanti hanno ruoli di governo. Lo spirito pacifico, popolare, fortemente democratico dell’iniziativa ci riguarda tutti. A prescindere da ruoli e responsabilità”. Lo afferma Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato.
ANSA 03 agosto, 18:30
Inserito da Alberto Del Grosso